L’esposizione si concentra non sulle singole opere d’arte intese come oggetti statici, quanto sulla proposta al pubblico di un’esperienza dinamica in cui i lavori selezionati, in quanto forme viventi in continua evoluzione, si prestano a essere nutrimento l’uno dell’altro, in un processo di cura reciproca che germina reazioni continue. Prende il via negli spazi dello ZAC – Zisa Arti Contemporanee, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, il progetto ZACentrale, con il quale la Fondazione Merz di Torino, dopo diversi anni di intensa attività sul territorio, inaugura a Palermo un presidio permanente dedicato alle arti del nostro tempo, grazie a un accordo triennale con la municipalità. La nuova avventura si apre con la mostra collettiva “L’altro, lo stesso”, titolo che riprende quello di una raccolta di poesie di Jorge Luis Borges, dedicata al processo di ricreazione con cui la natura alimenta continuamente la nascita di nuova vita.

Il percorso espositivo, a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi, include opere degli artisti internazionali Lida Abdul, Rosa Barba, Alfredo Jaar, Emily Jacir, Joan Jonas, Mario Merz, Marisa Merz, Lawrence Weiner. Inoltre, un’opera sonora del duo di artisti internazionali ma palermitani d’adozione Silvia Maglioni e Graeme Thomson, commissionata appositamente per questa occasione e allestita nello spazio esterno dell’edificio.

Alfredo Jaar, Two or three things I know about Monsters, 2019. Courtesy the Artist and Fondazione Merz, Photo Valentino Bianchi

Pur presentate come parti di un ecosistema, le opere mantengono ciascuna piena autonomia di linguaggio. Alcune delle opere selezionate sono state rimodulate appositamente per la mostra. La maggior parte dei lavori di Marisa Merz presentati in “L’altro, lo stesso” sono inediti. Perno dell’allestimento, visibile da martedì 26 ottobre 2021 a domenica 27 marzo 2022, è “Pietra serena sedimentata depositata e schiacciata dal proprio peso, così che tutto quello che è in basso va in alto e tutto quello che è in alto va in basso, soprelevazione e opera incerta di pietra serena” di Mario Merz. La storica opera dalle dimensioni monumentali esprime i concetti, quanto mai attuali, di sostenibilità attraverso l’impiego di frutti e verdure che, nel progetto di mostra, entreranno a far parte di un ciclo di trasformazione e di nutrimento attraverso la condivisione delle pratiche sociali di Noz – Nuove Officine Zisa.

Il film “Letter to a friend” di Emily Jacir, sarà proiettato il 27 ottobre nella sede dell’edizione 2021 del Festival Letterature Migranti. L’obiettivo è trasformare la ZAC – Zisa Arti Contemporanee in una vera e propria centrale energetica e al tempo stesso in una stazione da cui possano prendere le mosse viaggi che siano a un tempo partenze e ritorni, accoglienze e slanci. Il programma prevede infatti percorsi e relazioni tra varie parti della città di Palermo: dagli antichi palazzi alle estreme periferie, dai luoghi del lavoro a quelli dello sport e le aree della cosiddetta marginalità. Accanto a un fitto programma di mostre, concerti, spettacoli teatrali e di danza, trovano posto la realizzazione di attività formative, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un incubatore creativo e l’apertura di una biblioteca specialistica dedicata all’arte contemporanea.

C.S.M.
Fonte: PCM Studio, 28 settembre 2021

L’ALTRO, LO STESSO
26 ottobre 2021 – 27 marzo 2022

ZAC – Zisa Arti Contemporanee
via Paolo Gili 4, Palermo
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