Uno spaccato rappresentativo dell’arte tanto varia quanto stupefacente di Georgia O’Keeffe, pittrice tra le più eminenti del XX secolo, icona dell’arte moderna americana.

Per il pubblico europeo, la retrospettiva – che presenta 85 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, principalmente dagli Stati Uniti – costituisce una rara occasione per approfondire la conoscenza dell’artista. Ancora in vita, Georgia O’Keeffe (1887 – 1986) era considerata negli Stati Uniti un’importante rappresentante e cofondatrice della nuova arte americana che dalla fine degli anni 1910 si era diffusa parallelamente e in opposizione alle avanguardie europee. Oggi O’Keeffe è un’artista celebre anche in Europa, sebbene qui le sue opere siano raramente visibili in originale.

GEORGIA O’KEEFFE, Papaveri orientali, 1927, Collezione del Frederick R. Weisman Art Museum presso l’Università del Minnesota, Minneapolis. Acquisto del museo © Georgia O’Keeffe Museum / 2021, ProLitteris, Zurigo

La mostra in Svizzera, alla Fondation Beyeler dal 23 gennaio al 22 maggio 2022, si concentra sulla maniera particolare in cui O’Keeffe guardava al mondo circostante e traduceva ciò che percepiva in immagini del tutto inedite della realtà, a volte quasi astratte, a volte aderenti al vero. O’Keeffe ha sviluppato un linguaggio espressivo originale che oscilla tra astrazione e figurazione, ancora oggi oltremodo attuale.

A partire dal 1918 Georgia O’Keeffe visse a New York, trovandosi al centro dell’influente cerchia che ruotava intorno al fotografo, gallerista e mediatore artistico Alfred Stieglitz, che fu tra i primi a esporre le avanguardie europee e divenne suo futuro marito. Ciononostante, la vita urbana della metropoli lasciò poche tracce visibili nei suoi lavori.

O’Keeffe crebbe nel Wisconsin, nel Midwest, visse poi a Charlottesville, Virginia, e a Canyon, Texas. Dopo il suo trasferimento a New York, il suo ritmo artistico fu scandito dai ritorni ai luoghi noti e dai soggiorni estivi sul Lake George nello stato di New York. Dopo la morte del marito si trasferì definitivamente in New Mexico.

GEORGIA O’KEEFFE, Serie I, n. 8, 1919 Städtische Galerie im Lenbachhaus e Kunstbau
Munich, Don de la Georgia O’Keeffe Foundation © Städtische Galerie im Lenbachhaus et Kunstbau Munich

La mostra, curata da Theodora Vischer, si apre con uno sguardo ai primi lavori di O’Keeffe: disegni a carboncino sono presentati accanto a una selezione di acquerelli di piccolo formato tutto colore e luminosità. Seguono dipinti che rivelano come l’artista si sia confrontata con l’astrazione, giustapposta pittura figurativa. Il mondo vegetale, in particolare i fiori, sono temi centrali nell’opera di O’Keeffe e quelli di grande formato rivelano la sua familiarità con la corrente della “Straight Photography”. Si passa poi a lavori risalenti al primo soggiorno newyorchese e agli anni della guerra, quando fece ricorso a una tavolozza insolitamente scura.

La mostra è organizzata dalla Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid, e dal Centre Pompidou, Parigi, in partenariato con il Georgia O’Keeffe Museum, Santa Fe.

M.C.S.
Fonte: Media Contact Italy 24 gennaio 2022
Immagine di apertura: GEORGIA O’KEEFFE, Dal lago n.1, 1924
Des Moines Art Center, Nathan Emory Coffin Collection,
Acquistato con coffin Fine Arts Trust holdings, 1984
© Georgia O’Keeffe Museum / 2021, ProLitteris, Zurigo
Foto: Rich Sanders, Des Moines

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