Un grido unanime si alza contro la guerra: dalla Biennale di Venezia a Triennale Milano, dalla Pinacoteca di Brera agli Uffizi di Firenze e al Mann di Napoli, e i Teatri alla Scala di Milano, Nazionale di Genova…
Per l’iniziativa del MiC “La cultura unisce il mondo” vedi notizia DeArtes qui
Altre iniziative per l’#ucraina vedi notizia DeArtes qui e qui
MILANO. TRIENNALE: CONFERMATO IL PADIGLIONE DELL’UCRAINA
INCONTRI DA MARZO
Triennale Milano invita artisti, intellettuali e scienziati di tutto il mondo a una piattaforma di dialogo sull’Ucraina. Primo incontro il 9 marzo 2022. Per quanto riguarda la 23ª Esposizione Internazionale, che aprirà all’inizio dell’estate, Triennale Milano garantisce la presenza del padiglione dell’Ucraina.
A questo scopo, Triennale – unica istituzione culturale internazionale a far parte dal 1928 del BIE Bureau International des Expositions – promuove incontri, riflessioni, dialoghi di preparazione del padiglione ucraino. A queste iniziative, che verranno presentate mercoledì 9 marzoin Triennale, parteciperanno artisti, intellettuali, scienziati ucraini e internazionali impegnati nella difesa dei valori della libertà, della democrazia, del dialogo tra i popoli di tutto il mondo.
Planeta Ukrain, la piattaforma preparatoria del padiglione dell’Ucraina sarà curata dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con Lidiya Liberman, attrice, e Anastasia Stovbyr, pianista, e sarà attiva durante i sei mesi della prossima Esposizione Internazionale di Triennale Milano. Per inviare contributi: ideas@triennale.org Planeta Ukraina vedi notizia DeArtes qui
Ufficio Stampa, 1 marzo 2022
VENEZIA: BIENNALE ARTE 2022
La Biennale di Venezia ha appreso la decisione del curatore e degli artisti del padiglione della Federazione Russa, i quali, rassegnando le dimissioni, annullano di fatto la partecipazione alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale esprime piena solidarietà per questo atto coraggioso e nobile e condivide le motivazioni che hanno portato a questa scelta, che drammaticamente raffigura la tragedia in cui si trova l’intera popolazione dell’Ucraina. La Biennale resta il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura e condanna chi impedisce con la violenza il dialogo nel segno della pace.
La Biennale di Venezia sta collaborando e collaborerà in ogni modo con la partecipazione nazionale dell’Ucraina alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte (23 aprile-27 novembre 2022) per favorire la presenza dell’artista e del suo team.
La Biennale di Venezia intende manifestare anche in questo modo il suo pieno sostegno a tutto il popolo ucraino e ai suoi artisti, insieme alla ferma condanna dell’inaccettabile aggressione militare messa in atto dalla Russia. La Biennale è altresì vicina a tutti coloro i quali, in Russia, si stanno coraggiosamente opponendo alla guerra. Fra di loro, artisti e autori di tutte le discipline, molti dei quali sono stati in passato ospiti della Biennale. La Biennale di Venezia non chiuderà la porta a chi difende la libertà di espressione e manifesta contro l’ignobile e inaccettabile decisione di aggredire uno Stato sovrano e l’inerme sua popolazione. Per coloro che si oppongono all’attuale regime russo ci sarà sempre posto nelle mostre della Biennale, dall’Arte all’Architettura, e nei suoi festival, dal Cinema alla Danza, dalla Musica al Teatro.
Finché permarrà tale situazione, la Biennale rifiuterà ogni forma di collaborazione con chi ha attuato o sostiene un atto di aggressione di inaudita gravità, e non accetterà la presenza alle proprie manifestazioni di delegazioni ufficiali, istituzioni e personalità a qualunque titolo legate al governo russo.
Ufficio Stampa, 1 e 2 marzo 2022
MILANO. TEATRO ALLA SCALA: ANNA NETREBKO SOSPENDE L’ATTIVITÀ
SOSTITUITO IL DIRETTORE VALERY GERGIEV
Anna Netrebko ha annunciato la sua decisione di sospendere momentaneamente l’attività artistica rinunciando ai prossimi impegni. «Questo non è per me il momento di fare musica e di salire in palcoscenico. Ho quindi deciso per il momento di fare un passo indietro dai miei impegni artistici. È una decisione estremamente difficile per me ma so che il mio pubblico potrà capirla e rispettarla». Anna Netrebko non parteciperà quindi neanche alla produzione di Adriana Lecouvreur diretta da Giampaolo Bisanti, al teatro alla Scala di Milano. Il ruolo sarà sostenuto da Maria Agresta. Confermato Yusif Eyvazov nei panni di Maurizio.
( n.d.r. Per un commento dettagliato di Anna Netrebko si rimanda alla sua pagina facebook https://www.facebook.com/annanetrebko/ )
Nella serata del 1 marzo il Sovrintendente Dominique Meyer ha scritto una lettera al Maestro Valery Gergiev comunicandogli che il Teatro alla Scala avrebbe affidato a un nuovo direttore le rappresentazioni dell’opera La dama di picche di Pëtr Il’ič Čajkovskij in programma da sabato 5 marzo. Nella mattinata del 24 febbraio, in seguito all’invasione del territorio ucraino da parte dell’esercito russo avvenuta nella notte, il Sovrintendente, d’intesa con il Sindaco e Presidente della Fondazione, aveva scritto al Maestro una lettera invitandolo a pronunciarsi in favore della risoluzione pacifica delle controversie, in linea con il dettato della nostra Costituzione. Non avendo ricevuto risposta a sei giorni di distanza, e a tre dalla prossima rappresentazione, risulta inevitabile una diversa soluzione. Le prossime recite de La dama di picche saranno dirette dal Maestro Timur Zangiev.
Il Teatro alla Scala ribadisce la sua vicinanza ai cittadini ucraini vittime dell’aggressione e ai tanti cittadini russi che in questi giorni hanno coraggiosamente espresso la loro condanna della guerra. Il nostro Teatro resterà sempre un luogo di confronto e di dibattito tra diverse tradizioni e culture.
Ufficio Stampa, 1 e 2 marzo 2022
NAPOLI. AL MANN LA CONCORDIA ACCOGLIE I VISITATORI
Alta e imponente, attende i visitatori. È la statua della Concordia Augusta che è stata installata all’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un gesto simbolico, voluto dal Direttore Paolo Giulierini, per accompagnare le drammatiche giornate di negoziati e guerra fra Russia e Ucraina.
Ancora una volta, dall’arte antica proviene un messaggio di perenne attualità: la scultura marmorea della Concordia (dall’edificio di Eumachia, Pompei, I sec. d. C.) venne realizzata per celebrare la pace e la stabilità, che si candidavano a essere valori guida del principato augusteo dopo un periodo doloroso di guerre civili. Un messaggio che, scolpito nella pietra, ci parla soprattutto oggi.
Ufficio stampa, 3 marzo 2022
MILANO. PINACOTECA DI BRERA.
ONLINE LA COLLEZIONE DI LIBRI PER BAMBINI IN UCRAINO
In ogni guerra, i bambini sono quelli che soffrono di più. Mentre i loro padri, fratelli e zii rischiano la vita, le famiglie vengono distrutte, le madri cercano riparo con i loro figli nei rifugi antiaerei. Un’altra guerra europea è iniziata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con l’inevitabile conseguenza che nelle prossime settimane e forse mesi, centinaia di migliaia di bambini correranno grandi rischi.
Noi stiamo con quei bambini. Siamo a favore dei loro diritti, sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite: il diritto di vivere in pace, di essere liberi dalla paura, di crescere e apprendere serenamente. Alla Biblioteca Braidense e alla Pinacoteca di Brera, crediamo nell’enorme potere di ricordare e imparare dal nostro passato, ricordando altre guerre devastanti; da quelle di Napoleone alla Prima guerra Mondiale, ai feroci bombardamenti della Seconda guerra Mondiale che hanno ridotto Brera in macerie. Non dimentichiamo: quando le bombe cadono c’è solo morte e distruzione.
Siamo chiamati a fare tutto il possibile per sostenere coloro che vivono l’incubo della guerra, con la nostra resistenza, le nostre donazioni, le nostre azioni. Per questo, come istituzione culturale, rendiamo disponibile online la nostra collezione di libri per bambini in ucraino, nella speranza che possano essere letti ai più piccoli spaventati e rifugiati in casa o sottoterra. La voce umana e il sapere possono essere d’aiuto e dare conforto.
PORDENONE. DOCS FEST
PREMIO AD ALINA GORLOVA, CHE SOTTO LE BOMBE A KIEV RACCONTA IL CONFLITTO E LANCIA UN APPELLO
Dai suoi profili social, la regista ucraina Alina Gorlova, nota per i lavori dedicati alla guerra in Donbass, ha lanciato un appello per una raccolta fondi e il festival Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario ha rilanciato la richiesta in tutta Italia.
Come contributo alla raccolta fondi, il sostegno del festival si concretizza con la consegna ad Alina Gorlova della cifra (normalmente destinata al vincitore) di uno speciale Premio Images of Courage 2022. La filmaker, classe 1992, una delle più brillanti e premiate documentariste contemporanee, era stata precedentemente invitata a far parte della Giuria del festival (6-10 aprile). Ma ha scelto di rimanere nella sua città, Kiev, per aiutare la popolazione nel reperire i beni di prima necessità che in città scarseggiano, usando la sua posizione per intercettare anche contributi dall’estero, e continuare a raccontare e documentare il conflitto.
«Restando a Kiev, oggi mi rendo pienamente conto della catastrofe umanitaria in città e in molte altre città e paesi. Da quando è iniziata l’invasione, cerco qualcosa di utile da fare: consegno medicinali, alimentari e prodotti igienici a casa delle persone più bisognose, ma qui manca quasi tutto: benzina, cibo, medicinali. Spesso le consegne da fuori arrivano in ritardo o sono inaccessibili a causa del coprifuoco. Ci sono file enormi nei negozi. Siamo nel panico. Inviate donazioni se volete aiutarci». Il festival di Pordenone invita dunque il pubblico a sostenere a sua volta la raccolta fondi: le coordinate di Alina Gorlova saranno postate sui social network della manifestazione.
Ufficio Stampa, 3 marzo 2022
TORINO. IL SALONE DEL LIBRO ALLESTISCE LA CASA DELLA PACE
Il Salone Internazionale del Libro di Torino condanna l’invasione dell’Ucraina e manifesta estrema preoccupazione per lo svolgimento della guerra in atto. A sostegno del popolo ucraino verrà allestita al Lingotto la Casa della Pace, in cui oltre a essere ospitate e supportate le tante iniziative umanitarie attivate pro-Ucraina, verranno organizzati incontri pubblici su ciò che sta succedendo e succederà in Ucraina, sul tema della pace e del dialogo tra culture. Troverà posto, inoltre, una piccola libreria a cura di Colti – Consorzio Librerie Torinesi Indipendenti che ospiterà testi su questi temi e una bibliografia dedicata alla letteratura ucraina, nonché uno spazio in cui i visitatori potranno lasciare il proprio pensiero o messaggio di pace.
Al Salone non saranno presenti delegazioni ufficiali, enti o istituzioni legate al governo russo. Non saranno boicottati libri o autori russi, discussioni o lezioni sulla cultura e la letteratura russa, all’interno di un programma ispirato ai temi della pace, del dialogo, dell’amicizia tra i popoli, le arti, le culture.
Ufficio Stampa, 3 marzo 2022
FIRENZE: GALLERIE DEGLI UFFIZI
IL DIRETTORE SCHMIDT: VALORIZZARE TESTIMONIANZE DI PACE NEI MUSEI
«Sono assolutamente assurde e controproducenti richieste come abbattere statue di autori russi, non mandare per punizione opere in Russia per dieci anni, oppure chiudere il museo delle icone russe di Palazzo Pitti (vedi notizia DeArtes qui). Al contrario, qui alle Gallerie degli Uffizi valorizziamo le testimonianze dei contatti culturali e pacifici nella speranza di poterli riprendere in futuro. La cultura deve essere la prima ad attivarsi ancora prima dell’economia. E speriamo che le tante grida per la pace che si innalzano da ogni parte del mondo abbiano effetto». Queste, le parole del direttore Eike Schmidt (pronunciate a margine di una conferenza stampa) sul tema della diplomazia culturale da portare avanti anche in tempo di guerra.
«Nel momento in cui esistono degli embarghi economici e sono interrotti i collegamenti aerei – ha aggiunto – è chiaro che anche gli scambi culturali sono interrotti. È stata anche decisa una sospensione di tutte le collaborazioni con le istituzioni russe da Roma, quindi noi come museo statale ovviamente in questo ci inseriamo». Resta comunque ferma la contrarietà totale al conflitto delle Gallerie degli Uffizi.
Nel giorno stesso in cui sono iniziate azioni di guerra il museo ha subito pubblicato sui social l’immagine delle Conseguenze della guerra di Paul Rubens (vedi notizia DeArtes qui).
ROMA. “PACE”: NUOVA OPERA DI LAIKA
Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio a Roma, la street artist Laika è intervenuta sui muri della capitale con una nuova opera. Si tratta di due poster gemelli, affissi a pochi passi delle ambasciate di Russia e Ucraina, rispettivamente in viale Castro Pretorio e in Piazza G. Verdi, raffiguranti due carri armati i cui i cannoni sono ripiegati e formano il simbolo della pace. Sopra i carri armati volteggia una colomba, ripresa da un’opera di Picasso (Paloma de la Paz) che manifesta il suo sdegno per la situazione di tensione in Ucraina ricoprendo di guano i blindati, perché «la guerra non deve essere un’opzione, soprattutto in un’area in cui troppo sangue è già stato versato», ha affermato l’artista.
Ufficio stampa, 16 febbraio 2022
GENOVA E TEATRI ITALIANI: UNA SIRENA D’ALLARME CONTRO LA GUERRA
In Europa sono tornate a risuonare le sirene d’allarme. Un suono sinistro che parla di guerra, di emergenze, di bombe e rifugi. Alla luce dei drammatici fatti di questi giorni, anche il Teatro Nazionale di Genova, diretto da Davide Livermore, accoglie l’iniziativa simbolica lanciata da Andrea De Rosa, Direttore del TPE – Teatro Piemonte Europa. Il suono di una sirena di allarme seguito da un messaggio di solidarietà precede gli spettacoli Grounded di George Brant e Sorelle di Pascal Rambert.
Insieme al Teatro Nazionale di Genova, hanno già aderito alla proposta: Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, il Teatro Franco Parenti di Milano, il Teatro Elfo Puccini di Milano, il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro Carcano di Milano, il Teatro Biondo di Palermo, il Centro Teatrale Bresciano, la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Le serre di Grugliasco, il Teatro della Cooperativa di Milano, la Fondazione Cirko Vertigo, Teatro Perempruner, Teatro Café Muller, Compagnia il Melarancio di Cuneo, Associazione Teatrale ArtiVarti di Porto Gruaro, Associazione Culturale Gli Scarti, Teatro degli Impavidi di Sarzana e di Fuoriluogo. Hanno aderito inoltre molti teatri francesi: il CDN di Caen, il CDN di Vire, il CDN di Lille, il Théâtre di Sete, il festival Sens Interdit di Lione, il Dieppe Scène Nationale e altri se ne stanno aggiungendo in queste ore, anche in Germania.
Ufficio Stampa, 1 marzo 2022
PARMA E RAVENNA. TEATRO REGIO E TEATRO ALIGHIERI:
SOSPESA (INDIPENDENTEMENTE DALLA VOLONTÀ) LA TOURNÉE DEL BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO
A causa del conflitto in corso in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia, che non consentono agli artisti di poter raggiungere l’Italia, è sospesa la tournée del Balletto Yacobson di San Pietroburgo, che giovedì 31 marzo 2022 avrebbe dovuto portare in scena al Teatro Regio di Parma, nell’ambito di ParmaDanza, Giselle, balletto fantastico in due atti, su musiche di Adolphe Adam.
Il Balletto Yacobson di San Pietroburgo ha dovuto proprio malgrado cancellare la tournée italiana, inclusa la tappa a Ravenna per il secondo degli appuntamenti della Stagione Danza 2021/22 del Teatro Alighieri. Il lago dei cigni, previsto sabato 2 e domenica 3 aprile, è stato quindi annullato. Confermata la disponibilità della compagnia a riprogrammare per un’altra stagione la tournée, purtroppo già oggetto di cancellazione nella primavera di due anni fa a causa della pandemia da Covid-19.
Comunicati stampa 3 e 2 marzo 2022
BOLOGNA. TEATRO COMUNALE: L’APPELLO DELLA DIRETTRICE MUSICALE OKSANA LYNIV
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