Uno dei più grandi artisti della fotografia: le Gallerie Estensi di Modena presentano una straordinaria selezione degli scatti a colori di Robert Capa, internazionalmente noto come maestro della fotografia in bianco e nero, ma che ha lavorato regolarmente con pellicole a colori fino alla morte, nel 1954. Sebbene alcune fotografie siano state pubblicate sui giornali dell’epoca, la maggior parte degli scatti a colori non erano ancora stati presentati in mostra (mostra ai Musei Reali di Torino vedi notizia approfondita DeArtes qui).
L’esposizione, dal 11 settembre 2021 al 13 febbraio 2022 nella Sala Mostre, presenta oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate. Nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione di Robert Capa al Centro internazionale di fotografia di New York, e prodotta dalla Società Ares con le Gallerie Estensi, la mostra illustra il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli anni ‘40 e ‘50 del Novecento.
Spiega Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi, che tutte le immagini in mostra sono state scansionate e poi corrette cromaticamente per restituire alle pellicole il colore sufficiente per renderle adeguate alla versione originale, poiché con il passare del tempo queste avevano subito perdite di colore importanti. Il lungo lavoro di restauro è stato promosso dall’International Center of Photography.
Capa fu considerato dal Picture Post “il più grande fotografo di guerra”, con riferimento agli scatti realizzati durante la guerra civile spagnola. Nel 1938 era in Cina per documentare la guerra sino-giapponese. Durante la Seconda Guerra mondiale, Capa ha collaborato con molte riviste come Collier’s e Life. Di questo periodo, sono noti i reportage in particolare dello sbarco in Normandia, pur avendo privilegiato maggiormente pellicole in bianco e nero. Le poche immagini a colori ritraggono soprattutto le truppe americane e il corpo francese a cammello in Tunisia, nel 1943.
Nel 1941, Capa fotografò a colori Ernest Hemingway nella sua casa a Sun Valley, in Idaho, e utilizzò pellicole a colori anche durante la traversata dell’Atlantico su una nave merci con un convoglio alleato, scatto pubblicato dal Saturday Evening Post.
Dopo il secondo conflitto mondiale, l’attività di Capa si orientò esclusivamente verso l’uso di pellicole a colori, soprattutto per fotografie destinate alle riviste dell’epoca come Holiday e Ladies’ Home Journal (USA), Illustrated (UK), Epoca (Italia).
Tra questi primi lavori si trovano le fotografie della Piazza Rossa di Mosca, realizzate durante un viaggio in URSS nel 1947 con lo scrittore John Steinbeck e la vita dei primi coloni in Israele nel 1949-50. Per il progetto Generazione X, Capa si recò a Oslo, a Essen, nel nord della Norvegia e a Parigi per catturare la vita e i sogni delle giovani generazioni nate prima della guerra.
Le fotografie di Capa presentano ai lettori anche un interessante ritratto dell’alta società. Nel 1950, ritrasse le stazioni sciistiche più alla moda delle Alpi svizzere, austriache e francesi, e le affascinanti spiagge francesi di Biarritz e Deauville. Scattò anche diverse fotografie di moda, lungo le banchine della Senna e in Place Vendôme.
Fotografò attori e registi sui set cinematografici, come Ingrid Bergman nel film Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, Orson Welles in Black Rose e John Huston in Moulin Rouge. In questo periodo realizzò anche una serie di ritratti, come quelli di Pablo Picasso, fotografato su una spiaggia con il figlio Claude, o di Giacometti nel suo studio a Parigi.
M.C.S.
Ufficio Stampa Gallerie Estensi 10 settembre 2021
Immagine di copertina: Capa, Pablo Picasso playing in the water with his son Claude, Vallauris, France
CAPA IN COLOR
11 settembre 2021 – 13 febbraio 2022
Sala Mostre della Galleria Estense
Largo Porta S. Agostino 337, Modena
info@capaincolor.it
www.gallerie-estensi.beniculturali.it