Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White (New York, 1904-Stamford, 1971) ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi, ritratto poco prima della sua morte; dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano. È dedicata a una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra “Prima, donna. Margaret Bourke-White”, che, dopo essere stata allestita al Palazzo Reale di Milano (vedi approfondimento DeArtes qui), arriva ora al Museo di Roma in Trastevere dal 21 settembre al 27 febbraio 2022. L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, si realizza in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di Life.

Famous image of African American flood victims lined up to get food and clothing from Red Cross relief station Louis Ville, Kentucky, 1937. © Images by Margaret Bourke-White. 1937 The Picture Collection Inc. All rights reserved

Oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti. Dai primi scatti industriali, da quando nel 1928 aprì un suo studio fotografico a Cleveland, al lavoro sociale realizzato negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.

Per la leggendaria rivista americana Life, Bourke-White realizzò la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora, lungo tutta la sua vita. Si passa, in mostra, al periodo in cui la fotografa documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.

Buchenwald, 1945. © Images by Margaret Bourke-White. 1945 The Picture Collection Inc. All rights reserved

Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione espositiva: al seguito dell’esercito USA, è stata in NordAfrica, Italia e Germania. Margaret testimoniò l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento diBuchenwald (1945) e realizzò un reportage almomento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio (vedi qui).

Margaret documentò il Sud Africa durante l’Apartheid e il segregazionismo del Sud degli USA. Le ultime immagini della sua vita documentano la sua strenua lotta contro il morbo di Parkinson. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt.
L’esposizione è accompagnata da un ciclo di incontri e approfondimenti.
Catalogo edito da Contrasto.

M.C.S.
Fonte: Zètema, 21 settembre 2021
Immagine di copertina: La Diga di Fort Peck, Montana, 1936.
© Images by Margaret Bourke-White. 1936 The Picture Collection Inc. All rights reserved

PRIMA, DONNA. MARGARET BOURKE-WHITE
21 settembre – 27 febbraio 2022

Museo di Roma in Trastevere
piazza S. Egidio, 1/b – 00153 Roma –
Tel. 060608
Email: museodiroma.trastevere@comune.roma.it
www.museodiromaintrastevere.it