La basilica paleocristiana di San Secondo, datata tra IV e V secolo d.C. e circondata da svariate sepolture tardoantiche, è stata scoperta nel 2014 durante i lavori di realizzazione del nuovo centro direzionale del Gruppo Lavazza. Lo straordinario contesto dell’Area Archeologica del Museo Lavazza a Torino accoglie due interventi site specific: un’installazione di Carlo D’Oria e un percorso sonoro di Project-To. La proposta si svolge nell’ambito l’edizione 2021 di Art Site Fest, dedicata al tema della “Prossimità” declinato nei diversi linguaggi della contemporaneità, e che, con attenzione rispettosa ai luoghi, prosegue il dialogo con i Musei d’impresa avviato nel 2018.

Lo scultore torinese Carlo D’Oria esplora, in tutta la sua produzione, il tema della fragile e precaria condizione umana, che affronta nella polarità tra individualità e moltitudine. Nelle sue opere, forme e linee essenziali, figurazioni plastiche minimali, geometrie e ingranaggi, colori e materiali concorrono a dare vita a un universo popolato da corpi condotti alla loro estrema e rarefatta geometria.

Per Art Site Fest 2021, spiega il direttore artistico Domenico Maria Papa, D’Oria ha realizzato tre interventi site-specific, con opere inedite che seguono una sua ricerca artistica da poco avviata: figure umane stilizzate, ridotte all’estrema astrazione. La proposta di D’Oria è distribuita contemporaneamente su tre sedi: Palazzina di Caccia di Stupinigi, Palazzo Madama (vedi notizia DeArtes qui) e Area Archeologica del Museo Lavazza.

Abitano l’Area Archeologica del Museo Lavazza i Titani di D’Oria, che si connettono al progetto di sonorizzazione site-specific intitolato Mormoranti di Project-To, nato da un’idea del compositore e artista multimediale, specializzato nella ricerca sonora sperimentale, Riccardo Mazza. Il quale spiega trattarsi di un’opera sull’aleatorietà e precarietà delle connessioni umane, collocata nello spazio (la distanza reale o quella ideata) e nel tempo (la morte), limiti che di fatto impediscono il contatto. È una creazione sonora che riflette sulla necessità umana e intima della “prossimità”, conclude Mazza.

Un insieme di voci e frasi distribuite nello spazio si materializzano in vari punti della necropoli, cercando il dialogo con lo spettatore. Le voci si alternano e si compongono per poi disgregarsi, elaborate e combinate in tempo reale da un algoritmo. Un computer le sceglie in modo casuale e le ricompone in modo sempre differente, all’infinito.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Art Site Fest, 18 novembre 2021

FOCUS MUSEI D’IMPRESA 2021
CARLO D’ORIA E PROJECT-TO
24 novembre 2021 – 28 gennaio 2022

Museo Lavazza – Area Archeologica
Via Bologna 32, Torino
Accesso su prenotazione:
https://www.ticketlandia.com/m/event/visita-guidata-area-archeologica-lavazza
Biglietto 5 €, comprensivo di ingresso e visita guidata.
Info: info.artsitefest@gmail.com
www.artsitefest.it
Info.museo@lavazza.co
https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza.html

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