Dedicata a una delle più singolari e misteriose figure di artista, la mostra presenta oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare, come quelle a colori. Si aggiungono dieci filmati in formato Super 8, due audio con la sua voce e vari oggetti che le sono appartenuti come le sue macchine fotografiche Rolleiflex e Leica, e uno dei suoi cappelli.
Le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano Inedita, mostra di Vivian Maier (1926-2009), una delle massime esponenti della street photography. L’esposizione, che giunge in Italia dal 9 febbraio al 26 giugno 2022 dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg a Parigi (dal settembre 2021 al gennaio 2022), racconta aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della fotografa.
Il percorso espositivo – curato da Anne Morin, co-organizzata da diChroma e dalla Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais – si apre con la serie degli autoritratti. Una sezione è dedicata agli scatti catturati tra le strade di New York e Chicago. Vivian Maier predilige i quartieri proletari delle città in cui ha vissuto. Cammina per tutto il tessuto urbano popolato da persone anonime che davanti al suo obiettivo diventano protagoniste.
A volte si sofferma sui volti di persone che vivono ai margini del mondo illuminato dall’euforia del sogno americano. Parlano di povertà, di lavori estenuanti, di miseria e di destini oscuri. Fanno da contraltare i visi delle signore dell’alta borghesia.
Oltre ai ritratti, l’obiettivo si concentra sui gesti, stilando un inventario degli atteggiamenti e delle posture delle persone, che rivelano la loro autentica identità.
Agli inizi degli anni Sessanta, Vivian Maier crea sequenze cinetiche, come a voler trasportare il linguaggio cinematografico nella fotografia. Inizia a girare con la cinepresa Super 8, documentando tutto quello che passa davanti ai suoi occhi, in modo frontale, senza artifici né montaggi.
Un capitolo della mostra è dedicato alle fotografie a colori, che si presentano come uno spazio pieno di suoni, un luogo dove bisogna prima sentire per vedere. Questo concetto musicale di colore sembra riecheggiare nello spazio urbano, come il blues che scorre per le strade di Chicago.
M.C.S.
Fonte: CLP Relazioni Pubbliche, 10 gennaio 2022
Immagine di apertura: Vivian Maier, Chicago, IL, 1960, Gelatin silver print, 2020 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
VIVIAN MAIER. INEDITA
9 febbraio – 26 giugno 2022
Musei Reali | Sale Chiablese
piazza san Giovanni 2, Torino
www.museireali.beniculturali.it
www.vivianmaier.it
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