È stato presentato il progetto di restauro, valorizzazione ed esposizione del Centrotavola di Giacomo Raffaelli (1804), per lungo tempo collocato nella Sala della Lanterna al piano nobile di Palazzo Reale, attualmente posizionato nella Sala delle Quattro Colonne che, al termine del restauro diventerà la sede definitiva di esposizione. L’intervento sarà realizzato grazie a un accordo tra Palazzo Reale, Comune di Milano-Cultura e Fondazione Atlante in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano e sarà condotto dalla Fondazione Scuola Beato Angelico (Laboratori ReBA), con la partecipazione dell’Accademia di Restauro di Brera. La società AerariumChain sarà coinvolta nella fase di creazione, progettazione e realizzazione del modello digitale utile a supportare le attività di restauro e fornire la base necessaria per future stampe 3D di elementi mancanti dell’opera.
Il restauro inizierà nel mese di dicembre 2021 e sarà concluso entro settembre 2022. Verrà compiuto a porte aperte, per consentire al pubblico di seguire gli interventi con un appuntamento fisso il terzo sabato del mese. Saranno programmate giornate e incontri dedicati agli esiti delle varie fasi dei lavori e ad approfondimenti storico-artistici sull’opera. Sarà possibile prenotare le visite gratuite nel sito
IL CENTROTAVOLA
Il Centrotavola, o parterre, di Palazzo Reale è un’opera di Giacomo Raffaelli (1753-1836), famoso mosaicista romano del Settecento. L’opera decorò la tavola per il banchetto che il viceré Eugenio di Beauharnais offrì in onore di Napoleone per la sua incoronazione a Re d’Italia.
In una nota dell’Inventario delle suppellettili esistenti nel “Real Palazzo di Milano” del 1881 si precisa che il parterre venne acquistato nel 1804 dal conte Francesco Melzi d’Eril, all’epoca Vicepresidente della Repubblica Italiana.
Il centrotavola è formato da tre parti: un lungo elemento centrale di circa 9 metri composto da 13 basi in marmo e due elementi gemelli che venivano collocati alle estremità del parterre principale, lunghi ciascuno 1.60 m e formati ognuno da due basi in marmo. L’intera composizione raggiunge complessivamente i 13 metri ed è formata da 242 pezzi.
Il Raffaelli riproduce e abbina elementi dell’architettura e della scultura classica greco-romana, come colonne e templi, a elementi dell’arte egizia come obelischi e sfingi. Numerose sono le sculture su piedistallo che raffigurano divinità classiche, come Giove in bronzo dorato collocato nell’edicola centrale o il carro di Diana trainato da cervi.
I materiali pregiati che l’artista utilizza per l’opera vanno dal marmo bianco di Carrara delle basi, alle colonne in alabastro dei tempietti laterali, al marmo rosso egizio dei paracarri, agli inserti in lapislazzulo dei basamenti. La ricchezza cromatica dell’opera è esaltata dall’accostamento di materiali diversi, come il nero del bronzo patinato dei cavalli del carro di Apollo, alle canefore che reggono i candelabri, mentre in bronzo dorato vengono realizzati i cavalli rampanti e numerosi inserti e profili. Infine, sui tre elementi del parterre sono distribuiti numerosi vasi, anfore, urne e bacili in pietre dure che armonizzano l’intera composizione
C.S.M.
Fonte: Ufficio Comunicazione Comune Milano, 2 dicembre 2021
Credits fotografie restauri: Palazzo Reale, 2021 © Alessandro Nanni