La mostra pone in relazione Gina Klaber Thusek ed Elisabeth Hölzl, artiste di generazioni diverse ma le cui opere presentano un intreccio di collegamenti. 

Il primo incontro tra le due risale al 1973 a Merano: all’epoca Gina Klaber Thusek era un’artista matura che aveva superato due guerre mondiali e vissuto 16 anni da apolide, mentre Hölzl era una bambina curiosa di apprendere dalla sua insegante.

La produzione artistica di Gina (Regina) Klaber Thusek (1900–1983, nata in Moravia, trasferitasi a Vienna poi a Londra e in seguito, essendo per metà ebrea, confinata a Merano) è caratterizzata dallo sviluppo coerente di una creatività che originariamente risentiva dell’influenza del Naturalismo per poi migrare verso una crescente astrazione e approdare infine a varie forme espressive dell’avanguardia. Fino a età avanzata, produsse sculture, disegni, assemblage e bozzetti per articoli di moda e gioielli.

Gina Thusek, Le Fétiche, 1976, Courtesy Palais Mamming Museum, Merano

Elisabeth Hölzl (1962) negli anni Novanta si dedicò a sculture e installazioni minimaliste. Successivamente, le sue opere si rivolsero ad altri mezzi espressivi come il vetro e la luce. In tale produzione l’attenzione non è più concentrata sui volumi, ma su ciò che li rende visibili: per l’appunto la luce. Negli ultimi anni, il mezzo prediletto diventa la fotografia, che accompagna la sua attività fin dagli albori.

Il lascito di Gina Thusek, conservato nell’archivio di Palais Mamming Museum a Merano, si trasforma in un’occasione di memoria per Elisabeth Hölzl. Visibile presso Kunst Merano Arte dal 5 marzo al 5 giugno 2022, la mostra travalica la portata della doppia personale per acquisire un’unitarietà nell’intreccio delle due produzioni artistiche.

Il titolo “Eliografie, incomplete” è tratto da un appunto trovato nell’archivio di Thusek e rimanda al concetto di “mancanza” proprio dell’universo artistico di Hölzl. Le singole sezioni della mostra, a cura di Ursula Schnitzer, ripercorrono temi e situazioni di vita riconducibili a entrambe le artiste, come amore, nostalgia, desiderio, la fotografia come metodo narrativo e forma di introspezione, le sperimentazioni nei materiali scultorei e una spiccata affinità nell’utilizzo dei tessuti.

L’iniziativa è accompagnata da Diary, un’edizione d’artista di Elisabeth Hölzl, realizzata a partire dalle foto private e dai diari di Gina Thusek: le pagine lasciate vuote, incomplete, invitano i lettori a inserirsi nel dialogo tra le due artiste, aggiungendo disegni e annotazioni personali.

M.C.S. 
Fonte: Ufficio Stampa, febbraio 2022
Immagine di apertura: Elisabeth Hölzl, Mitternacht (mezzanotte)
Courtesy Elisabeth Hölzl

ELIOGRAFIE, INCOMPLETE
Elisabeth Hölzl | Gina Klaber Thusek 
5 marzo – 5 giugno 2022

Kunst Meran Merano Arte
Via Portici 163, 39012 Merano
Info: info@kunstmeranoarte.org 
www.kunstmeranoarte.org

Elisabeth Hölzl, more (links), 2022.
Gina Thusek, Akt en plain air / Nudo en plain airum, 1940 circa.
Courtesy Elisabeth Hölzl und/e Palais Mamming Museum.