Le città svizzere di Lugano e Ascona presentano due mostre dedicata al pittore Antonio Ciseri per omaggiare il bicentenario della sua nascita. Le esposizioni si inseriscono nell’ampio palinsesto di iniziative presenti su tutto il territorio del Cantone Ticino in occasione dell’importante anniversario.
AL MASI DI LUGANO
Il percorso espositivo, allestito dal MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana, nella sede espositiva di Palazzo Reali dal 3 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022, ha inizio con la presentazione della tela di grande formato La partenza di Giano della Bella per il volontario esilio, un esempio di pittura di derivazione accademica incentrata sui soggetti della storia patria realizzati alla vigilia della nascita degli Stati Nazione, ampiamente diffusa in tutta Europa attorno alla metà del XIX secolo. L’opera è posta in dialogo con L’esule che testimonia la grande sensibilità compositiva e coloristica di Antonio Ciseri (Ronco sopra Ascona 1821 – Firenze 1891), oltre all’attenzione a tematiche laiche e sociali allora di grande attualità come quello dell’esilio dei Ticinesi dalle terre milanesi con il ritorno al potere dell’Impero austriaco dopo le Cinque Giornate di Milano.
Una galleria di ritratti accompagna poi il visitatore. Tra questi, il Ritratto della signora Anna Walter e quello di Cesira Bianchini: si tratta degli esiti più alti raggiunti dall’artista nell’ambito della ritrattistica di committenza e di quella più intima, legata ai membri della sua famiglia.
Nelle altre due sale è esposta una selezione di disegni a matita su carta e bozzetti ad olio che narrano la genesi di alcune delle più note composizioni dell’artista a tema religioso, come quelli per il Trasporto di Cristo al sepolcro (Santuario della Madonna del Sasso a Orselina), Ecce Homo! (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), Il martirio dei Maccabei (Chiesa di Santa Felicita, Firenze), Giuseppe venduto dai fratelli (Chiesa di Saint-Hilaire, Blaru, Francia) o ancora il Date a Cesare quel che è di Cesare (una versione in Collezione privata, l’altra sempre nella chiesa di Blaru).
IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO AL MASI
Nel corso dell’ultimo anno la collezione del MASI Lugano, che vanta un insieme ciseriano tra i più significativi conservati presso un’istituzione pubblica, è stata valorizzata mediante una vasta campagna di restauri conservativi e preventivi di 11 fogli (di cui 8 disegnati fronte-retro) e 8 dipinti per assicurarne la longevità. Trattandosi di opere estremamente delicate, è stata rivalutata la metodologia di conservazione non solo in vista dell’esposizione in mostra, ma anche della successiva ricollocazione in deposito.
Similmente, per la conservazione delle opere pittoriche su tela e delle loro cornici sono stati messi a punto interventi modulati sulle esigenze dei singoli casi. Tutte le opere pittoriche sono state protette con vetri museali antiriflesso (fronte) e con appositi cartoni acid-free (retro).
Per il dipinto monumentale La partenza di Giano della Bella per il volontario esilio, solitamente collocato a Villa Ciani, sarà prevista l’applicazione di una protezione in plexiglass museale antisfondamento e antiriflesso, in vista del futuro utilizzo della Sala degli Specchi per piccoli e grandi eventi.
AL MUSEO CASTELLO SAN MATERNO DI ASCONA
In occasione del Bicentenario della nascita del pittore Antonio Ciseri (1821–1891), nella suggestiva cornice del salone del Museo Castello San Materno di Ascona, si possono ammirare cinque significativi ritratti realizzati da Ciseri tra il 1875 e il 1889, provenienti da collezioni private ticinesi. La mostra “1821-2021. Bicentenario Antonio Ciseri e il Ticino.
Ritratti dalle collezioni private ticinesi”, è allestita dal 30 ottobre al 19 dicembre 2021.
Nell’opera di Antonio Ciseri la ritrattistica è un genere fondamentale, grazie al quale il pittore acquista notorietà a livello europeo, quando ancora questo genere era ritenuto minore rispetto alla rappresentazione di soggetti sacri e storici. Sono documentati almeno trecento ritratti realizzati dall’artista, ma secondo alcune fonti la cifra potrebbe addirittura arrivare a cinquecento.
Fin da giovanissimo Ciseri si cimentò nella ritrattistica, ponendo valore soprattutto sulla somiglianza, servendosi a volte di fotografie della persona in posa, prediligendo però il ritratto dal vero. In alcuni ritratti giovanili è presente uno sfondo naturalistico, ma il pittore si volse in seguito verso degli sfondi neutri, spesso molto scuri, per dare risalto unicamente ai volti ritratti. Negli ultimi decenni dell’Ottocento, quando la sua fama di pittore di soggetti religiosi e storici era ormai affermata, l’attività di Ciseri nel campo della ritrattistica si intensificò; infatti, le numerose richieste portarono l’artista a occuparsi in parallelo di più dipinti.
In mostra viene dato particolare rilievo al Ritratto di Felice Ciantelli del 1875, nel quale si nota la resa minuziosa di alcuni dettagli, quali il pizzo bianco e nero lungo i bordi dell’abito e i gioielli d’oro indossati dalla ignota donna, i quali riprendono lo sfondo dorato, in un contrasto particolarmente riuscito con l’abito nero che la avvolge e che a uno sguardo ravvicinato si rivela non privo di dettagli.
I ritratti di Ciseri propongono sovente “volti quieti e immobili, indagati però con sottile ricerca introspettiva” senza accentuarne oltremodo la carica emotiva. Queste caratteristiche si ritrovano anche nel delicato Ritratto di Alfredo Boattini del 1878, le cui pennellate vibranti colgono lo spirito del giovane in procinto di diventare avvocato.
I tre ritratti rimanenti sono tutti di soggetti maschili, nei quali le figure non si stagliano in modo netto sullo sfondo ma emergono a malapena da esso. In questo modo viene dato particolare risalto ai volti, due dei quali appartengono alla Firenze postunitaria: il chimico Enrico Buonamici del 1887, e il senatore Enrico Poggi del 1889. Il terzo è il Ritratto di Gino Capponi (post 1876), che rientra nello stesso contesto storico, essendo stato anch’egli senatore, dapprima dello stato toscano e dal 1860, come Poggi, senatore del Regno.
La mostra è accompagnata dal documentario di Adriano Kestenholz AC PINXIT.
C.S.M.
Fonti: ddlArts e Studio Battage, 27 settembre 2021 e sito Museo Ascona
Immagine di copertina: Antonio Ciseri, Cesira Bianchini, 1850, Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano.
Deposito da collezione privata
ANTONIO CISERI
3 ottobre 2021 – 13 febbraio 2022
MASI Lugano | Palazzo Reali
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
www.masilugano.ch
ANTONIO CISERI E IL TICINO
RITRATTI DALLE COLLEZIONI PRIVATE TICINESI
30 ottobre – 19 dicembre 2021
Museo Castello San Materno
Via Losone 10 – 6612 Ascona
+41 (0)91 759 81 60
museosanmaterno@ascona.ch
www.museoascona.ch