È stata avanzata la proposta di donazione dell’archivio di Milva, al secolo Maria Ilva Biolcati, da parte della figlia Martina Corgnati, per arricchire la Biblioteca delle Arti Unibo con materiale di rilevante interesse per lo studio dell’artista e per la storia della musica e del teatro. Solo dopo il vaglio della proposta da parte del Consiglio di Amministrazione di Ateneo, si potranno percorrere i passi necessari per ospitare l’archivio di Milva nell’istituzione bolognese.

Milva (Goro, 17 luglio 1939 – Milano, 23 aprile 2021) è stata fin dagli anni Sessanta una delle protagoniste di spicco della musica italiana, che ha portato anche all’estero, dalla Scala al Piccolo Teatro di Milano, allo Châtelet all’Opéra di Parigi, allo Schauspielhaus di Zurigo, alla Konzerhaus di Berlino, al Concertgebouv di Amsterdam, alla Suntory Hall a Tokyo, alla Carnegie Hall a New York. Ha venduto oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo e ha inciso album cui hanno collaborato Ennio Morricone, Francis Lai, Mikīs Theodōrakīs, Vangelis, fino all’incontro, negli anni ottanta, con Franco Battiato. Uno dei suoi ultimi lavori aveva le liriche di Alda Merini.  

Con Giorgio Strehler in occasione dello spettacolo “Io, Bertolt Brecht” (1967). Foto del Piccolo Teatro di Milano

Diva del piccolo schermo, Milva ha frequentato con successo di critica e pubblico i palcoscenici, dalle commedie musicali di Garinei e Giovannini al teatro con Giorgio Strehler, specializzandosi nel repertorio di Bertold Brecht. Fu anche diretta da registi quali Giancarlo Sepe, Terence Rattigan, Marcello Panni, Mario Missiroli.

L’archivio che la prof.ssa Corgnati intende donare all’Alma Mater è costituito dai riconoscimenti ufficiali, gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere, la collezione di vinili, cd, VHS e dvd incisi da Milva. E ancora le prestigiose onorificenze italiane e straniere ricevute oltre che in Italia, in Francia e Germania, i quattro dischi d’oro e quello di platino, i premi ottenuti nelle manifestazioni canore e artistiche, la raccolta delle recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.

Ha affermato Martina Corgnati che: «tramandare la memoria di una grande interprete richiede non solo la conservazione adeguata e la digitalizzazione del materiale musicale, video e cartaceo, ma un costante lavoro di studio e di approfondimento che solo un ente di ricerca può sviluppare adeguatamente nel tempo. L’Alma Mater e il DAMS con la sua bella Biblioteca delle Arti e con la sua apertura a tutte le forme di lavoro e di esperienza musicale è, dal mio punto di vista di professore universitario, il luogo ideale. E voglio ricordare anche che a Bologna mia madre ha vissuto, da giovanissima, con la sua famiglia proveniente da Goro, in provincia di Ferrara. Bologna è stata quindi la sua prima città di riferimento».

«Proprio nell’anno in cui si celebrano i 50 anni del DAMS arriva la proposta di un lascito importante per la Biblioteca delle Arti Unibo, un archivio che “risuona” di arte, musica e teatro, un’eredità significativa per i nostri studenti e non solo» ha commentato il Rettore Francesco Ubertini

M.L..C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Alma Mater Studiorum, 28 settembre 2021
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