Per il centenario della nascita di Vinicio Berti (1921-2021) e a trent’anni dalla sua scomparsa (1991), la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita una mostra a lui dedicata, che ricostruisce l’evoluzione pittorica del fondatore del gruppo dell’Astrattismo classico (1950). Un gruppo rivoluzionario per il periodo, sia per l’attività artistica sia per quella delle teorie estetiche che sfociarono nel politico. Esplicito il Manifesto del gruppo stesso che propose, come nuovo indirizzo per l’arte contemporanea, la fine della distruzione e l’inizio della costruzione, tanto da anticipare l’arte e le teorie degli altri gruppi astrattisti nazionali, dal MAC Movimento Arte Concreta a Forma I, con i quali Berti ha sempre mantenuto importanti rapporti. In particolare con Gillo Dorfles, Achille Perilli e Piero Dorazio. Scelta mantenuta coerentemente da Berti, che nella pittura non scese mai in tentazioni con l’Informale, il neo-dadaismo o il concettuale, elaborando un’arte totalmente originale e fortemente politicizzata vissuta anche in parallelo con altri astrattisti del periodo, suoi amici fraterni, e in particolare con Emilio Vedova.
Nella mostra Vinicio Berti Antagonista Continuo, dal 14 ottobre al 12 dicembre 2021, si trova una selezione di dipinti che ricostruiscono le fasi tematiche e iconografiche di Berti, a partire dalle prime prove realiste-espressioniste dei primi anni Quaranta, oltre a un’inedita documentazione d’archivio e fotografica sull’artista, che comunque ha sempre considerato l’astrattismo come dominante, con l’uso del colore come atto politico.
Alcuni dipinti sono collocati fra le opere di artisti in collezione della GAM – Ercole Drei, Arturo Dazzi, Carlo Rivalta, Amleto Cataldi, eccetera – in modo da creare un colloquio alternativo proprio con quegli stili classici e formali combattuti dall’“antagonista” Berti. Con in più un suggestivo “incontro” visivo fra due paesaggi del giovane Berti con quello che è considerato, per il suo arcaismo e le sperimentazioni materiche, fra gli artisti che hanno influenzato la nascita della nuova arte di Berti: Arturo Martini.
Una sezione è invece dedicata al fumetto di Berti e ai suoi personaggi molto conosciuti nel mondo, grazie anche alla figura base di Pinocchio che lo ha, come lo stesso artista affermava, “perseguitato” per tutta la vita.
In mostra anche il documentario d’arte, recentemente ri-digitalizzato, Vinicio Berti 70 Anni di pittura contro, prodotto dall’Archivio Vinicio Berti – Firenze, dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar, con il rimixaggio di alcune interviste dell’artista.
GLI ALTRI LUOGHI DELLA MOSTRA ITINERANTE
La mostra, a cura di Claudio Crescentini e Roberto Sottile, avrà un percorso itinerante che prevede, oltre a Roma: Certaldo – Palazzo Pretorio (settembre-ottobre 2021), Rende/Cosenza – Museo del Presente (dicembre 2021- gennaio 2022), Firenze – Spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi Regione Toscana (febbraio 2022) e altre sedi di Milano e Mosca in corso di definizione. Ad accompagnare la mostra nelle sue diverse sedi un volume di studi di Galileo editore.
C.S.M.
Fonte: Zètema, 14 ottobre 2021
Immagine di copertina: 72 – P98 20 –
Antagonista oppositivo A-H, 1972 (Nozzoli)
VINICIO BERTI. ANTAGONISTA CONTINUO
14 ottobre – 12 dicembre 2021
Galleria d’Arte Moderna
via Francesco Crispi, 24, Roma
Info mostra: 060608
www.galleriaartemodernaroma.it www.museiincomuneroma.it