Intrecciando arti visive e spettacolo, ha interpretato il “teatro della vita” nella sua eterogeneità, offrendo una lettura critica del suo tempo e dei suoi protagonisti, delle sfaccettature più nascoste dell’animo umano e delle forme di potere anche nei loro aspetti più deteriori. A 150 anni dalla nascita, il Museo Civico di Modena, nei rinnovati spazi del Complesso San Paolo, celebra Umberto Tirelli (Modena, 1871 – Bologna 1954), uno dei maestri della caricatura del primo Novecento. Le 230 opere in mostra, tra disegni, sculture, pitture, maschere e burattini, approfondiscono la centralità di una figura che fece della caricatura l’unico e imprescindibile mezzo di espressione, giungendo a imporsi a livello nazionale ed europeo.
Attraverso la sua multiforme produzione, Tirelli è stato in grado di offrire uno sguardo acuto e ironico sulla borghesia e sull’establishment locale e nazionale, inquadrati sotto gli aspetti sociali, politici e culturali, in un arco storico compreso tra la Belle Époque e la Grande Guerra, il fascismo e la Seconda Guerra Mondiale, fino alle tensioni internazionali che hanno segnato l’inizio della Guerra Fredda e gli albori del primo boom economico.
Il percorso espositivo, curato da Stefano Bulgarelli e Cristina Stefani, nell’allestimento progettato dalla Facoltà di Architettura di Bologna, accoglie i visitatori con un video d’animazione e prende avvio dallo studio dell’artista con gli arredi disegnati da lui stesso, i libri, le riviste, gli oggetti e gli strumenti che narrano il metodo di lavoro e la personalità esuberante di Tirelli.
Il cuore della rassegna – visibile dal 19 dicembre 2021 al 25 aprile 2022 – è rappresentato dall’originale “Teatro nazionale delle Teste di legno”, alto più di 6 metri, completo di scenografie e burattini, eccezionalmente sopravissuto ed esposto al pubblico a un secolo dalla sua creazione nel 1921. Questo straordinario manufatto, caso unico di teatro caricaturale, è animato da burattini di grandi dimensioni raffiguranti i più noti esponenti della politica, del costume e della cultura nazionale del periodo, di cui fanno parte tra gli altri il re Vittorio Emanuele III, Gabriele D’Annunzio, Papa Benedetto XV, Giovanni Giolitti, Giosuè Carducci, Giacomo Puccini, Mussolini, Eleonora Duse, fino alle maschere della Commedia dell’arte e quella modenese di Sandrone.
Lo spettacolo teatrale condensa la pluralità dei linguaggi utilizzati da Tirelli, nonché l’affinamento di uno sguardo già “globale” sul proprio periodo storico e i suoi protagonisti internazionali, come sarà in occasione della sua ultima produzione scultorea, in parte esposta alla Quadriennale di Roma del 1951, tra i cui soggetti figurano Stalin, Churchill e Roosevelt, ma anche Totò, De Gasperi e Togliatti.
Sono programmate attività collaterali alla mostra. Catalogo Sagep Editori di Genova.
La mostra ha favorito la generosa donazione al Museo Civico di Modena di un nucleo di 130 opere rappresentative dell’attività di Umberto Tirelli provenienti da una collezione privata.
M.C.S.
Fonte: CLP Relazioni Pubbliche, 17 dicembre 2021
Immagine di apertura:
Il Grand Restaurant de la Paix, 1917, collezione privata
UMBERTO TIRELLI. CARICATURE PER UN TEATRO DELLA VITA
19 dicembre 2021 – 25 aprile 2022
Museo Civico | Complesso San Paolo
via Selmi 63, Modena
Informazioni: Museo Civico di Modena, Palazzo dei Musei,
Largo Porta Sant’Agostino 337
museocivico@comune.modena.it
www.museocivicomodena.it