Dai primi anni Duemila il progetto ‘Moto bolognesi’ costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l’attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Partendo dalle collezioni museali, la finalità è ripercorrere le vicende che, dall’affermarsi dell’industria serica nel XV secolo hanno portato all’odierno distretto meccanico della motoristica e dell’automazione protagonista su scala mondiale. L’indagine ha consentito la ricostruzione di un centinaio di biografie di aziende, la schedatura tecnica di modelli e pezzi analizzati e la formazione di un ricco archivio fotografico, sfociati in eventi espositivi che hanno ripercorso gli anni dal 1920 alla metà del secolo scorso.

Il nuovo settimo capitolo “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile” presenta una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati e foto d’epoca. L’esposizione èrealizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani ed è visibile dal 17 ottobre 2021 al 15 maggio 2022.

LA STORIA
Nel secondo dopoguerra, dopo i primi difficili anni della ricostruzione, riprende la produzione motociclistica nazionale e ben presto Bologna si conferma come uno dei poli produttivi più dinamici d’Italia. Industrie e artigianato incentrano le loro proposte sulle piccole e medie cilindrate, dimostrando una sorprendente vivacità produttiva e una grande cura sia tecnica sia estetica.

Delle 55 marche di motocicli finiti, solo alcune assumono un assetto e un’organizzazione produttiva moderni, con significativi riscontri economici: le lombarde/bolognesi F.B Mondial e MI-VAL, in città Ducati e Moto Morini, la DEMM a Porretta Terme. Marche storiche prestigiose come C.M e M.M., con alti livelli qualitativi in tutte le lavorazioni, soffrono i mutamenti in corso e affrontano il declino. Altre sono agli inizi, destinate ad un futuro brillante, come CimattiTesti Malanca. Accanto a piccolissimi produttori, sono molte le ditte che, con un esiguo numero di addetti, producono motocicli di buona qualità, come, ad esempio, BernegCOMETF.B.M.DKW-Cavani. Attorno a loro continua a esistere una molteplicità di officine in grado di soddisfare le esigenze legate alla componentistica.

Dal punto di vista delle competizioni agonistiche, i Campionati Italiani e quello Mondiale, le gare nazionali e internazionali, così come quelle di gran fondo su strada, assurgono a eventi sportivi per eccellenza, gli unici in grado di assicurare prestigio e notorietà.

Da sinistra, Fabio Taglioni, Giorgio Monetti e Leopoldo Tartarini, sulle Ducati 175 T, alla partenza del giro del mondo, 30 settembre 1957 Giorgio Monetti, Archivio personale

Negli anni Cinquanta non vi sono piloti bolognesi di rilievo, con una eccezione: Leopoldo Tartarini. Dopo una partecipazione alla Milano-Taranto nel 1952, 1° tra i side-car, nel 1953 corre con una Benelli 125 da lui preparata, dapprima il Motogiro, dov’è 1° assoluto, quindi la Milano-Taranto classificandosi 2°.

Nel 1955 e 1956 è pilota ufficiale Ducati, ma senza fortuna. Un rovinoso incidente lo induce ad abbandonare le corse. Ciò nonostante trova una straordinaria occasione promozionale con il giro del mondo insieme a Giorgio Monetti, sulle Ducati 175.






LA MOSTRA
Grazie alla collaborazione con il Museo Ducati di Borgo Panigale, sono presentati uno scooter e 6 motociclette, di cui 5 inserite a rotazione mensile presentate con speciali dirette sulle pagine Facebook dei due musei, tra i più importanti esemplari da corsa del decennio.

Il percorso espositivo, oltre alle 32 motociclette complessive, è arricchito da materiali multimediali, tra i quali sette filmati dell’Istituto Luce, di cui uno a colori incentrato sul “Motogiro” del 1957 e sulla fabbrica Ducati. Da segnalare anche tre multi-visioni che presentano le inserzioni pubblicitarie apparse sulle riviste del settore; un album fotografico del motociclismo bolognese con gare, ambienti e i protagonisti e una selezione di immagini dedicate alle attività sportive della Ducati negli anni 1955-1960.

LA BANCA DATI
Un’esaustiva “enciclopedia” del motociclismo bolognese sotto forma di banca dati multimediale, consultabile secondo vari percorsi di indagine, racchiude schede tecniche, immagini, marchi e note informative dei 98 produttori di motociclette attive sul territorio dal 1904 al 1960.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 15 ottobre 2021

Partenza del II Motogiro da Bologna, in Via Irnerio, 3 aprile 1954
Archivio famiglia Martinelli-Drusiani

MOTO BOLOGNESI DEGLI ANNI 1950-1960
LA MOTOCICLETTA INCONTRA L’AUTOMOBILE
17 ottobre 2021 – 15 maggio 2022

Museo del Patrimonio Industriale
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