Dopo 90 anni, torneranno a far sentire il loro rombo i motori della crociera atlantica di Italo Balbo del 1933 e del primato mondiale di velocità di Francesco Agello del 1934. I motori storici Isotta Fraschini “Asso 750” e FIAT “AS.6”, protagonisti negli anni Trenta delle grandi imprese aviatorie dell’Aeronautica Militare, verranno rimessi in funzione, in vista delle celebrazioni del centesimo compleanno dell’Aeronautica Militare Italiana, nel 2023. Il progetto si realizza grazie alla collaborazione instaurata tra la Forza Armata e l’Associazione Culturale in Meccanica Antica “Il Magnete”, nella cui sede a Subbiano (AR) saranno trasferiti per il restauro i motori, che appartengono alla collezione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle (Roma). 

Il restauro farà seguito a una prima fase di documentazione tecnica e di realizzazione delle attrezzature necessarie, e avverrà nel rispetto delle linee guida dettate dalla Soprintendenza dei beni culturali. È la prima volta che una Soprintendenza autorizza un intervento di restauro funzionale di un bene culturale aeronautico, sottolinea Leonardo Sordi, fondatore e presidente de “Il Magnete”. L’associazione vanta 30 anni di esperienza nella meccanica antica e motorismo storico ed è la prima ammessa a svolgere un lavoro di tale importanza.

Il Gen. di Squadra Aerea Alberto Rosso – Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, spiega: «Nel 2023 la Forza Armata celebrerà i suoi primi cento anni di vita con un ampio ventaglio di iniziative di grande impatto pubblico e culturale, con le quali intendiamo ricordare il connubio di tecnologia e professionalità che sono da sempre alla base della Aeronautica Militare. In questo quadro i motori aeronautici costituiscono un tassello fondamentale nella storia dell’evoluzione del mezzo aereo. L’Asso 750 equipaggiava gli idrovolanti S55X della Crociera del Decennale voluta e guidata da Italo Balbo e l’AS6 era invece montato sull’idrocorsa M72 che, pilotato dal maresciallo Francesco Agello, superò i 709 km orari, record tuttora imbattuto. Sono due icone senza tempo dell’ingegno e della tecnologia italiana nei tempi avventurosi e pionieristici del volo e presentarli al pubblico, perfettamente restaurati in tutta la loro originale bellezza, contribuisce a conoscere la crescita e l’evoluzione del mondo del volo e le sfide affrontate e vinte dai nostri predecessori».

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Aeronautica Militare, 7 settembre 2021
Contributi fotografici su gentile concessione del Centro Storico FIAT