Aperture serali straordinarie fino alle ore 22 dei Musei di Piazza San Marco (Palazzo Ducale e Museo Correr) e del circuito dei Musei del Settecento Veneziano (Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, Casa di Carlo Goldoni), da venerdì 18 febbraio a martedì 1 marzo 2022.
CARNEVALE AL MUSEO PER “RICORDARE IL FUTURO”
Abbiamo creato un Carnevale diffuso con una serie di iniziative nelle strade e nei luoghi della cultura. Il Carnevale di Venezia è così antico e importante da stare anche nei musei, la nostra bauta è conosciuta in tutto il mondo, è un evento culturale che porta grande divertimento e gioia, i sentimenti giusti con cui affrontare il futuro, che è qui e ora, spiega il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
A Venezia anche il Carnevale ha una storia magnifica – aggiunge Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia – con usanze che si sono stratificate anno dopo anno nelle feste popolari e hanno prodotto i dipinti e i racconti che oggi i Musei custodiscono, a partire da quel gioiello che è Ca’ Rezzonico, il nostro Museo del Settecento Veneziano. Il Carnevale è festa di strada e può sembrare strano invitare a festeggiarlo nei musei, ma il Carnevale di Venezia è anche festa antica, le sue immagini sono famose nel mondo e ammirarle è sempre una gioia.
I TRE MUSEI DEL SETTECENTO VENEZIANO
Il Settecento fu l’ultima grande stagione di fioritura di ogni arte a Venezia e forse la più iconica. Con un unico biglietto è possibile “percorrerla”, spaziando in tre musei. In primo luogo, l’imperdibile Ca’ Rezzonico, uno dei più bei palazzi del Canal Grande, strepitoso scrigno di capolavori di quest’epoca, con importantissime opere pittoriche e preziosi mobili, suppellettili, ambienti.
Il Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico custodisce opere note anche per la rappresentazione del Carnevale. È soggetto di molti dipinti di Pietro Longhi qui custoditi, il più celebre è forse quello con il Rinoceronte Clara, che ci ricorda come nel Settecento per il carnevale, che durava ben tre mesi, in Piazza San Marco venivano allestiti dei ‘casotti’ con curiosità e venditori di vario genere – burattinai, maghi, astrologi, ciarlatani – e anche animali esotici come leoni, elefanti e, in questo caso, il rinoceronte. Sempre il Longhi rappresenta la bauta, la celebre maschera veneziana, uno dei travestimenti più comuni nel Carnevale antico, soprattutto a partire dal XVIII secolo, rimasto in voga fino a oggi. Una tra le più celebri maschere della commedia dell’arte, il Pulcinella, è il soggetto dei magnifici affreschi di Giandomenico Tiepolo, dipinti per la villa di famiglia a Zianigo vicino a Venezia e oggi custoditi a Ca’ Rezzonico.
Nella dimora patrizia dei Mocenigo a San Stae (oggi sede del Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo) si conservano invece raccolte tessili, costumi originali e un’interessante sezione dedicata all’arte della profumeria, mentre la graziosa casa natale di Carlo Goldoni, protagonista a livello internazionale della rivoluzione teatrale del Settecento, ospita un importante centro studi sul tema.
SPECIALE CARNEVALE – UNA CASETTA POP-UP
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Domenica 27 febbraio ore 11 e 14.30
Con la guida di un importante artista del settore si gioca con le infinite possibilità creative della carta, in particolare con la creazione di pop-up. Attività nell’ambito della mostra Due mesi di carta. Dai 6 ai 14 anni, evento gratuito con prenotazione.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa MUVE, febbraio 2022
Immagine di apertura: Longhi, Colloquio baute
Fondazione Musei Civici di Venezia
Piazza San Marco 52 – 30124 Venezia
+39 041 2405211
www.visitmuve.it
Tiepolo Altalena PUlcinella Tiepolo, Pulcinella innamorato