Galleria Bottegantica rende omaggio a uno dei più importanti e originali esponenti dell’arte italiana del XX secolo.
Dopo la “preview” speciale con una selezione di opere che inaugura miart dal 31 marzo al 3 aprile nella sezione Decades (vedi notizia DeArtes qui), l’esposizione si sposta nella sede della Galleria, a Milano, dal 6 al 30 aprile 2022 a ingresso libero.
Dopo quattro anni dalla rassegna del 2018 dedicata all’esperienza futurista del pittore, “Balla al femminile. Tra intimismo e ricerca del vero” prende in esame le declinazioni della femminilità interpretate dall’artista in due diversi periodi della sua produzione: quello divisionista di inizio Novecento e quello figurativo-realista degli anni Trenta e Quaranta. La mostra, curata dalla storica dell’arte Elena Gigli – la quale custodisce e preserva l’Archivio dell’artista – presenta, accanto a due opere eseguite da Balla agli inizi del Novecento, un selezionato nucleo di dipinti del Balla maturo.
Il pittore rivela la sua capacità di entrare nell’animo di chi ritrae, mosso dalla ricerca di rendere la realtà in maniera profonda e sincera. Quiete operosa (1898), dove Balla ritrae Elisa Marcucci che sposerà nel 1904, e La famiglia Stiavelli (1905) si inseriscono nella stagione dei ritratti di primo Novecento in cui le donne sono spesso protagoniste, raffigurate in interni o negli spazi aperti di Villa Borghese. Si intuisce in queste due opere l’intento di cogliere il vero in una visione d’insieme, che sia allo stesso tempo psicologica e d’ambiente, in cui l’interiorità dei soggetti dialoghi con l’ambiente circostante.
Nell’estate del 1929 Balla si trasferì con la famiglia in Via Oslavia 39B. Casa Balla diventò presto la dimora dove si intrecciarono i rapporti affettivi e artistici con la sua famiglia: la moglie Elisa, le due figlie, Luce ed Elica, e la cugina Francesca Marcucci. Poi, il suo sguardo pittorico si allargò e coinvolse anche l’amica di famiglia, la giovane Giuliana Canuzzi, che posò per il ciclo delle Quattro stagioni, realizzate tra il 1939 e il 1940. Balla immerge la modella in un rosso caldo, energico e vitale, e la illumina di una luce radente, proveniente dal basso, prendendo ispirazione dalla fotografia artistica e di moda di quegli anni. L’artista riesce a creare delle immagini di grande modernità perfettamente calate nell’estetica contemporanea, in particolare grazie all’utilizzo di un supporto a rete che riproduce un effetto analogo a quello patinato dei rotocalchi dell’epoca. Il dialogo tra linguaggio artistico e mediatico, che troverà sviluppi ulteriori solo molti anni dopo, dimostra ancora una volta il carattere visionario dell’opera di Balla.
Catalogo di Bottegantica e Sagep edizioni.
IN CONTEMPORANEA: BALLA ALLA BANCA D’ITALIA
La figura del pittore viene celebrata anche nella mostra “Giacomo Balla 1902-1940. Esistere per dare”, a cura di Elena Gigli, che si tiene presso la Sede della Banca d’Italia di Milano, in Via Cordusio 5, visitabile fino al 30 aprile 2022 con ingresso gratuito. Prenotazioni al link: www.giacomoballa-esistereperdare.it
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, febbraio 2022
Immagine di copertina: Giacomo Balla, Timidezza, 1932
BALLA AL FEMMINILE. TRA INTIMISMO E RICERCA DEL VERO
miart 1 – 3 aprile 2022
Bottegantica 6 – 30 aprile 2022
Ingresso libero
Galleria Bottegantica
Via A. Manzoni, 45, Milano
Info: (+39) 02 35953308 – (+39) 02 62695489
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