Il titolo della mostra è un chiaro riferimento al mondo ellenico: Kairos è uno dei quattro termini usati per definire il tempo e indica il momento propizio o la buona occasione. Nella mitologia greca era la personificazione dell’opportunità e veniva raffigurato come un giovane con le ali sulla schiena e sui piedi, nell’atto di sorreggere una bilancia che egli stesso con un dito disequilibra. Allude quindi a una fase di precarietà e indeterminatezza, spesso percepita come un periodo di crisi, che contiene in sé la capacità di cambiamento. Kairos colma lo strappo con “il vecchio modo” generandone uno nuovo.
Presso la Basilica di San Celso a Milano, Isorropia Homegallery presenta “Kairos” opere di Roberta Busato, Ilaria Cuccagna, Paolo Migliazza e Andreas Senoner, dal 3 dicembre 2021 al 18 gennaio 2022. Il rimando alla classicità è contenuto anche all’interno delle opere dei quattro artisti che, sebbene impieghino materiali non convenzionali, nascono dalla riflessione e dagli studi fatti sulla scultura antica.
All’uso dei materiali più tradizionali si affiancano elementi poveri come la terra cruda, la cera, il legno e il carbone che, assemblati come se fossero degli “objet trouvè”, possiedono un forte potenziale creativo ed estetico. Le forme imperfette, a volte prelevate dalla natura, vanno incontro a un radicale rinnovamento spesso poco decodificabile. In questa prospettiva la scultura intesse nuove relazioni con lo spazio circostante, condensa materia e forza concettuale e instaura un intimo dialogo con lo spettatore.
LA BASILICA DI SAN CELSO: CENNI STORICI
È uno dei luoghi più suggestivi nel centro di Milano, ed è stata recentemente restaurata per essere adibita a spazio dedicato a eventi e attività culturali. Realizzata nel X secolo in un’area cimiteriale all’esterno della cerchia muraria romana conosciuta come “ad tres moros” (i tre mori) dove, si tramanda, furono ritrovati da Sant’Ambrogio i resti dei corpi dei martiri San Nazaro e San Celso, l’edificio è oggi uno dei monumenti più antichi ma poco conosciuti della città. Le sue trasformazioni sono testimonianza della storia di Milano nei secoli. Del tempio romanico-lombardo, costruito per volontà dell’arcivescovo di Milano Landolfo II, oggi ne rimane circa un terzo. Il resto fu demolito nel 1821 per dar spazio all’adiacente Santuario. L’ingresso da Corso Italia si apre su di un giardino introdotto da una cancellata d’epoca in ferro battuto e delimitato ai lati da pareti scandite da lesene e archi adorni di capitelli e sculture romaniche e rinascimentali.
C.S.M.
Fonti: Studio Battage e Isorropia, dicembre 2021
KAIROS
3 dicembre 2021 – 18 gennaio 2022
Basilica di San Celso
C.so Italia 37, Milano
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