In primavera, il Museo Bailo si presenterà ampliato e rinnovato: il cantiere per il Grande Bailo procede spedito verso la giornata inaugurale fissata per il 20 maggio 2022. Nell’attesa, un originale omaggio a Dante Alighieri.
Chi vive nel sogno è un essere superiore, chi vive nella realtà, uno schiavo infelice. Dante fu certamente il maggior poeta del sogno della vita, del sonno e della morte. Così scrisse Alberto Martini (1876 – 1954) uno dei protagonisti della rassegna, divisa in due sedi e in quattro sezioni. Per lui quello di Dante è un verbo imprescindibile, che rende proprio tramite lo scenario del sonno e del sogno. A Treviso, le sue raffinate e lunari illustrazioni si confrontano con il segno ampio e denso della chine di Tono Zancanaro (1906 – 1985).
A fare da ponte tra le due visioni è il giapponese Go Nagai (1945), con una selezione di lavori dalla sua sorprendente Divina Commedia manga, figlia di un Oriente moderno e animato, che attinge alle fonti romantiche dell’Ottocento europeo. La scultura infernale di Romano Abate (1941) irrompe opponendo alle levità dei segni grafici, la fisicità di una materia primordiale, consunta tanto da divenire levigata.
A ODERZO
Se a Treviso la “ritrascrizione visiva” del Poema da parte di Martini si confronta con quella di altri interpreti del Novecento, a Oderzo presso la Pinacoteca a lui intitolata, si rilegge il percorso permanente dantesco dell’artista, alla luce di una selezione delle sue opere realizzate nel 1901 per l’editore Alinari, in dialogo con la grande, immersiva animazione multimediale dantesca tratta dai suoi lavori degli Anni Trenta e Quaranta, sottolineata dalla musica di Maurizio Baglini.
RITORNO A TREVISO
Il secondo polo trevigiano del Viaggio Dantesco è dedicato a “Dante e Treviso” con la preziosa selezione di opere provenienti per la gran parte dalla Biblioteca e dal Museo Civico, ma anche da privati collezionisti. Si tratta di manoscritti, edizioni antiche, disegni e fotografie, opere su tela che accompagnano il visitatore in un percorso costruito sulle testimonianze più significative del poeta a Treviso.
Tra i tesori in mostra, la celebre Commedia trecentesca appartenuta al canonico Giovanni Battista Rossi, capolavoro della miniatura; quella, di piccolo formato in bella scrittura umanistica, frammentaria, di mano dell’erudito pistoiese Tommaso Baldinotti, e una copia quattrocentesca del Commento di Jacopo della Lana, il più antico chiosatore dell’intero poema.
Tra gli incunaboli in mostra, la prima edizione fiorentina della Commedia stampata da Nicolò della Magna, illustrata con le incisioni tratte dai disegni di Sandro Botticelli, e quella bresciana uscita dai torchi di Bonino de’ Bonini nel 1487, riccamente ornata da sessantotto xilografie. Poi la fondamentale aldina a cura del cardinal Pietro Bembo, nelle due edizioni del 1502 e del 1515, quest’ultima donata alla biblioteca da Natale Botter.
Ancora, la stampa veneziana dei fratelli Sessa del 1596, detta dai bibliofili il “Dante del gran naso”, e la bella edizione settecentesca di Antonio Zatta, la prima dell’opera completa, con raffinato frontespizio e illustrazioni di Gaetano Zompini e Jacopo Guarana. Infine, ampio spazio ai documenti che richiamano le celebrazioni cittadine del 1865 e 1921.
Molte, le opere dantesche dei Civici Musei. Oltre ai disegni di Borro, il bel dipinto di Eugenio Moretti Larese La morte di Dante, le medaglie commemorative dantesche, i ritratti danteschi. Infine, da collezione privata, alcune raffinate incisioni settecentesche della Divina Commedia.
M.C.S.
Fonte: Studio Esseci
Immagine di apertura: Alberto Martini, Inferno, china
TREVISO VIAGGIO DANTESCO
18 Dicembre 2021 – 27 Marzo 2022
Museo Bailo Info: Musei Civici di Treviso
tel. 39 0422 658951
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