Un festival jazz per esploratori della musica e del territorio: più di 450 musicisti impegnati in oltre 60 concerti in 20 Comuni dell’Emilia-Romagna.
Il cartellone offre uno sguardo enciclopedico sugli stili jazzistici, chiamati a convivere in armonioso equilibrio: dal mainstream di matrice afroamericana alle avanguardie europee, dal jazz gitano alla fusion, dallo swing alle più attuali ibridazioni dei linguaggi musicali. Campioni di questa apertura estetica sono la cantante israeliana Noa, al Teatro Galli di Rimini per il tour celebrativo dei suoi 30 anni di carriera, e il chitarrista Pat Metheny, idolo degli appassionati di jazz tanto quanto di quelli del rock, in trio al Teatro Alighieri di Ravenna.
ARTISTI RESIDENTI
Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Javier Girotto: i principali protagonisti del jazz italiano continuano il loro rapporto privilegiato con il festival, che nel corso degli anni li ha visti proporre innumerevoli progetti musicali.
RAVENNA JAZZ
La presenza degli artisti residenti caratterizza anche il festival Ravenna Jazz, che si tiene dal 4 al 13 maggio (Vedi notizia DeArtes qui) e il cui programma confluisce nel cartellone di Crossroads. Fra gli altri, Enrico Rava è protagonista, assieme al direttore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini e il beatboxer Alien Dee, della produzione originale “Pazzi di Jazz” dedicata a Chet Baker, che coinvolge una enorme compagine orchestrale, al Teatro Alighieri. Sempre qui, oltre al concerto di Pat Metheny, un’altra produzione originale per ampio organico: l’omaggio a Frank Sinatra con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e impreziosita dalle voci degli special guests Sarah Jane Morris e Nick The Nightfly.
Le altre serate del festival ravennate hanno una caratterizzazione estetica particolarmente ricercata, con esponenti di spicco del jazz contemporaneo, o dove il jazz è posto in collegamento diretto con la musica brasiliana e il pop d’autore, o ancora con proposte anticonformiste. Il workshop “Mister Jazz” quest’anno propone tre seminari, due strumentali e uno di fotografia.
VIAGGIO TRA I CONTINENTI
Tra le importazioni musicali, Crossroads 2022 ospita esponenti di spicco dal nord, centro e sud America. Il programma propone anche una mappatura del jazz europeo, esplorato in ogni direzione.
ALL ABOUT ITALIAN JAZZ
Già ampiamente rappresentato dagli artisti residenti del festival, il jazz italiano ha numerose altre occasioni per farsi apprezzare. In primo piano il jazz vocale, con le sue innumerevoli sfumature estetiche e timbriche. Si spazia dalle voci, femminili e maschili, più rappresentative della scena nazionale, alle giovani promesse emergenti, ai concerti aventi precise tematiche. Non manca una carrellata sul fronte strumentale.
FESTIVAL NEL FESTIVAL A CORREGGIO
Ben undici serate in rapida successione, quattro delle quali con doppi set che fanno lievitare a quindici il numero dei gruppi che salgono sul palco del Teatro Asioli: nella seconda metà di maggio Crossroads suona in pianta stabile a Correggio. Un vero e proprio festival nel festival, con un programma che accosta star internazionali, talenti emergenti, proposte ‘esotiche’.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, febbraio 2022
Immagine di apertura: Noa, di Roberto Rocco
CROSSROADS
4 marzo – 24 luglio 2022
Informazioni Jazz Network
tel. 0544 405666
e-mail: info@jazznetwork.it
www.crossroads-it.org – www.erjn.it – www.jazznetwork.it