Quattro nuove convenzioni con Atenei americani ed europei aprono una nuova stagione di scavi a Segesta, Rocca di Entella e Salemi.
Le collaborazioni scientifiche mirano a rafforzare le campagne di scavi su alcuni siti specifici di competenza del Parco Archeologico di Segesta. A partire da quest’anno e sino al 2026 i ricercatori e gli archeologi provenienti dall’Università dell’Arizona, da quella della Tuscia e della Freie Universität Berlin indagheranno le fortificazioni e le cinte murarie di Segesta, mediante lo sviluppo anche di nuove tecnologie quali la Digital-Archaeology.
A Segesta, l’Università di Ginevra per tre anni svolgerà ricerche attorno alla Casa del Navarca, un edificio abitativo di grande pregio appartenuto al navarca Eraclio, amico di Cicerone, dove il Parco ha promosso un progetto di valorizzazione attraverso la realizzazione di un nuovo percorso pedonale sulla sommità della collina e nuovi scavi effettuati fra marzo e luglio 2021.
Con l’arrivo della primavera e per i prossimi tre anni l’Università dell’Arizona invierà i propri archeologi per scavare nell’area dell’abitato arcaico di Segesta dove verranno effettuati approfondimenti sulle fasi di vita degli Elimi. Gli ultimi scavi in questo specifico ambito risalgono a metà degli anni 2000, con le ricerche sul monte Polizzo di Salemi.
Grazie a questa nuova campagna di scavi si interverrà con ricerche storico-archeologiche e topografiche nella parte centrale del monte Barbaro dove sono state riscontrate tracce di strutture domestiche relative alla fase arcaica”, spiega la direttrice del Parco, Rossella Giglio.
Si torna a scavare anche in territorio di Salemi, nell’ex Basilica paleocristiana di San Miceli. Qui le ricerche saranno condotte, per cinque anni, dall’Andrews University-Berrien Springs del Michigan (Usa). L’attività archeologica consentirà di proseguire gli scavi iniziati nel 2014, che hanno portato in luce testimonianze di pregio relative a un villaggio.
Riconfermata, infine, la convenzione con la Scuola Normale di Pisa che proseguirà gli scavi sia a Entella, nel territorio di Contessa Entellina, sia nell’Agorà di Segesta dove, nel maggio dello scorso anno è stato individuato e riportato in luce un importante ambiente dedicato ai giovani, come si può leggere su un’epigrafe ricollocata nella sua posizione originaria, al centro dell’edificio.
Le convenzioni stipulate con le Università internazionali sono un prezioso strumento che consente di proseguire nella direzione che ci siamo dati, che è quella di valorizzare la nostra terra nel nome della sua storia e della cultura, sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà.
M.C.S.
Fonte: Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
Immagine di apertura: area archeologica di Mokarta
Parco di Segesta
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