Al Museo di Santa Giulia e in altre sedi, mostre intorno alle declinazioni del ‘ritratto’ nella storia della fotografia italiana e internazionale. Omaggi a Weston e Pasolini.

Giunto alla sua V edizione, il Brescia Photo Festival ruota attorno al tema Le forme del ritratto, consolidando nuovamente la città di Brescia quale uno dei centri propulsivi di quest’arte. Il fulcro del Festival è il Museo di Santa Giulia, epicentro culturale cittadino gestito dalla Fondazione Brescia Musei, ma sono molti i luoghi in città e provincia che ospitano la rassegna, che ha la curatela artistica di Renato Corsini ed è in programma dal 31 marzo al 24 luglio 2022. Si aggiungono visite guidate dedicate, workshop di fotografia, conferenze e laboratori per famiglie e adulti, per il pubblico e per le scuole: inoltre il palinsesto Brescia Photo Friends che coinvolge librerie, biblioteche e le boutique del centro.

Edward Weston, Shell, 1927 © Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

MUSEO DI SANTA GIULIA
EDWARD WESTON
Tra gli appuntamenti di maggior richiamo internazionale, la mostra “Weston. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi”, la grande monografica dedicata a Edward Weston (1886-1958), uno dei maestri della fotografia del Novecento, le cui opere sono esposte per la prima volta in Italia a fianco di quelle dei figli e della nipote. L’esposizione, progettata in sinergia con la famiglia Weston, propone oltre 80 lavori, tra cui 40 del solo Edward, con i suoi scatti più significativi: dai nudi plastici, dalle dune di sabbia, dagli oggetti trasformati in sculture sino ai celebri vegetable – peperoni, carciofi, cavoli – e le conchiglie inquadrate in primissimo piano. Paragonata dalla critica alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca ostinata della purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine.

LO SGUARDO RESTITUITO
La mostra indaga la storia del ritratto dal dagherrotipo al selfie: un lungo viaggio tra le varie declinazioni del genere ritrattistico, dai primi del Novecento ai giorni nostri, attraverso le fotografie di anonimi autori e grandi maestri quali Steve McCurry, Sebastião Salgado, Ugo Mulas, Gian Paolo Barbieri, Alberto Korda, Edward S. Curtis e molti altri.

PINACOTECA TOSIO MARTINENGO
PAOLO E PEGGY VISTI DA GIANNI BERENGO GARDIN
Un insolito dialogo tra collezionisti che hanno fatto la storia: Paolo Tosio e Peggy Guggenheim, in un celebre scatto di Gianni Berengo Gardin. A distanza di più di un secolo l’uno dall’altra, due collezionisti affidano al ritratto la memoria della loro passione. Un progetto che Gianni Berengo Gardin dedica a Peggy Guggenheim, fotografata nella sua dimora veneziana a Palazzo Venier dei Leoni, con sullo sfondo una scultura di Calder. Di fronte a lei, di Luigi Basiletti, il Ritratto del conte Paolo Tosio, il mecenate illuminato grazie al cui lascito, 170 anni fa, nel 1851, la città di Brescia inaugurò la prima galleria civica d’arte contemporanea in Italia, oggi la Pinacoteca Tosio Martinengo.

Vittorio La Verde,1965, Pier Paolo Pasolini con la mamma Susanna Colussi nella casa di via Eufrate 9 a Roma

Mo.Ca.
PIER PAOLO PASOLINI
Nel centenario della nascita, il Brescia Photo Festival presenta la mostra di ritratti “Pier Paolo Pasolini. Per essere poeti, bisogna avere molto tempo”. L’esposizione restituisce una visione intima del grande intellettuale: il rapporto con la madre, la passione per il calcio e le amicizie più profonde sono i temi di un corpus di fotografie scattate da importanti autori italiani quali Gianni Berengo Gardin, Federico Garolla, Sandro Becchetti, Aldo Durazzi, Ezio Vitale. Anche il cinema Nuovo Eden, della Fondazione Brescia Musei, dedica un programma speciale, Pasolini 100, con una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata, in collaborazione con la Cineteca di Bologna (per la programmazione a Bologna PPP 100 vedi notizia DeArtes qui)

FRULLANI – GARGHETTI – PAREKH
Maurizio Frullani presenta un focus sui ritratti al femminile in Eritrea realizzati tra il 1993 e il 2000 nella Massaua piagata dalla guerra; Fabrizio Garghetti la documentazione delle avanguardie artistiche italiane della metà degli anni ’60; N.V. Parekh i celebri reportage da Mombasa.

Ezio Vitale, Monica Vitti

ALTRE SEDI IN CITTÀ E PROVINCIA
Il Brescia Photo Festival si completa con tre mostre allestite in altre sedi della città e della provincia. Al Museo Civico di Scienze Naturali, l’esposizione “Claudio Amadei. Farfalle”, immagini che scompongono il reale e interpretano in maniera spesso dissacrante quello che la natura offre; la Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda, con la mostra “La rivoluzione umana di Zeng Yi”, protagonista della fotografia cinese tra gli anni Novanta e il nuovo Millennio, che documenta il volto della Cina più nascosto, e la Cantina Guido Berlucchi di Corte Franca, che il 29 aprile inaugura “I ritratti della Dolcevita”, un’esposizione che documenta un modo di interpretare la fotografia che ha segnato un’epoca.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022
Immagine di copertina: Diego di Lorenzo, India, 2018

BRESCIA PHOTO FESTIVAL
Le forme del ritratto
31 marzo – 24 luglio 2022

Fondazione Brescia Musei
tel. 030.2977833 – 834 | santagiulia@bresciamusei.com
www.bresciamusei.com

Ma.Co.F
T. +39 366.3804795 | info@macof.it

www.bresciaphotofestival.it