Tre album di imminente o di recente uscita, spiccano in ambito internazionale. La cantante norvegese Aurora affascina con una proposta provocatoria che attinge alla mitologia greca e si rapporta a quindici divinità, una per canzone. Il suo tour 2022 avrà inizio a gennaio in Italia, con due date a Milano e Roma. Tori Amos ha pubblicato – nello scorso autunno e da gennaio uscirà anche su vinile – una raccolta di canzoni dalla forte carica emotiva sul tema del dolore e del rinnovamento. Anche lei è attesa in concerto a Milano a febbraio 2022. Infine, è uscito un album che ripercorre la storia di Gurrumul, cantante scomparso nel 2017 e fortemente legato alle sue radici ancestrali australiane. L’album è stato presentato in occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo 2021, un’iniziativa delle Nazioni Unite.

AURORA: THE GODS WE CAN TOUCH
Dal suo debutto, nel 2015, ha totalizzato oltre 20 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e ben 2,6 miliardi di stream complessivi con oltre 1 milione di album venduti. La cantante norvegese Aurora annuncia ora il suo nuovo album, “The gods we can touch”, il terzo realizzato in studio, che sarà pubblicato su etichetta Decca il 21 gennaio 2022. Si tratta di un album elegante e celestiale ma provocatorio, sulla vergogna, il desiderio e la moralità, tutti visti attraverso il prisma narrativo della mitologia greca. In ognuna delle 15 canzoni si incontra un dio diverso.

La stessa Aurora spiega che: «La porta spirituale tra l’umanità e gli dei è un concetto molto complicato. Nelle mani giuste, la fede può diventare la cosa più bella, che arricchisce e affascina, ma nelle mani sbagliate può diventare un faro di guerra e di morte. Una cosa che mi ha sempre infastidito – continua la cantante – è l’idea che nasciamo inadeguati e, dovendo ritenerci degni, sopprimiamo le forze dentro di noi che ci rendono umani. Non perfetti, non impeccabili, semplicemente umani. Sarebbe bello se potessimo trovare questo potere divino in noi stessi, rimanendo attaccati e sedotti dalle meraviglie del mondo. La carne, il frutto e il vino. Penso sia questo che mi intriga delle divinità greche. Gli dei del mondo antico. Perfettamente imperfetti. Quasi alla nostra portata. Dei che quasi possiamo toccare».

L’uscita dell’album è stata preceduta dal singolo “Giving in to the love”.La traccia è caratterizzata da un ritmo martellante, positivo, e mette in mostra la sua voce, acuta ed eterea al tempo stesso. «Stavo pensando a Prometeo e a come ha rubato il

fuoco per dar forma a noi umani. Mi sembra che a volte dimentichiamo che siamo creature viventi, capaci di tante cose belle. E l’attuale ossessione umana per la bellezza ci fa dimenticare e sminuire il fuoco che riposa dentro di noi. Il nostro io interiore, la nostra parte più importante».

Il tour 2022 di Aurora partirà proprio dall’Italia. La prima data sarà all’Alcatraz di Milano il 13 febbraio 2022, subito seguita da un’altra data a Roma il 14 febbraio all’Auditorium Parco della Musica, per proseguire poi a Parigi, Berlino, Londra e molte altre città.

TORI AMOS: OCEAN TO OCEAN
Il nuovo album di Tori Amos, “Ocean to ocean”, è uscito alla fine di ottobre 2021 su Decca Records. Una raccolta di canzoni dalla forte carica emotiva che narrano una storia universale, quella di una crisi profonda che sfocia in un rinnovamento. Mentre le comunità di tutto il mondo, a seguito della pandemia, stavano subendo la perdita di vite umane, dei viaggi e di molto altro, anche Tori Amos ha trascorso un momento difficile. La traccia principale dell’album, “Speaking with trees”, affronta con sincerità il dolore provato dagli artisti in un periodo in cui non c’era speranza ravvicinata per la musica dal vivo. L’energia repressa di Tori Amos è tangibile nel suo pianoforte a moto perpetuo, incorniciato dalla turbolenta batteria e percussioni di Matt Chamberlain.

Tori Amos suona dal vivo da quando aveva tredici anni. Divide la sua vita tra la Cornovaglia, la Florida, e la strada. Le sue canzoni nascono dal viaggio e dall’osservazione. Ha trascorso il picco della pandemia rintanata in Cornovaglia, preda di una crisi personale che, contro ogni previsione, ha portato a “Ocean to Ocean”, il suo lavoro più personale da anni: un album esplosivo per calore e connessione. È scesa in uno stato emotivo più profondo di quanto avesse mai fatto prima; la profondità è diventata creativa, riportandola al tipo di introspezione del suo album di debutto “Little earthquakes”.

«Questo è un album sulle tue perdite e su come le affronti», spiega. Scritta tra marzo e l’estate 2021, “Ocean to Ocean” è una storia universale, sul toccare il fondo e rinnovarsi di nuovo. Il disco presenta una ricca varietà stilistica, dal tango al romanticismo, e l’immediatezza delle canzoni le fa scorrere quasi come fossero lettere d’amore alla famiglia, sia presente che assente.

Dall’uscita del suo primo album solista, Tori Amos è stata una delle artiste più longeve e ingegnose dell’industria musicale, con tre album nella top 10 e il singolo di grande successo globale “Professional widow”, che è rimasto nella Top 40 per ben 15 settimane e ha continuato a risuonare nei club per oltre un decennio. Tori è passata dal successo commerciale del pop a una musica che affronta seri problemi relativi al genere femminile, aprendo successivamente la strada a una generazione di giovani popstar attiviste. Nota per la sua attenzione ai problemi umanitari, Tori è stata la prima voce pubblica per RAINN (Rape, Abuse, and Incest National Network), che è la più grande organizzazione anti aggressione sessuale degli Stati Uniti e continua a essere membro del suo National Leadership Council.

“Ocean to Ocean” sarà disponibile anche in vinile (2 LP) il 28 gennaio 2022. Tori Amos sarà in concerto in Italia nell’ambito del tour europeo il 22 febbraio 2022 a Milano, al Teatro degli Arcimboldi.

THE GURRUMUL STORY
Gurrumul (1971-2017) era un cantautore australiano, affetto da cecità, indigeno di Elcho Island, al largo della costa del Territorio del Nord tropicale dell’Australia. Era un membro del clan Gumatj, uno dei 13 clan Yolngu del North East Arnhem Land. Le canzoni di Gurrumul parlano di identità, spirito, connessione con la terra, gli elementi e gli esseri ancestrali a cui è imparentato. La sua voce da tenore alto, fragile e unicamente emotiva, unita a una personalità luminosa, suscitano sentimenti di pace in chi ascolta.

Gurrumul raggiunse la popolarità nel 2008 quando il suo album di debutto ottenne un successo internazionale. La sua voce angelica vantava illustri fan in tutto il mondo: i Reali inglesi, Barak Obama e grandi star come Elton John, Will.I.Am, Sting, Gary Barlow, Quincy Jones e Stevie Wonder.

Uscito per Decca il 1 ottobre, “The Gurrumul Story” è stato realizzato dall’amico e collaboratore Michael Hohnen e da Don Winimba Ganambarr, rappresentante culturale del clan di Gurrumul. L’album è stato presentato in occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo 2021, un’iniziativa delle Nazioni Unite che, dal 1994, intende offrire a tutti l’opportunità di riflettere sulla saggezza e la resilienza dei popoli indigeni del mondo.

M.C.S.
Fonte: Universal Music, 2021