A Palazzo Ducale e in varie sedi genovesi, il Progetto Superbarocco in collaborazione con le Scuderie del Quirinale a Roma e la National Gallery of Art di Washington.

La città di Genova celebra uno dei periodi di maggiore splendore della propria storia, quando tra il ‘600 e il ‘700 la Repubblica conobbe un momento di singolare vivacità non soltanto come potenza economica e finanziaria, ma anche come capitale culturale e artistica. 

L’appuntamento genovese si svolge in contemporanea alla grande mostra-evento delle Scuderie del Quirinale, a Roma, dal titolo “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco”, promossa con la National Gallery of Art di Washington, con la collaborazione dei Musei di Genova (Roma 26 marzo – 3 luglio 2022). (Roma, vedi notizia DeArtes qui)

PROGETTO SUPERBAROCCO A GENOVA
Esteso dal 27 marzo al 10 luglio 2022, è suddiviso tra una mostra a Palazzo Ducalee una rassegna espositiva diffusa in tutta la città.

GM delle Piane il Mulinaretto – Il Doge Francesco Maria Imperiale © Genova, Musei di Strada Nuova

LA FORMA DELLA MERAVIGLIA. CAPOLAVORI A GENOVA 1600 – 1750  
Palazzo Ducale, appartamento del Doge, 27 marzo – 10 luglio 2022.
Racconta del momento eccezionale in cui Genova si arricchiva di opere di sorprendente qualità, realizzate da celebri artisti stranieri come Rubens, Van Dyck e Puget, e da brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari

Partendo dal ruolo chiave svolto all’inizio del Seicento da Giovan Battista Paggi, il percorso si chiude a metà Settecento con l’esperienza visionaria di Alessandro Magnasco. Sono stati privilegiati dipinti di grande formato: qualche pala d’altare e “quadri da stanza” di soggetto sacro o profano, talvolta inediti o, in diversi casi, mai presentati a Genova. Inoltre, una serie di sculture in marmo e in legno.

Palazzo Centurione Pitto, Bartolomeo Guidobono

I PROTAGONISTI. CAPOLAVORI A GENOVA 1600 – 1750
Tra Seicento e Settecento l’arte barocca, intesa come ricerca della meraviglia, della finzione e dello stupore, della mozione degli affetti, dell’enfasi patetica e dell’estasi, portò alla ribalta genovese grandi protagonisti: in pittura, scultura, nella grande dimensione dell’affresco e in quella raccolta del disegno, del tessuto, della maiolica. Artisti che godettero di fama e successo e seppero talora imporsi sulla scena nazionale e internazionale.

Al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, tele inedite e nuovi restauri di Orazio De Ferrari. Ai Musei di Strada Nuova, le esposizioni dedicate ai pittori Gioacchino Assereto e Gregorio De Ferrari, quest’ultima ricca anche di raffinati progetti su carta dell’artista, e la mostra Superbe Maioliche, ricostruzione di tavole barocche imbandite.

Alle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola, le bellissime tele di Giovan Battista Castiglione il Grechetto. Al Museo DiocesanoAdorna d’oro, d’argento e di seta racconta il lusso e la sontuosità dei tessuti del Seicento genovese. Al Museo di Palazzo Reale è protagonista la scultura di Filippo Parodi. A Palazzo Lomellino la statuaria diventa arredo da giardino, con le sculture marmoree di Domenico Parodi. A Palazzo Tobia Pallavicino, Lorenzo De Ferrarie la splendida Galleria Dorata, di cui vengono presentati anche i disegni. A Palazzo Andrea Pitto (già Cambiaso Centurione) focus su Bartolomeo Guidobono. Nella chiesa dell’Albergo dei Poveri, sull’altare maggiore, s’innanza a gloria eterna la splendida Vergine in marmo scolpita da Pierre Puget.
I cataloghi delle mostre sono editi da Sagep.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 8 marzo 2022
Immagine di apertura: nella mostra a Palazzo Ducale,
Maddalena Cattaneo, di Anthony van Dyck, 1623,
National Gallery of Art, Washington, Widener Collection

SUPERBAROCCO A GENOVA
27 marzo – 10 luglio 2022

www.palazzoducale.genova.it  
www.visitgenoa.it

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