La mostra presenta per la prima volta in modo esteso il lavoro di uno degli artisti italiani più significativi tra quelli nati alla fine degli anni Sessanta. Apre al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna “Fronte e retro” di Italo Zuffi (Imola, 1969). La personale ha un seguito a Palazzo De’ Toschi, sede dedicata all’arte contemporanea di Banca di Bologna.
I curatori Lorenzo Balbi e Davide Ferri prendono in considerazione, nella prima location, uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020; nell’altra, una serie di nuove produzioni e di lavori realizzati per l’occasione. Visibile dal 20 gennaio al 1 maggio 2022 al MAMbo e fino alla primavera a Palazzo De’ Toschi.
L’esposizione, nel suo insieme, ruota attorno ad alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidità; di fragilità e di competizione.
LA MOSTRA AL MAMbo
Oltre cinquanta opere di scultura, fotografia, video e performance, tra lavori noti e altri nuovi o mai visti. Tra i più conosciuti, due video degli inizi: The Reminder, l’immagine di un corpo che si tende e irrigidisce fino al limite delle sue possibilità, e Perimetro, all’interno del quale un corpo cerca di stabilire la sua relazione con lo spazio generando un senso di attesa e perpetua irrisoluzione.
La Sala delle Ciminiere presenta una selezione di Scomposizioni e di Osservatori trasportabili, realizzati tra anni Novanta e Duemila attorno all’idea di architettura, fino a una serie di cavalletti, oggetto emblematico della sua pratica.
Un’attenzione particolare è dedicata ai lavori che l’artista riunisce sotto il tema della competizione: Italo Zuffi esplora i meccanismi del potere – soprattutto del sistema dell’arte contemporanea – così come si riflettono sia nelle istituzioni che li rappresentano e li sostengono, sia nella società in generale, e li sovverte, li ridicolizza, li interpreta con azioni, performance e happening capaci di coinvolgere il pubblico e diventare opere/tracce in mostra. Le performance sono previste in giornate diverse durante tutta la durata dell’esposizione.
LA MOSTRA A PALAZZO DE’ TOSCHI
Si concentra soprattutto sulla pratica scultorea, configurata come fedele riproduzione di una forma, e messa in discussione della stessa attraverso intrusioni e frammentazioni. Si evidenzia, in questa sede, l’indagine di Zuffi attorno alla parola, usata sia in forma poetica (si intitola Poesie Doppie una raccolta di brevi testi scritti tra il 2013 e 2014) sia come elemento da cui si genera la forma scultorea.
L’allestimento ha il baricentro nel dialogo tra due opere commissionate per l’occasione: Civilizzando, un lavoro che si sviluppa a partire dalla parola, usata qui come strumento di descrizione di azioni semplici e quotidiane, accostate a generare processi di azione, reazione e sintesi; e una nuova versione de Gli ignari, uno dei lavori più importanti degli ultimi anni: una serie di nature morte in ceramica accompagnate dal suono di un fischio. Anche questa sede è animata da interventi performativi.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 18 gennaio 2022
Immagini: veduta della mostra al MAMbo, foto: Ornella De Carlo, courtesy Istituzione Bologna Musei
ITALO ZUFFI. FRONTE E RETRO
MAMbo 20 gennaio – 1 maggio 2022
Palazzo De’ Toschi fino a primavera 2022
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 | Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
Sala Convegni Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi
piazza Minghetti 4/D | Bologna
Tel. +39 051 6571431
www.contemporary.bancadibologna.it