150 eventi distribuiti in 330 giorni di programmazione. L’anno della nuova Capitale Italiana della Cultura coinvolge 350 artisti di 45 Paesi e presenta 44 progetti culturali, di cui 34 originali. Le parole chiave sono dimensione internazionale, inclusione, ecosostenibilità e co-creazione, visto che il progetto prevede la partecipazione di 2000 cittadini. Così Procida, la più piccola tra le tre isole del golfo di Napoli, sta per prendere il testimone passato da Parma, che è stata Capitale della Cultura 2020+2021. Si ispira alle suggestioni e ai miti del mare l’evento inaugurale, il 22 gennaio 2022, che nel corso di otto ore partirà dalla terraferma, attraverserà il golfo di Napoli per giungere sull’isola, offrendo performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico.
LA CULTURA NON ISOLA
Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova sono le cinque sezioni in cui è declinato il programma, compendiato nel titolo La cultura non isola, che pone l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
All’interno, si trovano i Progetti Faro, che favoriscono processi di trasformazione, rigenerazione e rivitalizzazione urbana; i Progetti Ancora, che approfondiscono le eredità culturali, con un forte impulso dalla dimensione locale alla visibilità nazionale ed internazionale; i Progetti Comunità, volti a promuovere, facilitare e costruire comunità solidali, capitale sociale e beni relazionali.
LE CIFRE
La Regione Campania, con il Presidente Vincenzo De Luca, ha previsto lo stanziamento di 8.730.412,63 euro, finalizzati allo svolgimento del programma culturale, alla realizzazione di interventi di valorizzazione del patrimonio campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione di Palazzo d’Avalos. Il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1 milione di euro.
IL PROGRAMMA
Il programma risente di una forte dimensione internazionale, con progetti come la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterrraneo (BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée); The Tending of the Otherwise(aprile – settembre), che coinvolge 25 giovani artisti dell’area euromediterrane; Is.Land, programma di residenze diffuse per cinque giovani artisti internazionali (settembre).
Echi delle distanze (maggio – settembre) richiama musicisti provenienti da isole di tutto il mondo – dal Madagascar a Taiwan, da Creta a Papua Nuova Guinea – che danno vita a uno spettacolo musicale dedicato all’isola e ai suoi silenzi, da portare in tournée nelle più importanti città italiane. Spazio anche alle voci dei cittadini e dei viaggiatori diretti all’isola, mentre i bambini, ispirati dai temi dell’agenda ONU 2030, diventano progettisti di sette architetture sociali che resteranno come opere permanenti nell’ex tenimento agricolo di Palazzo D’Avalos.
LE MOSTRE
I Greci prima dei Greci (giugno -settembre), in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli condivisa con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida, racconta – attraverso un percorso diffuso tra i tre siti – il ruolo centrale della cultura ellenica nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania e dell’intero Meridione.
Il complesso monumentale di Palazzo d’Avalos ospita SprigionARTI(maggio-dicembre), una mostra di arte contemporanea con opere site-specific di Jan Fabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasma.
La fotografia è protagonista di Abitare metafisico (ottobre-dicembre) di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi della contemporaneità, le cui opere raccontano l’identità di Procida. Un altro grande interprete della fotografia contemporanea, Antonio Biasiucci, dà vita alla mostra Una sola moltitudine (giugno-settembre), che racconta la condizione di vita dei detenuti dell’ex carcere di Palazzo d’Avalos.
Al mare del golfo di Napoli, alla sua tutela e al patrimonio naturale e culturale è dedicata la mostra fotografica Watersurface (agosto-dicembre), con scatti subacquei di Pasquale Vassallo, Guido Villani e di Nicholas Samaras, già autore dell’iconica foto di un ippocampo aggrappato a una mascherina.
ECOSOSTENIBILITÀ
I temi dell’ecosostenibilità, della lotta al climate change e del recupero dell’armonia con il pianeta attraversano l’intero programma culturale: tutti gli eventi sono plastic-free e il tema del riuso e del riciclo, anche artistico, ispira una serie di progetti. Mentre a discutere di antropocene e sostenibilità sono attesi a Procida alcuni pensatori della contemporaneità.
Un messaggio forte viene da La flotta di carta(aprile): migliaia di barche origami di carta attraversano il golfo di Napoli guidate dall’artista tedesco Frank Bölter, che naviga su una barca di carta lunga trenta piedi.
TEATRO, CINEMA, LETTERATURA E MUSICA
MarEtica (8 – 11 settembre), con l’imprimatur di Alessandro Baricco, è una rassegna che intreccia la letteratura con la vocazione nautica-sportiva dell’isola. Procida Racconta (8-12 giugno) vede la direzione artistica di Chiara Gamberale, con il premio Strega 2021 Emanuele Trevi, Giulia Caminito (Campiello 2021), Paolo Nori, Gavin Francis, Donatella Di Pietrantonio e Fabio Genovesi.
E poi Artecinema (1-3 luglio, con documentari su Banksy, Jan Fabre, Pablo Picasso, Marina Abramovic e Renzo Piano); Eruzioni Festival (luglio); Il mondo salvato dai ragazzini (gennaio e aprile,un laboratorio creativo ispirato da Elsa Morante, con tra gli ospiti l’artista francese Hervé Tullet) e il Premio Isola di Procida – Elsa Morante (settembre).
Torna, con nomi importanti, Il vento del cinema (2-5 giugno), la rassegna ideata da Enrico Ghezzi, che affronta il tema degli immaginari futuri con nomi di primo piano del cinema contemporaneo, da Gabriele Mainetti a Mario Martone, da Alice Rohrwacher a Carlo Verdone, da Paolo Virzì a Marco Bellocchio.
Con il Coro della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli, diretto da José Luis Basso, i porticcioli di Marina Corricella e Chiaiolella ospitano Oper(A)mare (3 e 25 giugno), con la rappresentazione di due opere liriche in forma di concerto, alle quali il
pubblico può assistere anche dalle barche e dai balconi delle case. Infine, con Ritual project i suoni originali delle celebrazioni rituali dell’isola vengono rigenerati, dando vita a performance artistiche live, assieme a Pier Paolo Polcari degli Almamegretta, mentre con Il suono del tempo (maggio) tre installazioni sonore, nei pressi dei fari dell’isola, traducono in melodie i dati delle condizioni meteorologiche.
M.C.S.
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