Con l’accensione delle luminarie sulle facciate dei palazzi e del tradizionale albero di Natale, alto 21,5 metri, in piazza De Ferrari si è inaugurato il periodo delle festività natalizie a Genova. Un milione di lampadine anche quest’anno illuminano tutto il periodo delle festività, mentre il calendario dell’Avvento fino al 24 dicembre porta tre spettacoli itineranti nei quartieri: il Carillon vivente, con un pianista in abito settecentesco e una ballerina in tutù; le antiche slitte di Babbo Natale, esemplari del 700 provenienti dalla Norvegia, dal Tirolo e dalla Foresta Nera; la Mabò Band, con le sue spiritose improvvisazioni musicali.
NATALE TRA ARTE E STORIA
Quest’anno sono le straordinarie meraviglie nascoste dell’ormai scomparso quartiere di Portoria a raccontare l’arte e lo sviluppo urbano della città, a partire dall’anno Mille, fino alla metà dell’Ottocento.
LE CHIESE DEI PALAZZI DEI ROLLI
La seconda edizione di “Chiese dei Palazzi dei Rolli” ha inizio dal 27 dicembre 2021 e prosegue sino al 5 gennaio 2022. Oltre alle visite in presenza, è disponibile una sezione digitale con foto di Fabio Bussalino e video di Lorenzo Zeppa, che riguardano la Basilica della Santissima Annunziata di Portoria, la chiesa di Santo Stefano e chiesa di Nostra Signora della Consolazione, la chiesa di Santa Marta e chiesa di Santa Croce e San Camillo. Le visite guidate, condotte dai divulgatori scientifici, sono gratuite e possono essere prenotate sul sito di Happy Ticket. È anche possibile visitare gratuitamente il Museo dei Beni Culturali Cappuccini, sempre su prenotazione. Sezione digitale e info: https://www.visitgenoa.it/chiesedeirolli/
FIGURE DA PRESEPE
In Strada Nuova, una selezione di figure da presepe del Museo Luxoro: la Presentazione di Gesù al Tempio e la Fuga in Egitto. Una scena dell’Adorazione dei Magi, con figure che arrivano dalla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno, è allestita nel Palazzo delle Regione, con affaccio su piazza De Ferrari e costituisce la prima tappa di un percorso attivo sino al 6 febbraio 2022. L’iniziativa riprende una tradizione della Genova barocca, che prevedeva l’avvicendarsi, in un contesto scenografico, di più scene legate al ciclo della nascita e prima infanzia di Gesù. In questa circostanza, le figure che animano la scena della Presentazione al Tempio sono a manichino ligneo vestito con abiti in tessuto, mentre sono interamente scolpite e policromate quelle della Fuga in Egitto. La scenografia è costituita da sagome in cartone, sul modello degli antichi cartelami.
LE CHIESE VISITABILI
Queste, le chiese visitabili dal 27 dicembre 2021:
Chiesa Santa Croce e San Camillo. Dedicato alla Sacra Croce e al culto di Camillo de Lellis, l’edificio venne edificato, come lo vediamo oggi, a partire dal 1667 per ospitare la congregazione dei Padri Camillani, attivi nell’adiacente Ospedale di Pammatone. La chiesa venne innalzata sopra alle rovine del preesistente oratorio della Crocetta su probabile disegno dell’architetto Carlo Muttone, già attivo nella cappella gentilizia della famiglia Spinola di San Luca. La decorazione pittorica, risalente a inizio Settecento, è di Gregorio e Lorenzo de Ferrari. È possibile ammirare la splendida decorazione ad affresco e anche i dipinti su tela realizzati dallo stesso Lorenzo de Ferrari e da Valerio Castello, grazie ai restauri del 2004, che hanno posto rimedio ai gravi danni subiti dalla zona di Portoria durante la Seconda Guerra Mondiale.
Chiesa di Santa Marta. È uno dei luoghi del Barocco genovese più ricchi di fascino e storia. Alcuni dei maggiori pittori attivi in città nel corso del sec. XVII decorarono le pareti dell’edificio. Tra questi, Domenico Piola e il figlio Paolo Gerolamo, autore della decorazione coro di ingresso, Valerio Castello che lasciò una delle prime testimonianze ad affresco nella navata centrale e Domenico Fiasella. La chiesa conserva anche una delle sculture più importanti del Barocco genovese: la Santa Marta in Gloria di Filippo Parodi scolpita nel 1665. Dell’originario complesso monastico restano oggi la Sala Capitolare e il refettorio, con una decorazione ad affresco della meta del sec. XVI.
Chiesa di Santo Stefano. All’interno di questo luogo di culto costruito in stile romanico intorno all’anno 1000, si trova una delle opere d’arte più importanti del Rinascimento: la Lapidazione di Santo Stefano di Giulio Romano, dipinto la cui storia ebbe inizio nel 1513 quando Giulio de’ Medici affidò al suo consigliere, il vescovo Gian Mattia Giberti, la cura di alcuni siti, tra cui questa chiesa, dove si trovano anche altri capolavori pittorici come il Martirio di San Bartolomeo di Giulio Cesare Procaccini.
Chiesa di Nostra Signora della Consolazione. Fin dal 1475 si hanno notizie a Genova di una chiesa dedicata a Nostra Signora della Consolazione, che ospitava una congregazione dell’Ordine Agostiniano. L’edificio fu abbattuto e il nuovo fu edificato a partire dal 1684 nel cuore del quartiere di San Vincenzo con il patrocinio delle famiglie Durazzo, Della Torre e Canevari. La chiesa conserva un grande numero di opere d’arte, come il Crocifisso dipinto alla metà del sec. XIV da un seguace di Pietro Lorenzetti; dipinti della scuola barocca genovese di artisti quali Domenico Fiasella, Domenico Piola e Paolo Gerolamo Piola; le sculture di Bernardo Schiaffino e la Natività attribuita alla scuola dei Della Robbia. Nel Refettorio trova spazio il Museo Agostiniano di arte sacra, anch’esso ricco di capolavori.
Basilica dell’Immacolata. Edificata in stile neorinascimentale intorno alla metà del sec. XIX, la chiesa venne intitolata all’Immacolata Concezione pochi anni dopo che Papa Pio IX ne proclamò il dogma nel 1854, proseguendo la tradizione che vedeva il culto della Madonna radicato a Genova sin dall’incoronazione della Vergine come Regina della Città, nel 1637.
Chiesa della Santissima Annunziata di Portoria. Sede del Convento dei Cappuccini sin dal 1538, la storia della chiesa è da legata a quella del vicino Ospedale Pammatone, al quale era direttamente collegata. Importante esempio del Cinquecento genovese, alla decorazione dell’abside si dedicarono Luca Cambiaso e Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco. Dello stesso periodo sono le decorazioni di altre scuole pittoriche del Manierismo come i Semino e i Calvi. Il complesso marmoreo di Francesco Maria Schiaffino ospita dal 1960 il mausoleo che accoglie le reliquie di Caterina Fieschi Adorno, proclamata santa nel 1737 da papa Clemente XII.
GALATA MUSEO DEL MARE
Al più grande museo marittimo del Mediterraneo i visitatori possono vivere la magia delle feste grazie anche alle luci e agli addobbi natalizi, e ad un percorso espositivo arricchito: dalla Galea al Brigantino, dal MeM – Memorie e Migrazioni alla Sala degli Armatori, dalla mostra Andrea Doria alla discesa nel sommergibile Nazario Sauro. Inoltre, due mostre temporanee sono ospitate presso la Saletta dell’Arte e lungo il museo. Il Galata Museo del Mare di Genova è aperto tutti i giorni fino al 3 gennaio, dal lunedì alla domenica e festivi, compresi, con apertura pomeridiana anche sabato 25 dicembre e sabato 1 gennaio. Inoltre, visite guidate per le famiglie e attività per bambini.
LE DUE MOSTRE TEMPORANEE
Ai piani terra, ai lati della Galea, e al primo piano del museo, da domenica 5 dicembre 2021 e fino al 2 gennaio 2022 è visibile la mostra “Inedita” l’arte di Gianfranco Fracassi. L’artista genovese, scomparso nel 2007, ha lasciato una cospicua produzione di sculture lignee, dipinti e disegni.
Nella Saletta dell’Arte del Galata, dal 18 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, il pubblico può visitare la mostra personale di Stefano Santi dedicata al paesaggio marino dal titolo “Mediteropolis – le acque abitate”. L’esposizione, a cura di Loredana Trestin, raccoglie circa venti opere dell’artista mantovano dedicate al Mare Mediterraneo rappresentato come spazio antropico, anziché naturale. Un Mediterraneo raffigurato come oggetto finito, spazio metropolitano inquadrato da marine di cemento e solcato da pesanti navi merci.
ATTIVITÀ PER FAMIGLIE
In compagnia degli operatori della sezione educativa del Galata Museo del Mare, fino al 9 gennaio 2022 si possono approfondire diverse tematiche: Genova e il suo porto nella storia, Cristoforo Colombo e Andrea Doria, le galee della Repubblica di Genova, gli strumenti per orientarsi in mare, gli antichi portolani, atlanti e globi, i vascelli da guerra e i velieri dedicati al commercio, la stagione dei transatlantici e quella dell’emigrazione di fine ‘800.
Un laboratorio per i più piccoli trasforma la magia del museo in un bigliettino natalizio in stile pop-up a tema marittimo, con l’aiuto dell’artista Simona Ugolotti – la Cantadina.
Il calendario delle visite e delle attività è consultabile nel sito web.Informazioni e prenotazioni: tel. 0102533555 didattica@galatamuseodelmare.it www.galatamuseodelmare.it
M.C.S.
Fonti: sito Comune e Ufficio Stampa Museo Galata