Tele-esistenza: nuovo modello di fruizione del capitale culturale. Il robot umanoide testato alla Biennale di Venezia in remoto da Genova. La notizia diramata dal Ministero della Cultura.

Il video è sorprendente: un gruppo di ricercatori e ricercatrici ha teleoperato a circa 300 km di distanza, dai laboratori di Genova all’interno de La Biennale di Venezia. Il team dell’Artificial and Mechanical Intelligence coordinato da Daniele Pucci dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT di Genova ha testato per la prima volta l’utilizzo di una nuova versione del robot iCub 3 come avatar fisico di un essere umano, mettendo alla prova il controllo virtuale in remoto delle sue capacità di muoversi nello spazio, manipolare oggetti, percepire stimoli e interagire verbalmente e fisicamente con persone e ambiente.

L’esperimento è stato realizzato in collaborazione con il Padiglione Italia “Comunità Resilienti” alla 17. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia (22 maggio – 21 novembre 2021), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato dall’Architetto Alessandro Melis.

Durante l’esperimento, iCub 3 visita gli spazi e ammira le opere esposte a Venezia, riproducendo i comandi che l’operatore gli impartisce da Genova
. Il sistema avanzato definito di tele – esistenza permette di sincronizzare l’utente con il proprio avatar remoto, con un ritardo di comunicazione di circa 25 millisecondi e utilizzando una comune fibra ottica.

Il teleoperatore indossa una tuta sensorizzata ideata e realizzata da IIT nell’ambito del progetto europeo AnDy e applicata con INAIL all’interno del progetto ergoCub. La tuta, chiamata “iFeel”, da una parte traccia il movimento corporeo dell’operatore e lo trasmette al robot, dall’altra fornisce il feedback aptico – sensazioni di tipo tattile – all’operatore che la indossa in modo che possa percepire quando e dove il robot viene toccato.

L’utente nella sede di Genova cammina sul posto all’interno di una piattaforma di realtà virtuale, che rileva anche velocità e direzione:
la sensoristica indossabile iFeel monitora i movimenti e li trasferisce all’avatar robotico a Venezia che muove braccia e gambe come l’utente a Genova.

Inoltre, il team IIT ha sviluppato degli algoritmi che permettono l’integrazione di diverse tecnologie già esistenti. L’operatore indossa un visore che traccia la sua mimica facciale e i movimenti della testa, che vengono riprodotti dall’avatar con un alto livello di precisione. Così per esempio quando l’operatore annuisce anche il robot annuisce e quando l’operatore chiude gli occhi o muove le sopracciglia, il robot replica le sue azioni facendo apparire dei led che simulano le diverse espressioni del viso – stupita, felice o triste – per una migliore interazione con gli esseri umani.

Il robot è in grado di relazionarsi verbalmente con chi incontra durante la visita. L’utente indossa guanti con sensori che restituiscono il feedback aptico, così può controllare le dita del robot e sentire come il robot manipola gli oggetti. In questo test, quindi, è la realtà virtuale che favorisce l’interazione reale in remoto.

La strategia del team mira a sviluppare in futuro robot umanoidi che possano fungere da avatar degli esseri umani consentendo ad esempio di lavorare in remoto in luoghi potenzialmente pericolosi per la salute umana o inaccessibili, ma anche di abilitare al lavoro o dare nuove prospettive di presenza a distanza a persone con disabilità, non ultimo proporre un nuovo modello di fruizione del nostro immenso capitale culturale.

Siamo convinti che l’interdisciplinarità e l’interazione tra i linguaggi sia la vera sfida da affrontare e su questo punteremo nei prossimi anni, afferma il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e Commissario del Padiglione Italia Onofrio Cutaia. Aggiunge Daniele Pucci, ricercatore IIT e coordinatore del team: Crediamo che la ricerca nell’utilizzare metodi simili a quelli di accesso al metaverso per accedere a distanza ad un mondo fisico e non digitale abbia un potenziale enorme.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Direzione Generale Mic, 16 marzo 2022
Contributi fotografici © Autore: G. Berretta | Proprietà: Istituto Italiano di Tecnologia


https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/padiglioneitalia2021-icub3/
Video: https://www.youtube.com/watch?v=NRy26BoZOQU