A 100 anni dalla nascita di Giorgio Strehler, i due Teatri milanesi cui il grande regista ha legato la sua esperienza nella prosa e nell’opera gli dedicano un percorso espositivo diffuso. Così, la città di Milano ricorda il regista nato a Trieste ma che qui è diventato una figura centrale del Teatro Europeo, fondando nel 1947 il Piccolo Teatro insieme a Paolo Grassi e diventando una presenza costante alla Scala con 35 regie di 33 titoli diversi tra lo stesso 1947 e il 1990.

La mostra “Strehler e i palcoscenici milanesi” si articola in tre diverse sezioni: il Teatro alla Scala presenta un allestimento in presenza dal titolo “Strehler, il gesto, lo spazio” e la mostra virtuale “Strehler e il soffio del vero poetico”, accessibile anche al pubblico globale. Il Piccolo allestisce “Amo il teatro perché amo la vita”, consacrata al racconto del rapporto tra Strehler e Milano e dislocata negli spazi del Teatro Strehler, del Teatro Grassi e del Teatro Studio Melato.

Osserva il Sovrintendente della Scala Dominique Meyer: «… Il radicamento nella vita artistica e civile della città, la continuità del fare teatrale tra opera e prosa, la spinta verso una prospettiva culturale europea sono parte dell’eredità di Strehler quanto il suo specifico contributo allo sviluppo della concezione della regia…».

Spiega il Direttore del Piccolo Teatro Claudio Longhi: «Il Progetto Strehler100 vive una sua nuova tappa con la mostra Strehler e i palcoscenici milanesi, un’occasione preziosa per ripercorrere, da diverse prospettive e attraverso una molteplicità di materiali, non di rado inediti, l’affascinante parabola artistica del fondatore del Piccolo.  … Se il teatro, in quanto spettacolo dal vivo, è un’arte effimera, fondata sull’hic et nunc, la mostra si propone di valorizzarne la natura anfibia, tra caducità e permanenza, ravvivando le tracce del passato e stabilendo con la figura di Strehler un dialogo contemporaneo…»

Milano, Scala, Strehler.Exhibition foto credit FM Colombo

GIORGIO STREHLER ALLA SCALA
Nell’ambito della mostra diffusa “Strehler e i palcoscenici milanesi”, la Scala presenta “Giorgio Strehler alla Scala”, articolata in due sezioni. “Strehler, il gesto e lo spazio” è la parte fisica della mostra, curata da Vittoria Crespi Morbio e visitabile nelle sale del Museo e nel Ridotto dei Palchi. “Il soffio del vero poetico” è invece un viaggio attraverso gli spettacoli strehleriani alla Scala curato da Franco Pulcini negli spazi virtuali creati da Punto REC con le voci di Luca Micheletti e Andrea Jonasson.

Giorgio Strehler debutta alla Scala il 6 marzo 1947 con la regia de La traviata, sul podio Tullio Serafin, e torna per l’ultima volta con Fidelio diretto da Lorin Maazel nel 1990. In tutto 35 regie d’opera tra Scala e Piccola Scala, cui si aggiungono l’Arlecchino del Piccolo nel 2007 e due apparizioni come voce recitante. In occasione del centenario della nascita, il Teatro lo ha ricordato riallestendo le storiche Nozze di Figaro di Mozart con le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino in una ripresa curata da Marina Bianchi e diretta da Daniel Harding. Inoltre è stata pubblicata un’edizione speciale del Magazine scaligero.

Milano, Scala, Strehler.Exhibition foto credit FM Colombo

STREHLER, IL GESTO E LO SPAZIO
Il percorso espositivo è dedicato al rapporto del grande uomo di teatro con scenografi e attori/cantanti. La prima sezione, “lo spazio”, è ospitata nelle sale del Museo e della Biblioteca Livia Simoni e illustra l’arte di Giorgio Strehler attraverso la sua

concezione dello spazio scenico e dunque il suo rapporto con gli scenografi. I bozzetti di Leonor Fini, Giulio Coltellacci e Gianni Ratto testimoniano la ricerca estetica della “bella scena” e la funzionalità dei cambiamenti a vista. Con l’avvento di Luciano Damiani e Ezio Frigerio avviene una rivoluzione: la scena diviene luogo ora astratto ora nostalgico del reale. Ricostruzioni sceniche, fotografie e costumi rivelano due antitetiche identità che si alternano nel corso degli anni, perché sono i due volti dell’anima di Strehler e lo spirito contraddittorio del suo teatro.

La seconda sezione, “il gesto”, si articola in una serie di pannelli fotografici ospitati dal Ridotto dei Palchi che colgono Strehler nell’atto di creare insieme agli attori/cantanti il gesto scenico. Strehler non “guida” l’attore, non si limita a insegnargli come muoversi in scena: lo investe di sé, incarnandosi nel personaggio.

Milano, Scala, Strehler.Exhibition foto credit FM Colombo

IL SOFFIO DEL VERO POETICO
La mostra virtuale è visitabile sia online da remoto sia da due schermi posizionati nel percorso del Museo ed è articolata come un racconto teatrale in sette quadri. Tutti gli ambienti sono progettati in 3D, secondo un piano iconografico strettamente collegato ai contenuti.

Lo spettatore è accolto da un contributo video del curatore ambientato negli spazi ricreati digitalmente del palcoscenico scaligero su cui è montata la celebre galleria prospettica disegnata da Ezio Frigerio per il terzo atto de Le nozze di Figaro. Si prosegue in sette stanze che corrispondono ad altrettanti aspetti diversi dell’arte di Strehler. Per ciascuna stanza è stato girato un video riassuntivo i cui testi si alternano a spunti e riflessioni scelti tra gli scritti dello stesso Strehler. Il Narratore è il baritono, attore e regista Luca Micheletti, che è stato Figaro nella recente ripresa delle Nozze, mentre a dar voce a Strehler leggendo i suoi scritti ha acconsentito Andrea Jonasson, autentica leggenda del teatro europeo che è stata moglie e musa del regista.

Lo spazio della mostra virtuale è interattivo e consente al visitatore di muoversi all’interno dei vari ambienti e, tramite l’interazione con punti sensibili (hotspot), entrare nei temi e nei contenuti di ciascuna sezione, con contributi audio e interviste disponibili grazie alla collaborazione delle Teche Rai.
https://www.teatroallascala.org/includes/giorgio-strehler-alla-scala/index.htm
www.museoscala.org

MOSTRA STREHLER photo©Masiar Pasquali

AMO IL TEATRO PERCHÉ AMO LA VITA
AL TEATRO GRASSI, STREHLER E STUDIO MELATO

Uno spazio attraversato da materiali eterogenei, come se fossero “in transito” da un luogo all’altro del teatro, per il montaggio o lo smontaggio degli spettacoli, appoggiati provvisoriamente in attesa di un loro utilizzo non meglio definito. Il risultato sarà qualcosa che starà allo spettatore scegliere e ricomporre nella propria memoria.

Gli allestimenti potranno essere intercambiabili tra un periodo e l’altro di quest’anno dedicato al centenario strehleriano, con dei veri e propri “cambi di scena” pensati per offrire un più esaustivo percorso di esplorazione della sterminata produzione artistica di Giorgio Strehler. Obiettivo dell’esposizione è sottolineare la componente umana e pragmatica, la disciplina del lavoro quotidianamente esercitata nella continua collaborazione tra il regista e le maestranze del suo teatro.

Strehler concepisce il Piccolo come una realtà produttiva, una comunità di persone coinvolte nella creazione di un progetto condiviso, cui tutti concorrono in base alle specifiche professionalità, in un percorso di progressivo perfezionamento rappresentato dalle prove.
Strehler100 per tutti: www.giorgiostrehler.it

MOSTRA STREHLER photo © Masiar Pasquali

LA MOSTRA NEI TRE TEATRI
Nei foyer dei tre teatri Strehler, Grassi e Studio Melato, dieci isole espositive raccontano questo metodo di lavoro attraverso nove spettacoli particolarmente significativi, dal 5 novembre 2021 al 31 maggio 2022. Ogni isola è arredata e delimitata da pannelli decorati con fotografie e riproduzioni di manifesti, bozzetti e figurini; lo spazio individuato dai pannelli è abitato da costumi a da oggetti di grande e piccola attrezzeria, oltre a documenti di natura archivistica, tra cui note di regia, lettere, copioni, disegni tecnici degli scenografi, ordini del giorno e di servizio, offerti alla libera consultazione del pubblico.
Una selezione di riproduzioni di pagine di quotidiani dell’epoca completa l’informazione presentata al visitatore con recensioni, articoli di cronaca e di costume.

IL SITO
Il sito www.giorgiostrehler.it , rilasciato il 14 agosto 2021 nell’anniversario della nascita del regista, per essere arricchito, mese dopo mese, con sempre nuovi contenuti fino al 14 agosto 2022, offre una vastissima selezione di materiali da leggere, vedere, ascoltare. Sono al momento disponibili testi, video, foto, documenti, podcast che illustrano e raccontano tutte le 11 edizioni dell’Arlecchino servitore di due padroni, lo spettacolo più popolare del repertorio strehleriano. Sempre sul sito e sui canali social, 50 interviste originali ad attori, artisti, critici ed esperti del settore accompagnano il pubblico per tutto l’anno strehleriano.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Scala, 4 novembre 2021
Immagine di apertura: 1980 Oedipus Rex ph Lelli e Masotti © Teatro alla Scala

www.museoscala.org
La mostra virtuale è visitabile al link 
https://www.teatroallascala.org/includes/giorgio-strehler-alla-scala/index.htm
www.piccoloteatro.org
Strehler100 per tutti: www.giorgiostrehler.it