Le collezioni d’arte di Mantova degli ultimi due secoli troveranno una sede espositiva stabile all’interno del Casino delle Guardie Nobili di Palazzo Ducale. Lo prevede l’accordo di collaborazione – siglato il 21 dicembre 2021 tra il Comune di Mantova e il museo gonzaghesco, diretto da Stefano L’Occaso – che consentirà una gestione e valorizzazione congiunta. Il documento rappresenta un ulteriore progresso rispetto alla precedente intesa firmato lo scorso luglio, che riguardava le collezioni di Palazzo Ducale e del Museo della Città in Palazzo San Sebastiano. Ora anche le collezioni civiche, attualmente presso i depositi di Palazzo Te, troveranno una sede espositiva adeguata per essere visitabili al pubblico.
Il Casino delle Guardie Nobili è il corpo di fabbrica affacciato sul lato ovest di piazza Castello, con ingresso dal voltone D’Annunzio. Il piano terra, attualmente zona di cantiere, ospiterà “Accademia degli artisti”, il futuro programma di artist in residence di Palazzo Ducale.
La nuova “Galleria di Arte Moderna della città di Mantova” – questo il nome ipotizzato per il nuovo spazio espositivo – troverà sede al piano superiore, la cui ristrutturazione è affidata ai finanziamenti “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR). Qui sarà ricavato un ampio spazio per le collezioni civiche e statali dell’Ottocento e del Novecento. Il Casino delle Guardie Nobili sarà quindi restituito alla città come nuovo spazio per l’arte con funzioni espositive, laboratoriali e di servizi al pubblico.
Gli oneri della ristrutturazione e di progettazione saranno a carico di Palazzo Ducale mentre i costi di allestimento saranno suddivisi tra le due istituzioni. Ciascuna delle due parti individuerà un responsabile scientifico, sotto un coordinamento unitario. Il gruppo di lavoro formulerà di concerto il progetto espositivo, prevedendo un’adeguata distribuzione delle opere, la possibilità di un’esposizione a rotazione dei materiali conservati nei rispettivi depositi; inoltre uno spazio per eventi, nuove proposte ed esposizioni temporanee. Si aggiungerà una campagna fotografica e di catalogazione.
LE COLLEZIONI
Si restituirà la dovuta attenzione agli artisti che hanno fatto la storia della città negli ultimi due secoli. Si partirà dell’Ottocento neoclassico, poi purista e romantico di Giuseppe Razzetti e Giulio Cesare Arrivabene, passando per quegli artisti, come Giacomo Albè, che s’impegnarono anche nella nascita del sistema museale cittadino, per arrivare alla soglia delle avanguardie, con Romolo Romani, Ulisse Archimede Bresciani, Vindizio Nodari Pesenti, Mario Lomini, e poi avanti lungo il “secolo breve” (e sorvolando su altri nomi importanti) con Alessandro Dal Prato, Antonio Carbonati, Clinio Lorenzetti, fino a Stefano Arienti e ai contemporanei.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Ducale, 21 dicembre 2021
Immagine di apertura: G. Capogrossi, Paesaggio con case
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