La prima organica esposizione di quei codici danteschi che di norma sono riservati alla sola ammirazione degli studiosi, e dell’intero straordinario corpus di disegni danteschi dello Scaramuzza. Una grande mostra, due percorsi monografici paralleli e la scoperta di una sede magnifica, le cinquecentesche Scuderie Ducali appena restaurate e rese sede espositiva della Grande Pilotta, a Parma. È quanto la Direzione del Complesso monumentale della Pilotta propone nell’ambito del progetto diffuso “Dante e la Divina Commedia in Emilia Romagna”.

“Un splendor mi squarciò ’l velo. Dal codice 3825 a Scaramuzza”, il cui titolo è tratto dal trentaduesimo canto del Purgatorio, ha ricevuto il prestigioso patrocinio del comitato per le celebrazioni Dantesche e di fatto conclude in grande stile i festeggiamenti in onore del sommo poeta in questo 2021. Il codice citato nel sottotitolo è il Ms. Parm. 3285, uno dei maggiori tesori della Biblioteca Palatina: capolavoro già appartenente ai Danti del Cento e risalente ai primi del Trecento, è riconosciuto come una delle più antiche trascrizioni della Commedia dantesca, dotato di uno straordinario apparato decorativo. Ilvolume è stato recentemente oggetto di una campagna di restauro e di una completa digitalizzazione.

Accanto a esso, Giuseppa Zanichelli ha ideato un percorso che svela al pubblico l’importantissimopatrimonio di opere dantesche, manoscritte e a stampa, posseduto dalla BibliotecaPalatina. Tesori bibliografici e artistici acquisiti nei secoli dai Farnese, dai Borbone e, infine, da Maria Luigia d’Austria per arricchire la loro Biblioteca.

La seconda citazione proposta nel sottotitolo è riferita all’artista parmense Francesco Scaramuzza, che tra il 1841 e il 1857 impreziosì, con dipinti murali eseguiti con tecnica ad encausto a freddo, la Sala Dante della Biblioteca Palatina, dove è conservata la magnifica raccolta di manoscritti, incunaboli ed edizioni rare dantesche.

Questo prestigioso incarico diede spunto al pittore per illustrare l’intera Divina Commedia e già nell’anno del centenario, il 1865, a Firenze vennero esposte le sue tavole riguardanti l’Inferno. Nel 1876 Scaramuzza terminò l’avventura titanica producendo in tutto 243 cartoni a penna, che sono l’oggetto della sezione a lui riservata alle Scuderie Ducali.

LE SCUDERIE DUCALI
Le magnifiche e monumentali Scuderie ducali, site al piano terra dell’ala nord del Palazzo della Pilotta, rappresentano – spiega il Direttore Simone Verde – un contesto di altissimo pregio architettonico, datato alla fine del Cinquecento, che si estende per una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadri ed è contraddistinto da una distribuzione volumetrica a manica posta parallelamente al cortile del Guazzatoio. Altezze e maestosità dei solai voltati sono le caratteristiche di grande rilevanza che definiscono il luogo; inoltre, all’interno sono ancora perfettamente conservate sul perimetro le 90 mangiatoie antiche per i cavalli in pregevole materiale lapideo scavate in un blocco unico.

L’accordo raggiunto con l’Università di Parma prevede la collaborazione tra le due istituzioni e la fruizione di spazi espositivi per iniziative di carattere comune. Le Scuderie si dimostrano, grazie al restauro, uno spazio perfetto per ospitare mostre permanenti o semipermanenti, installazioni site-specific, creando nuove prospettive per il panorama culturale e artistico dell’intero territorio.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Pilotta, 18 novembre 2021

UN SPLENDOR MI SQUARCIÒ ’L VELO
Dante illustrato: dal codice 3285 a Scaramuzza
20 novembre 2021 – 13 febbraio 2022

Complesso monumentale della Pilotta – Salone delle Scuderie
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