Sculture in marmo e teste in terracotta, antefisse e crateri, vasi e anfore, coppe e brocche, monete in argento, datati fra l’VIII secolo a.C. e il I secolo d.C. Sono opere d’arte e oggetti di uso comune a dir poco magnifici, di grande qualità e di enorme interesse storico, risalenti alle civiltà romana, etrusca, magnogreca e apula. Il valore complessivo si aggira attorno ai 10 milioni di euro. L’ultima tra le tante belle notizie che giungono dai “detective dell’arte”, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, è sbarcata, letteralmente, da New York.
Nella metropoli statunitense, il 15 dicembre 2021 presso il nostro Consolato Generale, il Procuratore Distrettuale di Manhattan Cyrus Vance ha restituito all’Italia 201 pezzi pregiati che nell’arco degli ultimi decenni erano finiti negli USA, smerciati dai grandi trafficanti internazionali e acquisiti da importanti musei, case d’asta, gallerie antiquarie e collezionisti privati.
Il giorno seguente, i Carabinieri TPC, che su quei reperti avevano indagato insieme ai colleghi di F.B.I. e H.S.I. (Homeland Security Investigations), hanno riportato a casa in aereo 161 di questi tesori, che sono stati collocati nel caveau di via Anicia. Invece 40 reperti resteranno in mostra, fino a marzo 2022, presso il Consolato Generale d’Italia a New York e l’attiguo Istituto Italiano di Cultura.
I PEZZI PIÙ PREGIATI
Spicca un nucleo di pithoi con decorazione “white on red”, tra cui quello dove è rappresentato Ulisse che acceca Polifemo. Da segnalare un’anforetta ad anse cuspidate, di tipica produzione laziale, presente ad esempio a Crustumerium, sito archeologico in passato diffusamente interessato da scavi clandestini. Sempre nell’ambito della produzione etrusca, troviamo l’anfora a figure nere attribuita al Pittore di Micali.
Passando all’ambito magno-greco, il cratere a campana pestano attribuito a Python, raffigurante Dioniso e un satiro. È rappresentata anche la ceramica apula con due phialai, di cui una attribuita alla bottega del Pittore di Dario. Quella attica è invece presente con una hydria a figure nere, attribuita al Gruppo di Leagros, che mostra sulla spalla Herakles che combatte il leone Nemeo.
LA MOSTRA A NEW YORK
Tra i 40 reperti in mostra a New York, emerge la testa in marmo raffigurante l’Imperatore Settimio Severo, del II sec. d.C., provento di rapina a mano armata perpetrata da ignoti il 18 novembre 1985 ai danni dell’Antiquarium dell’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
La testa è stata individuata nel settembre 2019 dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, quale lotto dell’asta della Christie’s di New York del 28 ottobre successivo, stimata 600.000 dollari USA e poi, su richiesta dei Carabinieri, ritirata dalla vendita. Il dr. Matthew Bogdanos, responsabile dell’Antiquities Trafficking Unit del Manhattan District Attorney’s Office – County of New York (USA), nel mese di giugno 2020 ne ha disposto il sequestro.
SUNTO DELLE ATTIVITÀ 2021
La Dichiarazione di Roma, a conclusione dei lavori del G-20 Cultura, aveva affermato la volontà comune dei Paesi membri di cooperare con crescente impegno per la tutela del patrimonio culturale. Nei mesi scorsi sono stati diversi i segnali giunti in questa direzione.
L’attività operativa dell’anno ha fatto registrare 261 verifiche sulla sicurezza in musei, biblioteche e archivi, 549 perquisizioni, 1.182 persone denunciate, 23.363 beni archeologici e paleontologici recuperati e 1.693 opere false sequestrate, con un valore, qualora immesse sul mercato come autentiche, di oltre 427 milioni di euro. (Per i dati completi si rimanda al sito dei Carabinieri. Per le singole notizie DeArtes si invita a utilizzare il tasto di ricerca nella home page del nostro giornale).
Tra le operazioni internazionali portate a buon fine nei mesi scorsi si ricordano la presentazione a Bari, presso il Castello Svevo, di 782 reperti archeologici della civiltà Daunia che erano stati esportati illecitamente nel Belgio (vedi notizia DeArtes qui); l’operazione Taras, con oltre 2.000 beni recuperati, prevalentemente riconducibili alle civiltà antiche della Puglia e della Basilicata (vedi notizia DeArtes qui); i quasi 3000 reperti dell’operazione Pandora V (vedi notizia DeArtes qui).
Inoltre, durante l’estate-autunno la mostra “Il mondo salverà la bellezza?” ha esposto alcuni tra i più importanti reperti recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri (vedi notizia DeArtes qui).
LE PAROLE DEL MINSTRO FRANCESCHINI
Nel presentare i sopra riassunti dati statistici, Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha così commentato: «Un recupero straordinario di 200 opere d’arte, di capolavori importanti e assoluti. In gioco non c’è soltanto il valore economico, ma quello identitario e culturale, che verrà sviluppato in tutta la sua potenza nel momento in cui le opere torneranno nei luoghi di provenienza da cui sono state trafugate».
«Il lavoro dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è eccellente e stimato in tutto il mondo ed è motivo d’orgoglio per l’intero Paese che è ormai riconosciuto come leader nella lotta al traffico illecito di beni culturali. Questa operazione rientra in quella che abbiamo portato al centro della Dichiarazione di Roma, documento finale del G20 Cultura, per sensibilizzare la comunità internazionale nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte. Come per il progetto “100 opere tornano a casa” (vedi notizia DeArtes qui) anche questi reperti archeologici torneranno, grazie a un grande lavoro scientifico, nei musei territorialmente più affini a ciascuno di essi: sarà una grande operazione che valorizzerà il nostro straordinario Paese come museo diffuso».
Il Ministro ha concluso il suo intervento alla conferenza stampa, con un riferimento al provvedimento legislativo da poco approvato all’unanimità dal Senato e ora all’esame della Camera dei Deputati: «Sono sicuro che in un tempo molto breve il nuovo regime sanzionatorio diventerà legge e questo aiuterà molto a contrastare i traffici illeciti e a far capire quanto è grave danneggiare o rubare il patrimonio culturale del nostro Paese che è la base di tutta la nostra storia».
M.F.C.S.
Fonti: Ufficio Stampa Comando Carabinieri TPC
e Ufficio Stampa MiC, 30 dicembre 2021