Attraverso trenta opere, l’esposizione mette a fuoco gli elementi caratterizzanti l’esperienza divisionista e i suoi protagonisti: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy. GAM | Galleria d’arte Moderna di Milano e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona presentano una mostra dedicata alla straordinaria stagione divisionista, di cui le due rispettive collezioni conservano le opere di alcuni tra i più significativi esponenti. Allestita nelle sale espositive al piano terra della Villa Reale, la rassegna “Divisionismo. 2 Collezioni”, curata da Giovanna Ginex in collaborazione con GAM, è aperta al pubblico dal 19 novembre 2021 fino al 6 marzo 2022.
Milano è stata una città chiave per il Divisionismo: qui studiarono molti dei suoi interpreti, qui molti di loro trovarono ispirazione per opere di denuncia sociale, qui esposero per la prima volta alla Triennale di Brera del 1891. Le tele ambientate a Milano – città a quel tempo in piena crescita industriale e caratterizzata da profondi cambiamenti urbanistici, architettonici e sociali – divennero per i divisionisti spazi in cui indagare il tema e le icone della contemporaneità, del progresso e delle antiche e nuove marginalità.
La mostra offre un nuovo sguardo “dall’interno” sul Divisionismo e anzi sui Divisionismi, mettendo a fuoco le differenti evoluzioni tecniche e declinazioni tematiche. Le riflessioni di questi artisti sul tema dell’utilizzo del colore e degli effetti della luce inseriscono questa mostra nell’ambito di una programmazione di “dialoghi”, avviata con questo appuntamento di dialogo sulla luce, che proseguirà̀ in futuro con un secondo “dialogo sulla materia”.
Una nuova e originale pubblicazione, “Album del Divisionismo” di Giovanna Ginex, è in uscita in libreria per Electa in concomitanza con l’esposizione.
APPROFONDIMENTO: LE SEZIONI DELLA MOSTRA
Ne “La Scapigliatura: nuove sperimentazioni tecniche” incontriamoTranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, lo scultore Giuseppe Grandi, e i soggetti ancora di gusto tardo romantico, reinterpretati e rinnovati da Luigi Conconi e da Gaetano Previati, “Paesaggi. La natura il simbolo”:quiGiovanni Segantini, Emilio Longoni e Carlo Fornara salgono in montagna, assegnando alle vedute d’alta quota un significato che pone come obiettivo l’armonia tra l’uomo e la natura incontaminata. E ancora Giuseppe Pellizza e l busto di Paolo Troubetzkoy che ritrae Giovanni Segantini.
In “Pittura sociale e Realismi” si intrecciano le rappresentazioni del lavoro e dell’emarginazione sociale. L’assoluto verismo di Nomellini è affiancato a Emilio Longoni e agli interni di Angelo Morbelli e Attilio Pusterla, e poi alla scultura di Giulio Branca. “Il pastello divisionista” si sofferma su questa tecnica, rinnovata daEmilio Longoni e Giuseppe Mentessi. Si prosegue con uno sguardo a “La nuova generazione” che, nel primo decennio del Novecento, vide artisti da Roma, da Milano, dalla Toscana, applicare il divisionismo alle sperimentazioni di una nuova pittura d’avanguardia. Le opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Plinio Nomellini precedono o sfiorano la fase futurista, Leonardo Bistolfi conclude il percorso della mostra con uno sguardo al gusto simbolista e al raffinato decorativismo che permeava quegli anni.
C.S.M.
Fonti: Ufficio Stampa Comune Milano e My Con Factory, 18 novembre 2021
Immagine di copertina: Umberto Boccioni, Ritratto di Armando Mazza 1909-1910
(Fondazione Cassa di Risparmio Tortona)
DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI
19 novembre 2021 – 6 marzo 2022
GAM | Galleria d’Arte Moderna di Milano
Via Palestro 16 – 20121 Milano
c.gam@comune.milano.it
Ph. +39 02 884 45943 a
www.gam-milano.com
www.ildivisionismo.it
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