Riutilizzando, ibridando, deviando o decontestualizzando materiali organici e oggetti di uso quotidiano e dando loro una nuova vita che trascende l’uso abituale, le artiste in mostra colmano il divario tra le varie discipline. In uno degli spazi espositivi più importanti di Bruxelles, la Centrale for Contemporary Art, l’8 dicembre 2021 si è inaugurata “La Vie matérielle”, trasposizione belga de “La Vita materiale”: un progetto di otto artiste contemporanee promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani e curato da Marina Dacci nel 2018 per gli spazi di Palazzo da Mosto a Reggio Emilia. A distanza di tre anni, la mostra, la cui trasposizione è stata curata da Carine Fol, è stata ripresa e integrata con la partecipazione di quattro artiste belghe che hanno esteso e interpretato la proposta italiana, producendo un dialogo articolato tra la quotidianità ordinaria, di cui il corpo è un elemento cruciale, e la vita interiore, intima, divisa tra le sue aspirazioni più profonde e la realtà.

Nonostante i loro approcci e percezioni molto diversi, ciò che hanno in comune Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi e Sabrina Mezzaqui è l’uso di materiali spesso modesti, tradizionalmente associati all’artigianato. A loro si uniscono Léa Beloussovitch, Gwendoline Robin, Lieve Van Stappen, Arlette Vermeiren, quattro artiste belghe le cui pratiche sono vicine a quelle delle loro omologhe italiane.

Tutte cercano un ‘rifugio’ per il ‘sé’ nel mondo, ispirate alla rigenerazione di oggetti e materiali a loro cari. Attraverso narrazioni provocatorie o interrogative, messe in scena fragili o energiche, queste opere molto diverse – assemblaggi, video, disegni, sculture, installazioni – fondono il finito e l’incompiuto, il sapere e il sentire.

La mostra integra ed esplora diversi sensi, in particolare la vista e il tatto, attraverso un viaggio che porta lo spettatore all’interno di una sorta di ragnatela emozionale e mentale, auspicando che alla fine del tragitto si possano acquisire nuove prospettive su come percepiamo e leggiamo il nostro comune “mondo materiale” e su come l’arte ci permetta di creare un legame tra il nostro corpo e il nostro mondo interiore.

La collaborazione tra la Fondazione Palazzo Magnani e la Centrale proseguirà anche nei prossimi mesi su temi di ricerca e innovazione, a partire dalle connessioni tra arte, benessere e salute. La settimana “reggiana” a Bruxelles si è conclusa il 10 e 11 dicembre con la rappresentazione delle MicroDanze negli spazi de Les Halles de Schaerbeek, coproduzione Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto e Fondazione Palazzo Magnani già presentata ad Atene e Reggio Emilia nei mesi scorsi.


C.S.M. 
Fonte: Ufficio Stampa, 9 dicembre 2021

LA VIE MATÉRIELLE
9 dicembre 2021 – 13 marzo 2022

Centrale for contemporary art
Place Sainte-Catherine, 13, 16, 44
1000 Bruxelles
+32 (0)2 279 64 52
info@centrale.brussels
CENTRALE for contemporary art – Centre d’art contemporain – Bruxelles ( HP 2020) – CENTRALE for contemporary art – Bruxelles

Info: Fondazione Palazzo Magnani 
Corso Garibaldi, 31 – 42121 Reggio Emilia
Tel.: +39 (0522) 44 44 09
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