Un percorso all’interno dell’universo ferroviario, composto da opere d’arte, manifesti, oggettistica di design, dépliant, cartoline, modelli ferroviari, treni storici e molto altro ancora. Il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) accoglie la mostra “Treni fra arte, grafica e design” che indaga come uno dei mezzi di trasporto più rivoluzionari nella storia della mobilità abbia saputo influenzare l’arte, la grafica e il design, dalla fine del XIX secolo, per tutto il Novecento, fino ai nostri giorni.
Il Ticino e Chiasso, con la sua stazione internazionale, al confine con l’Italia, hanno svolto un ruolo di mediazione e di cerniera fra appartenenze nazionali e culturali diverse, sia verso l’Europa continentale sia verso il Mediterraneo. Chiasso, in particolare, ha conosciuto un notevole sviluppo in stretta correlazione con la ferrovia, in linea con quanto è avvenuto nel resto d’Europa e in America, dove già sul finire dell’Ottocento l’avvento e l’affermazione della ferrovia hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale di un Paese.
Molti pittori – da Joseph Turner nel 1844 al futurista Fortunato Depero nel 1924 – hanno raffigurato la locomotiva come il simbolo della velocità e del progresso. “Le locomotive dall’ampio petto” – scriveva Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto del Futurismo (1909) “scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi”, celebrando la folle corsa di convogli ferroviari.
LA MOSTRA AL M.A.X.
A testimoniare il fascino che treni e locomotive hanno sempre esercitato su molti artisti, in particolar modo i Futuristi, al m.a.x dal 10 ottobre 2021 al 24 aprile 2022 si possono ammirare opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Filippo Tommaso Marinetti, grazie a prestigiosi prestiti da istituzioni pubbliche e da importanti collezionisti privati.
L’età dell’oro delle locomotive a vapore della Belle Époque è coronata dalla realizzazione dell’Orient Express, dove tutto l’arredo è disegnato per garantire il massimo comfort e bellezza. Il Liberty e l’Art Déco contribuiscono a offrire nuovi spunti di linee di design. All’eleganza ridondante dei convogli di inizio Novecento, quelli dell’Alta Velocità – in tempi più recenti – hanno sostituito le linee essenziali del design contemporaneo, conservando intatto il loro fascino.
La comunicazione visiva avviene essenzialmente attraverso la réclame, grazie al manifesto e alla carta stampata, veicolata su cromolitografia. A subire il fascino travolgente delle ferrovie sono soprattutto artisti della réclame di inizio Novecento, come Leopoldo Metlicovitz, Achille Luciano Mauzan, Daniele Buzzi, Plinio Codognato, o il mitteleuropeo Emil Schulthess, o ancora Louis Koller e François Jacques.
Una sezione, che si inserisce nella dodicesima Biennale dell’immagine di Chiasso, è dedicata a cartoline e fotografie storiche, ai treni e alla ferrovia, per evidenziare l’evoluzione storica del ruolo svolto dalla cittadina di confine.
LA SEZIONE ESPOSITIVA SULLA TERRAZZA E NELLA STAZIONE FERROVIARIA
Il visitatore è invitato a proseguire il percorso anche al di fuori del museo. All’interno della stazione ferroviaria internazionale di Chiasso, a partire dalla fine di ottobre, si trova un’esposizione di fotografie vintage, e nel comprensorio della stazione FFS di Chiasso, in zona “Rampa”, sono esposti dei convogli storici (le date sono indicate sul sito www.centroculturalechiasso.ch) che il pubblico può visitare calandosi nell’atmosfera dell’epoca.
Sulla terrazza del m.a.x. museo è visibile un particolare allestimento intitolato “Hominidi, Homini, Homo” curato da The Boga Foundation.
Corredano la mostra un catalogo, audioguide smARTravel in quattro lingue, l’applicazione per smartphone smARTravel, video proiettati in loco e un video in onda nel format Sky-Arts. Sono programmate attività collaterali.
C.S.M.
Fonte: CLP e m.a.x., ottobre 2021
Immagine di apertura: Gabriele Chiattone, Gotthard-Bahn, Lagi di Como, Maggiore e Lugano, 1902, Prestito © FSS Historic Photo
TRENI FRA ARTE, GRAFICA E DESIGN
10 ottobre 2021 – 24 aprile 2022
m.a.x. museo
Via Dante Alighieri 6, Chiasso (Svizzera)
www.centroculturalechiasso.ch