Il monumentale evento espositivo, diffuso nell’Isola di San Giorgio Maggiore, è articolato in 15 mostre curate da 22 tra designer architetti e curatori di fama internazionale e occupa quasi 4.000 metri quadri, tra cui alcuni spazi appositamente restaurati e accessibili al pubblico per la prima volta.
La Fondazione Giorgio Cini di Venezia presenta, dal 10 aprile al 1 maggio 2022, la seconda edizione di Homo Faber, iniziativa culturale dedicata all’eccellenza dei mestieri d’arte contemporanei, organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller.
Con le sue 15 mostre- ognuna dedicata ai più raffinati esiti dei linguaggi dell’alto artigianato – Homo Faber costituisce un’esperienza coinvolgente, con iniziative interattive, eccezionali scenografie progettate con sapiente uso di materiali innovativi e sostenibili e dimostrazioni dal vivo di maestri provenienti da tutto il mondo con un focus speciale sui maestri d’arte giapponesi.
La Fondazione Cini, spiega il Segretario Generale Renata Codello, durante gli ultimi due anni ha concentrato energie e risorse per restaurare due spazi suggestivi e da tempo inaccessibili: l’Ex IPSAM Istituto Professionale di Stato per le Attività Marinare Giorgio Cini, in origine parte del Centro Marinaro voluto da Vittorio Cini, e lo spazio noto come Sala Messina. Quest’ultimo, che si trova al pian terreno della Manica Lunga e si affaccia al Chiostro dei Cipressi, prende il nome dallo scultore siciliano Francesco Messina e risale al 1952; alle pareti, sarebbero state poste le opere Via Crucis e l’altorilievo bronzeo del San Giorgio che uccide il Drago. Altri ambienti inediti sono coinvolti in Homo Faber, come la Biblioteca del Longhena e la Piscina Gandini che aprono eccezionalmente le loro porte.
Aggiunge il Presidente della Fondazione Giovanni Bazoli: Oggi si parla molto di sostenibilità ma spesso si dimentica che, accanto al raggiungimento di risultati in termini energetici ed ecologici, tra gli obiettivi dell’agenda 2030 si parla anche di sostenibilità culturale e sociale, concetti spesso ribaditi anche dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. La Fondazione Cini è da sempre un laboratorio delle scienze umanistiche che ha come obiettivo la creazione della cultura della sostenibilità, puntando su valori che pongono al centro le qualità, le abilità umane, la creatività, l’originalità e la bellezza, caratteristiche tipiche del nostro Paese.
Homo Faber si tiene in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia, creando un dialogo reale tra le arti tout court e quelle applicate o decorative. La stessa Isola di San Giorgio ospita due mostre d’arte contemporanea. La collettiva On Fire!, in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte di Firenze, lambisce i temi degli elementi naturali, come il fuoco, utilizzati da creativi del Novecento quali: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani (22 aprile – 24 luglio 2022).
Fondazione Giorgio Cini e Galerie Templon di Parigi presentano una personale di Kehinde Wiley. L’artista americano, in un energico contrasto estetico ed emotivo, pone le delicate questioni del passato coloniale, americano e globale, usando il linguaggio pittorico figurativo con cromatismi e ambientazioni di grande suggestione (22 aprile – 24 luglio 2022).
Sempre nel mese di aprile viene inaugurata la stagione della Galleria di Palazzo Cini con l’omaggio a un maestro della contemporaneità: Joseph Beuys. La personale, che presenta circa 40 opere del poliedrico artista tedesco, è realizzata in collaborazione con Thaddaeus Ropac Gallery (20 aprile – 2 ottobre 2022).
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, febbraio 2022
HOMO FABER
10 aprile – 1 maggio 2022
Fondazione Giorgio Cini
Isola di S.Giorgio Maggiore · Venezia
www.cini.it
www.homofaber.com