Con una lectio sul tema Le parole e il cammino, il giornalista e scrittore Paolo Rumiz apre la dodicesima edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia-Dialoghi sull’uomo (vedi notizia DeArtes qui). Per Rumiz il cammino è uno dei momenti topici della riflessione e della scrittura in cui l’immaginazione si scatena, il pensiero si sincronizza con i battiti del cuore e il respiro e il passo danno vita nella mente a una prosa ritmata. Il mestiere dello scrittore diventa in questo caso paragonabile a quello di un cacciatore che, proprio perché non sa mai in cosa si imbatterà prima di partire, non può far altro che camminare e cercare.

Una volta intrapreso il cammino, nella mente dello scrittore si crea una fusione di sogno, memoria e impressioni essenziale per la sua attività letteraria. Rumiz, a tal proposito, definisce la vita di chi scrive, per passione o per vocazione, come un “pendolarismo talmudico” fra il momento nomadico, in cui esce dalla propria tana in cerca della preda, e il momento del ritorno a casa, in cui si rifugia al sicuro, raduna ciò che ha raccolto, per passare alla rielaborazione.

Da questi presupposti Rumiz indica i modi in cui lo scrittore entra a contatto con la dimensione della creatività, che si sviluppa attraverso il silenzio e quei momenti di libertà in cui ci si lascia riempire da qualcosa e fa sì che le parole lo attraversino come il vento.

La lectio, venerdì 24 settembre 2021 alle ore 17.30 in Piazza del Duomo è gratuita, con prenotazione obbligatoria.

C.S.
Fonte: Delos, 9 settembre 2021
Contributo fotografico: Alessandro Scillitani

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