Una splendida Venere coperta in parte da una veste apparentemente pudica, è adagiata all’interno di un’alcova in un palazzo signorile. A Mantova, Palazzo Te continua il suo omaggio alla dea con l’esposizione di Venere con Amorino al naturale, una grande tela diAlessandro Bonvicino detto il Moretto dipinta tra il 1548 e il 1550. L’esposizione dell’opera, in prestito da una collezione privata dal 18 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022,conclude il grande progetto Venere divina. Armonia sulla terra, che da marzo a dicembre 2021, con mostre ed eventi, ha tracciato un dettagliato ritratto della dea (Vedi approfondimenti DeArtes qui, qui, qui e qui).L’iniziativa si avvale di un comitato scientificocomposto da Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso.
La prima attribuzione dell’opera risale al 1820, quando il dipinto è menzionato nella collezione Fenaroli di Brescia: “Quadro per traverso rappresentante una Venere con Amorino al naturale del Moretto”. La tela è ad oggi convincentemente attribuita al Moretto e se ne riconosce la qualità sia nel contesto della pittura bresciana della metà del Cinquecento, sia della produzione dell’artista, come si può rilevare dal confronto con opere della maturità degli anni Quaranta del Cinquecento.
L’OPERA
La grande tela è di forte impatto visivo, grazie alla collocazione, in un primo piano molto ravvicinato, della Venere con il Cupido che occupano tutto lo spazio dell’alcova definito da due colonne, dove Venere è sdraiata con la veste in parte discinta, mentre con sguardo ammiccante e al contempo sprezzante verso lo spettatore, poggia dolcemente la mano sull’ala del Cupido, a sua volta sensualmente adorante, rivolto verso il seno nudo della madre, fonte di nutrizione e pregno di erotismo.
Il tendaggio che si apre come un sipario per mostrare la bellezza e la nudità di Venere si annoda su due colonne, in una resa piuttosto curiosa nel processo di svelamento dei dipinti, secondo l’uso del tempo di mostrarli agli spettatori o al godimento privato del committente.
Con l’esposizione della Venere con Amorino al naturale di Moretto Fondazione Palazzo Te ribadisce un approccio culturale basato sulla cura della relazione con il patrimonio storico come atto di cultura contemporanea.
M.C.S.
Fonte: Facco P&C, dicembre 2021
Museo di Palazzo Te
Viale Te, 13 – 46100 Mantova
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