Un dipinto perduto e ritrovato, una nuova attribuzione a Gambara confermata anche grazie al recente restauro. La mostra invita alla riscoperta di un pittore che ha saputo unire le più avanzate ricerche del Manierismo alle tradizioni locali, qui presentato in una versione inedita e “sacra”, rispetto alla sua più nota fama “profana”. Questo, il fulcro della mostra a Brescia, che si avvale di alcuni importanti prestiti dagli Uffizi di Firenze, dai Musei Reali di Torino e dalla collezione BPER.

“Il senso del nuovo. Lattanzio Gambara, pittore manierista”, a cura di Marco Tanzi, è una mostra-dossier che racconta la personalità eclettica del maestro bresciano: dalla sua produzione di affreschi con soggetti profani (strappati dalle case di corso Palestro a Brescia) fino alle opere meno note di soggetto sacro, tra cui Compianto su Cristo morto con i Santi Bartolomeo e Paolo (1570-74 circa), acquistato da Fondazione Brescia Musei agli inizi del 2021 e ora per la prima volta presentato al pubblico.

Lattanzio Gambara Brescia, Trasporto di Cristo nel sepolcro 1560 circa Torino, Musei Reali

Il recente acquisto della pala d’altare per la collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo, porta con sé un’inedita attribuzione a Lattanzio Gambara (1530-1574) e diventa occasione per questo nuovo progetto espositivo. Originariamente collocata nella chiesa di San Bartolomeo a Brescia, la grande tela del Compianto andò dispersa a seguito delle soppressioni napoleoniche, e solo di recente è riapparsa nel mercato antiquario come opera “di scuola cremonese”. Gli studi di Tanzi hanno ricondotto con certezza alla paternità di Gambara, un’attribuzione importante per il patrimonio collezionistico e la ricerca che la Pinacoteca dedica all’artista, del quale possiede diverse opere, tra cui, in mostra, l’Autoritratto del 1561-62 e i già citati affreschi strappati di soggetto profano.

La mostra contribuisce quindi a far luce su Gambara, celebrato da Vasari come “il miglior pittore che sia in Brescia”, evidenziandone l’importanza nel panorama artistico della metà del XVI secolo nell’Italia settentrionale. Un autore identitario ma al contempo aperto e ricettivo verso i grandi cambiamenti artistici dell’epoca, aggiornato sui maestri e sui cantieri presenti a Cremona, Mantova, Parma, Verona e Venezia, e in grado di assimilare la lezione di Correggio, Giulio Romano, Parmigianino e Paolo Veronese.

Lattanzio Gambara (ciclo di affreschi) Marco Curzio si getta nella voragine 1555 – 1557 circa affresco (strappo), cm 205 × 236
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

LA MOSTRA
Il percorso, articolato in due sezioni, accompagna il visitatore alla scoperta dell’evoluzione delle scelte stilistiche di Gambara, nel tempo sempre più consapevoli e articolate, dalle opere giovanili e profane fino a quelle sacre della maturità, mettendo a confronto il ritrovato Compianto con alcuni preziosi prestiti come il Trasporto di Cristo nel sepolcro da Musei Reali di Torino – restaurato in occasione di questo appuntamento e presentato per la prima volta dopo la recente attribuzione al pittore bresciano – e la Deposizione di Vincenzo Campi proveniente da Gallerie degli Uffizi, ispirata all’opera più conosciuta (e più riprodotta) di Gambara, ovvero la Deposizione nel sepolcro della chiesa di San Pietro al Po a Cremona.

Arricchisce la ricostruzione del Gambara come pittore di opere su tela, una Conversione di Saulo dipinta per San Benedetto al Polirone (Mantova), dove l’artista lavorò al fianco di Paolo Veronese: per la mostra il dipinto ha eccezionalmente lasciato le sale di Palazzo Martinengo Villagana a Brescia, dove è custodito insieme ad altre opere raccolte dal Banco di Brescia e recentemente acquisite da BPER Banca che sta costruendo un importante percorso di valorizzazione.
Catalogo Skira.

M.C.S.
Fonte: adicorbetta, 23 novembre 2021
Immagine di apertura: Lattanzio Gambara,
Compianto su Cristo morto con i Santi Bartolomeo e Paolo (?) 1570-1574 circa,
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo. Provenienza: Brescia, San Bartolomeo, fino al 1797 circa;
Vienna,Dorotheum, 10 novembre 2020

IL SENSO DEL NUOVO. Lattanzio Gambara, Pittore Manierista
20 novembre 2021 – 20 febbraio 2022

Museo di Santa Giulia
Fondazione Brescia Musei
via Musei 55 – 25121 Brescia
tel. 030.2400640  
Info musei e prenotazioni:
030 2977833 – 834
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