La mostra indaga la complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto artistico e letterario tra Otto e Novecento e presenta una selezione di opere che, dalle correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo, illustrano lo straordinario catalogo di immagini che il poema dantesco era in grado di offrire al mondo dell’arte. “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista” è il titolo – che rimanda agli studi danteschi di Giovanni Pascoli – della seconda mostra programmata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze nell’anno in cui ricorre il settimo centenario dalla morte del poeta. Esposte, 57 opere tra pitture, sculture, stampe, incisioni, fotografie provenienti da collezioni private oltre che da musei, biblioteche e istituti di cultura internazionali tra i quali il Musée d’Orsay, il Musée Rodin, il Museo del Prado, la Pinacoteca di Brera, le Gallerie degli Uffizi, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Museo dell’Ottocento di Ferrara e il Museo Etrusco di Villa Giulia.

La mirabile visione. Allestimento

Il percorso, a cura di Carlo Sisi e Ilaria Ciseri, è articolato in varie sezioni, dedicate alla scoperta del più antico ritratto di Dante, opera di Giotto, nella cappella del Bargello (1840), alle suggestioni della Vita Nova nella seconda metà dell’Ottocento, ai grandi e tragici personaggi della Commedia rappresentati nell’ambito artistico internazionale, alle opere presentate al Concorso Alinari del 1901 e alle illustrazioni più affini alla sensibilità simbolista, ma anche alla risonanza della Commedia nella produzione letteraria di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio.

Tra le opere,visibili dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, si trovano capolavori di protagonisti assoluti del periodo, tra i quali Giovanni Duprè, Amos Cassioli, Gustave Doré, Auguste Rodin, Jean-Baptiste Carpeaux, Emile-Antoine Bourdelle.

L’itinerario si sofferma inoltre su due grandi imprese editoriali: il Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia del 1900 a cui parteciparono tra gli altri anche Giovanni Fattori, Galileo Chini e Plinio Nomellini, e l’edizione della Commedia pubblicata nel 1911 da Leo S. Olschki. La prima convocò gli artisti intorno all’illustrazione del poema con risultati coerenti con la contemporanea temperie simbolista, la seconda, definita “monumentale”, vide come protagonista Gabriele D’Annunzio chiamato a scrivere l’introduzione al prezioso volume.

Gustav Doré, Paolo e Francesca da Rimini all’Inferno prima del 1861, Strasburgo, Musée d’Art Moderne et Contemporain

Tra i lavori esposti, anche il singolare ritratto del poeta, copia dell’affresco di Giotto presente nella Cappella della Maddalena, realizzato a matita sul retro della copertina di un’antica edizione del Convivio dall’inglese Seymour Kirkup.

Il percorso si conclude con la forte evocazione dell’Isola dei morti di Arnold Böcklin, presente nella copia fedele di Otto Vermehren, e con la proiezione di un video che offre una selezione dal film Inferno del 1911, realizzata per l’occasione da Francesco Galluzzi e Federico Bucalossi. Catalogo edito da Polistampa.

M.C.S.
Fonte: ufficio Stampa Museo dei Bargello 22 settembre 2021
Immagine di copertina: Franz Von Bayros, I simoniaci, Inferno Canto XIX,
Illustrazione per la Divina Commedia, Zurigo, Amalthea 1921,
Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio

LA MIRABILE VISIONE. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista
23 settembre 2021 – 9 gennaio 2022

Museo Nazionale del Bargello, Firenze
www.bargellomusei.beniculturali.it