L’esposizione ricostruisce la straordinaria figura di Margherita, la prima Regina dell’Italia unita: musa ispiratrice e benefattrice, modello di azione e di stile, riferimento per il popolo italiano nel tumultuoso passaggio tra XIX e XX secolo. Nata a Palazzo Chiablese, Margherita (Torino 1851 – Bordighera 1926) era figlia di Ferdinando di Savoia Genova, amato eroe del Risorgimento, e nipote del Re Vittorio Emanuele II. Sposò a sedici anni il cugino ed erede al trono Umberto e si dedicò per tutta la vita alla costruzione del consenso intorno a casa Savoia. Icona femminile della monarchia, incarnò i ruoli di madre attenta al suo popolo e di stella glamour, e diventò subito un fulcro per il sentimento di identità nazionale.
Il nome della Regina Margherita è oggi capillarmente presente nelle nostre vite a indicare corsi urbani, sottopassaggi, ospedali, scuole, una pizza, ma spesso, in realtà, sganciato dalla conoscenza della figura storica che ha meritato tanti omaggi. Palazzo Madama punta dunque l’obiettivo su questa donna volitiva per restituirle un volto e una storia, presentando, dal 17 febbraio al 26 giugno 2022, la mostra “Margherita di Savoia, Regina d’Italia” coordinata da Maria Paola Ruffino. N.B. A causa della situazione pandemica, la mostra è stata posticipata all’autunno 2022, in date da definire.
La mostra racconta la Principessa e Regina d’Italia, inseguendone gli interessi e le azioni, l’amore per l’arte, la lettura e la musica, l’attiva vita sociale e la frequentazione delle Esposizioni nazionali, la ricerca del silenzio e della vita semplice nei soggiorni sulle montagne valdostane.
Il percorso immersivo, attraverso numerose proiezioni di filmati e immagini d’epoca, accompagnati da effetti sonori e da musica da camera, si articola in sessantacinque opere tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, provenienti da importanti collezioni private e pubbliche. Il catalogo della mostra è edito da Marsilio Editori.
LA MOSTRA
Il racconto espositivo inizia con il matrimonio tra Margherita e il Principe di Piemonte Umberto, celebrato nel Duomo di Torino il 22 aprile 1868 e con i festeggiamenti che lo accompagnarono; prosegue poi con la nascita, nella Reggia di Napoli, dell’erede al trono Vittorio Emanuele. Margherita come icona di stile per l’aristocrazia e il popolo si ritrova, in mostra, nelle testimonianze del riallestimento degli appartamenti destinati a lei e a Umberto nelle diverse residenze reali, tra cui il Palazzo del Quirinale a Roma, lussuosamente arredate con mobili in stile, porcellane, arazzi, tappeti, ritratti….
Dimostrò attenzione alla vita del Paese e alle difficoltà in cui versava: elargì sussidi a congregazioni religiose e istituzioni laiche, asili d’infanzia, scuole, associazioni caritative. Credeva nella necessità dell’allargamento dell’istruzione e di una formazione professionale che rivalorizzasse le arti applicate, in particolare con riferimento alle donne, e contribuì alla fortuna della scuola del merletto di Burano, e della “Scuola per la lavorazione del Corallo” istituita con Regio Decreto nel 1878.
A Roma Margherita animava un salotto frequentato da personalità della cultura, della politica e dell’arte. Grande fu la sua passione per la musica, cui si dedicò suonando il pianoforte e col canto. Dal 1881 diede vita alla tradizione dei concerti al Quirinale. Lanciò anche la consuetudine dei soggiorni in montagna.
Gli ultimi decenni del XIX secolo furono tempi di grande tensione sociale in Europa: manifestazioni, scioperi, attentati. Il 29 luglio 1900 l’assassinio di Umberto I travolse la vita di Margherita. Lasciato il Quirinale ai nuovi sovrani, il figlio Vittorio Emanuele III ed Elena di Montenegro, Margherita restò per gli Italiani la Regina Madre. Si insediò a Roma nel nuovo Palazzo Margherita, nel parco di villa Ludovisi, e si dedicò con assiduità ai viaggi e al suo interesse per la pittura. Frequentava le esposizioni d’arte, in particolare la Biennale di Venezia, istituita nel 1893 per celebrare le sue nozze d’argento con Umberto e acquistò opere per le proprie residenze e per collezioni pubbliche.
Morì nella villa di Bordighera nel 1926. L’omaggio imponente tributato dalla popolazione al treno che portava la sua salma a Roma per la sepoltura al Panteon è filmato dall’Istituto Luce. Un documento eloquente di quanto Margherita fosse ancora, per gli Italiani, la loro Regina.
M.C.S.
Fonte: Fondazione Torino Musei, 20 dicembre 2021
Immagine di apertura: Giuseppe Bertini, Ritratto di
Margherita di Savoia, 1870.
Racconigi (CN), Direzione Regionale Musei Piemonte –
Castello di Racconigi
MARGHERITA DI SAVOIA
REGINA D’ITALIA
17 febbraio – 26 giugno 2022 (posticipata all’autunno 2022, date da definire)
Palazzo Madama – Sala Senato
Piazza Castello – Torino
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
t. 011 4433501
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