L’esposizione, nel Gabinetto Italiano dell’Hermitage, è composta da due opere: un Ritratto allegorico di Dante Alighieri dell’artista fiorentino Agnolo Bronzino, proveniente da una collezione privata, e un’edizione a stampa della Divina Commedia di Dante pubblicata a Venezia nel 1578.
La mostra è l’occasione per celebrare, anche in Russia, l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (1265-1321) e si svolge nell’ambito dell’anno “congiunto” dei musei in Russia e in Italia 2021-2022. Concepita come parte del Forum Culturale di San Pietroburgo, poi cancellato, la mostra è in corso dal 10 novembre 2021 al 16 gennaio 2022, così come rimangono nella programmazione la tavola rotonda “Inferno e Paradiso” e un concerto.
IL DIPINTO
Il Ritratto allegorico di Dante Alighieri fu realizzato nel 1532-33 dal pittore Agnolo di Cosimo, conosciuto come Agnolo Bronzino o il Bronzino (Monticelli di Firenze, 17 novembre 1503 – Firenze, 23 novembre 1572). Secondo il racconto di Giorgio Vasari, il dipinto fu commissionato dal banchiere Bartolomeo Bettini per adornare una delle stanze del suo palazzo a Firenze e faceva parte di una trilogia dedicata ai grandi poeti toscani che inneggiavano all’amore: Dante, Petrarca e Boccaccio. I dipinti avevano forma semicircolare in quanto erano installati in lunette nella parte superiore della stanza. Bronzino probabilmente dipinse tutte e tre le opere della serie, ma il Ritratto di Dante Alighieri è l’unico della trilogia ad aver mantenuto le dimensioni e la forma originali.
Bronzino ha raffigurato il soggetto su uno sfondo paesaggistico, con una sorprendente torsione del busto e come se lo spettatore stesse guardando la figura dal basso. Con la mano destra, Dante indica Firenze, avvolta nelle tenebre, mentre egli è rivolto verso il sole nascente che illumina la cima del Purgatorio e le sfere del Paradiso Celeste. Il poeta tiene in mano una grande copia manoscritta della Divina Commedia, aperta su un passaggio dal Paradiso (Canto 25).
LA COPIA DELLA DIVINA COMMEDIA
La Divina Commedia di Dante Alighieri,scritta all’incirca tra il 1304 e il 1321, come è noto una delle più grandi opere della letteratura mondiale, è giunta fino a noi in copie manoscritte ed edizioni a stampa, spesso contenenti commenti e illustrazioni. Tra le pubblicazioni del 16° secolo, una delle più popolari fu quella curata dall’umanista italiano Francesco Sansovino (1521-1583) che fu stampata a Venezia dalla ditta di famiglia di Giovambattista, Marchiò Sessa e Fratelli in diverse edizioni (1564, 1578 e 1596).
L’edizione in mostra, del 1578, è conservata nella Sezione Libri Rari della Biblioteca di Ricerca del Museo statale Hermitage. Il testo italiano è illustrato con 96 incisioni. Il frontespizio reca un ritratto dell’autore: una rappresentazione di Dante di profilo che indossa una corona d’alloro, derivante dal ritratto allegorico di Bronzino. Il poema è accompagnato da due ampi commenti, uno dell’umanista italiano Cristoforo Landino, che fu pubblicato per la prima volta nel 1481, l’altro dallo scrittore e studioso Alessandro Vellutello. Il libro proviene dalla collezione dell’eminente studioso Matvei Alexandrovich Gukovsky (1898-1971).
C.M.
Fonte: Sito
AGNOLO DI BRONZINO. UN RITRATTO DI DANTE. DA UNA COLLEZIONE PRIVATA
10 novembre 2021 – 16 gennaio 2022
Museo Statale Hermitage
Gabinetto Italiano
www.hermitagemuseum.org