L’occasione espositiva mette in luce una delle più importanti figure del design e dell’architettura italiane dagli anni sessanta a oggi. A partire dalla riflessione condotta dall’architetto e designer fiorentino Andrea Branzi sulla “Metropoli latina”, ripensata in quanto tessuto vivo di ambienti domestici e privati piuttosto che come spazio-tempo teorico costruito sulle rovine di un passato monumentale, la mostra, in un percorso che intreccia mezzi espressivi differenti – quali un’opera-pannello, modelli architettonici e installazioni sonore – esplora la domus pompeiana quale deposito di un’arte insieme classica e tragica, svelando il volto di una Pompei rimasta intatta nella sua dimensione intima e, per questo, inquietantemente moderna.
Nel Parco Archeologico di Pompei, dal 14 ottobre al 30 novembre 2021, gli ambienti della Casa del Triclinio all’aperto, che ospitano l’intero percorso espositivo, emergono attraverso la presenza delle opere e degli interventi di Branzi come uno scenario di narrazioni sospese e imperscrutabili e di paesaggi onirici: frammenti di un mondo ai nostri occhi e alle nostre orecchie tanto imprevisto quanto affascinante. Cinque maquette della serie Metropoli latina (2018), accompagnate dalla presenza di un’opera-
Pannello, Wall 6, appositamente realizzata per l’occasione, articolano l’esposizione negli spazi interni della Casa evidenziando, con la loro muta presenza avvolta dalla penombra degli ambienti, la connessione tra la sfera culturalmente più alta della domus pompeiana, legata al culto degli Dei, con la natura rustica dell’habitat domestico latino.
Ad accompagnare i visitatori interviene un’installazione sonora, in cui la voce dell’attore Alessandro Preziosi recita una selezione di brani tratti dai Carmi di Catullo, mentre nel giardino della casa sono riprodotti suoni legati al mondo agreste e contadino.
Gli spazi interni e quelli esterni della Casa, segnati dalla presenza di un vasto vigneto, così come la memoria del loro passato e l’esperienza del loro presente rivivono in una reciproca connessione spaziale e compenetrazione temporale, in un coinvolgimento pluri-sensoriale e multi-specie che, attivandosi, impregna di sé e prende quasi di sorpresa la quotidianità stessa dell’area archeologica.
Sul portale www.pompeiicommitment.org è stato pubblicato un contributo inedito di Andrea Branzi. La mostra infatti – su progetto ideato dallo Studio Andrea Branzi e prodotta grazie al supporto di Friedman Benda Gallery, New York – è presentata nell’ambito del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche, in collaborazione con il Festival del Paesaggio, ed è a cura di Gianluca Riccio e Arianna Rosica.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Pompei, 14 ottobre 2021
METROPOLI LATINA
14 ottobre – 30 novembre 2021
Area Archeologica di Pompei
Ingresso Porta Anfiteatro
www.pompeiisites.org