Lucio Fontana, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Giuseppe Penone, Mario Merz nella mostra che muta opere con il variare delle stagioni.
“Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” accompagna il trascorrere del tempo e muta prospettive, colori, luci e ombre, come un giardino. Il progetto espositivo, distribuito nelle sale storiche del Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO), e nei sei ettari del Parco all’inglese che lo circonda, è stato immaginato come un cammino ideale lungo un anno, fino al 15 maggio 2022, dove le opere in mostra cambiano con l’avvicendarsi delle stagioni.
Nell’inedita veste invernale, le nuove opere, provenienti per la maggior parte da collezioni private, di Lucio Fontana, Piero Gilardi, Giovanni Frangi, Francesco Menzio, Arrigo Lora Totino, Gilberto Zorio, la scultura di Umberto Baglioni, la scultura sospesa site specific creata da Paola Anziché, il manifesto per le celebrazioni del primo Giorno della Terra firmato da uno dei padri spirituali della Pop Art Robert Rauschenberg, ma anche gli erbari di Giuseppe Penone e Mario Merz e gli oggetti, come il libro d’artista “116 Particolari visibili e misurabili di Infinito” di Giovanni Anselmo, costruiscono un dialogo immaginario con le parole dell’architetto Paolo Pejrone (Torino 1941). L’esposizione è completata da un’installazione sonora appositamente dedicata, a cura del progetto artistico Avant-dernière pensée.
La mostra – realizzata dalla Fondazione Cosso, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti – si sviluppa attorno al concetto di abbecedario: un “ABC” del giardino, in rigoroso dis-ordine alfabetico, secondo le parole e i pensieri di Paolo Pejrone, ma soprattutto una riflessione profonda e intima su temi come la luce, l’ambiente, la calma, i dubbi, le speranze, le sfide che il mondo contemporaneo offre al rapporto tra uomo e ambiente.
CASTELLO DI MIRADOLO
Il Castello di Miradolo è un affascinante esempio di architettura di gusto neogotico che sorge all’imbocco della Val Chisone, a 40 km circa da Torino. Residenza nobiliare appartenuta alle famiglie Massel di Caresana e Cacherano di Bricherasio fino al 1950, deve la sua attuale conformazione a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, detta “Babet”, sposa del marchese Maurizio Massel, che negli anni Venti dell’Ottocento intervenne sull’edificio e trasformò il giardino all’italiana in un parco paesaggistico di oltre 6 ettari, oggi riconosciuto tra i giardini storici tutelati dalla Regione Piemonte, con esemplari unici per bellezza e importanza storica e botanica.
Con la morte dell’ultima erede Sofia, nel 1950 il Castello di Miradolo fu lasciato a una congregazione religiosa. Dagli anni ’90 la dimora cadde in abbandono, fino al 2007, quando iniziò la gestione dalla Fondazione Cosso – nata per volontà di Maria Luisa Cosso Eynard e della figlia Paola – che con risorse totalmente private lavora per restituire alla comunità un patrimonio storico, architettonico e naturalistico estremamente prezioso.
M.C.S.
Fonte: laWhite, 24 gennaio 2022
Immagine di apertura: Gilardi, Cardo e pesche
OLTRE IL GIARDINO. L’ABBECEDARIO DI PAOLO PEJRONE
Fino al 15 maggio 2022
Castello di Miradolo
via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
0121 502761
www.fondazionecosso.com