Giuseppe Zola fu una figura singolare nel contesto culturale e artistico ferrarese del XVIII secolo, e si distinse per la sua vasta produzione di dipinti quasi interamente a carattere paesaggistico, in grado di soddisfare, per la piacevolezza del soggetto e della conduzione pittorica, la crescente richiesta di tele per arredare i palazzi nobiliari della città. A Modena, la Galleria – Collezione e Archivio Storico di BPER Banca presenta la mostra dossier “Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio”. L’esposizione è dedicata a Giuseppe Zola (Brescia, 1672 – Ferrara, 1743), pittore originario di Brescia e giunto giovanissimo a Ferrara dove svolse l’intera sua attività. Considerato maestro nella pittura di paesaggio, seppe ritagliarsi una posizione rilevante presso la borghesia e la nobiltà estense, per le quali produsse una considerevole quantità di dipinti destinati a impreziosire saloni e gallerie.
Il percorso della mostra, aperta gratuitamente dal 10 dicembre 2021 al 13 marzo 2022, si articola attraverso otto tele provenienti dalla nuova sede del Monte di Pietà di Ferrara edificata nel 1756, e ora facenti parte della collezione d’arte del gruppo bancario, che attualmente comprende oltre mille capolavori dal Quattrocento al Novecento, ai quali si aggiunge il patrimonio documentario dell’archivio storico.
«L’arte si è costantemente confrontata con il tema della natura – scrive la curatrice Lucia Peruzzi – in un continuo e complesso mutamento del punto di vista, e si è inevitabilmente intrecciata al modo di vedere e di interpretare il territorio. Ma è nel Seicento che la natura, da semplice sfondo, comincia ad affermarsi nella sua autonomia. E il paesaggio arcadico e pieno di atmosfera del Settecento, nelle sue varie declinazioni, affonda le radici nei paesaggi del secolo precedente, dalle visioni solenni e idealizzate, quasi senza tempo, alle immagini di una natura pittoresca, carica di sentimenti e suggestioni. Zola parte da questi temi dominanti e li rielabora con citazioni che vanno da Claude Lorrain a Salvator Rosa, in una ricerca cromatica mediata dalla conoscenza delle opere di Marco Ricci. Nei suoi dipinti paesaggi alpestri con rocce e cascate, architetture in rovina e vecchi casali contadini si alternano a più serene vedute di campagne adagiate lungo le rive di fiumi placidissimi, immerse nel silenzio dell’atmosfera velata del meriggio, con l’azzurro del cielo e i riflessi violacei delle montagne in lontananza».
Catalogo disponibile in loco
C.S.M.
Fonte: CSArt Comunicazione, 1 dicembre 2021
Immagine di apertura: Giuseppe Zola, Andata a Emmaus
PAESI VAGHISSIMI. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio
10 dicembre 2021 – 13 marzo 2022
Ingresso gratuito (aperto venerdì, sabato e domenica)
La Galleria. Collezione e Archivio Storico di BPER Banca
Via Scudari 9, 41121 Modena
T. +39 059 2021598
lagalleria@bper.it
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