Ieri, set di film che hanno contribuito a creare l’immaginario collettivo; oggi, teatro di interventi di arte contemporanea. La via della Dolce Vita torna protagonista della scena culturale romana. Consacrata sul grande schermo con il capolavoro di Fellini, oggi via Veneto si conferma spazio creativo, aperto al nuovo. Sono quattordici gli interventi dell’artista austriaco di fama internazionale Erwin Wurm (Bruck an der Mur, 1954) che compongono il percorso di “Via Veneto Contemporanea”, a cura di Catherine Loewe, esposizione gratuita a cielo aperto, dalle Mura Aureliane fino ai punti più iconici della via, dal 25 settembre al 14 novembre 2021.  

L’arte occupa gli spazi pubblici, andando fuori dalle aree ad essa abitualmente deputate, assicurando un’esperienza espositiva dinamica e in assoluta sicurezza. L’espressività contemporanea si fa così mezzo per rileggere scenari noti, tramite inusitate suggestioni che accendono i riflettori sulla città, catturando nuovi sguardi. 

Wurm fa del “gioco” e della provocazione gli strumenti per indagare e superare i confini materiali e concettuali della scultura. I lavori, irriverenti e di grande impatto, spesso portano in primo piano, in dimensioni monumentali, oggetti di uso comune, coinvolgendo in modo diretto l’osservatore.

Nel percorso, alcune opere iconiche dell’artista. Incorniciata dall’arco di Porta Pinciana, Big Mutter (2015), borsa dell’acqua calda di grandi dimensioni che si regge sulle proprie gambe, omaggio a cura e affetto che le madri dimostrano per i propri figli. Poi Boot, Butter e Boxing Glove (2015-16) nella serie delle Performative Sculptures, e le Sculture Tascabili, serie di borse e valigie su gambe (2017-21). Di opera in opera, ad essere raccontate sono ricerca e filosofia dell’artista, indagate anche in relazione al luogo e al momento.

Oggetti comuni, apparentemente banali, vengono elevati allo status di opere arte. La loro presenza, nel centro storico di Roma, diviene provocazione e invito – ironico ma serio – a meditare su come e quanto si possa dare al quotidiano una dimensione aulica. La “passeggiata” in via Veneto offre l’occasione per guardarci allo specchio, interrogarci su chi siamo e come siamo diventati. Magari anche chiederci come vorremmo essere.  

M.C.S.
Fonte: Zètema, 21 settembre 2021
Immagine di copertina: Erwin Wurm,
Big Mutter, Grande madre (2015), Largo Federico Fellini, Roma

VIA VENETO CONTEMPORANEA
25 settembre – 14 novembre 2021  

Informazioni: 060608
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