Pubblicato il bollettino annuale che permette ai privati cittadini di contribuire al recupero di beni artistici rubati. Esiti dell’operazione internazionale Pandora e le ultime attività a Udine e Napoli.  

“ARTE IN OSTAGGIO”
BOLLETTINO DELLE OPERE D’ARTE TRAFUGATE
Chiunque può coadiuvare l’importante lavoro svolto dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. La pubblicazione del bollettino annuale “Arte in ostaggio”, infatti, consente ai cittadini, agli addetti ai lavori e agli amanti del settore di accedere a informazioni e fotografie riguardanti oggetti artistici da ricercare: un ulteriore ed efficace strumento con cui il Comando TPC, Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e recuperare rilevanti opere storico-artistiche. Attraverso questo strumento, nell’ultimo quinquennio, si sono ritrovati 131 beni. Il documento è riconosciuto a livello internazionale dalla “Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati”, quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.

Nell’elenco dei beni pubblicati, spiccano per pregio: un dipinto a olio su tela raffigurante “Santa Maria della Luce” attribuito a Luca Giordano (1634-1705), trafugato nel 1971 dalla chiesa di Santa Maria della Luce di Mattinata (FG), un pannello musivo policromo “Musiciolus (giudice di gara)” risalente al IV secolo d.C., asportato dall’edificio termale della zona archeologica di Via Severiana a Roma e ricercato dagli anni Ottanta, e un dipinto a olio su tela con la “Visitazione” attribuito a Claudio Ridolfi (1570-1644), rubato nel 2018 in un’abitazione privata insieme a diversi altri beni.

Il bollettino numero 43 dell’anno 2021, come i precedenti, è consultabile e scaricabile sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri al link: http://tpcweb.carabinieri.it/SitoPubblico/bollettini o al link del Ministero della Cultura: www.cultura.gov.it/carabinieritpc  nonché sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili iTPC

C.S.M. 23 marzo 2022

Firenze: reperti archeologici provenienti dall’area del bacino del mediterraneo

OPERAZIONE INTERNAZIONALE “PANDORA VI”
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha partecipato per l’Italia all’operazione internazionale “Pandora VI”, coordinata da Interpol, Europol e World Customsm Organization (WCO), finalizzata a contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita. Particolare attenzione è stata posta al monitoraggio dei mercati online. Una settimana di “cyberpatrol” è stata organizzata dalla polizia nazionale olandese (Politie) per identificare le vendite sospette. Sono ancora in corso oltre 170 indagini, a seguito delle quali si prevedono ulteriori sequestri e arresti.

Anche in quest’ultima circostanza è stato di fondamentale importanza sfruttare le potenzialità di verifica offerte dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” in possesso del TPC, frequentemente utilizzata in ambito internazionale essendo la più completa.

È stato effettuato un esteso controllo del web: siti di case d’asta, pagine di commercio elettronico specialistico e generico, piattaforme social media. Nel periodo di azione coordinata, il Comando TPC, con il supporto dei Comandi territoriali dei Carabinieri, ha effettuato 128 controlli ad aree d’interesse archeologico e monumentale; verificato 60 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori; denunciato 20 persone in stato di libertà; verificato 1376 beni nella Banca dati; sequestrato 624 beni culturali per un valore complessivo di € 415.000,00.

Tra questi, dipinti di varie epoche e reperti archeologici variamente datati, manoscritti documenti e antichi volumi, ceramiche, monete in bronzo di epoca punica, costantiniana e bizantina, manufatti in avorio, beni pubblici ed ecclesiastici. Inoltre, recuperati in mare, anfore, cannoni, una campana, un’ancora e frammenti di un relitto d’epoca romana.

C.S.M. 24 marzo 2022

CARABINIERI TPC UDINE:
RESTITUITI PROGETTI NAVALI AL MUSEO STORICO DELLA MARINA MILITARE DI VENEZIA
Undici progetti navali della Regia Marina erano stati trafugati e posti illecitamente in commercio sul web. Si tratta di undici disegni a china su carta lucida, di varie dimensioni, riguardanti progetti di imbarcazioni o cantieristica militare, i quali, si è poi appurato, erano stati realizzati dalla Direzione delle Costruzioni Navali del III Dipartimento Marittimo della Regia Marina, attivo presso l’Arsenale di Venezia tra il 1866 e il 1925.

I disegni, che un privato residente nel padovano (un hobbista che li aveva acquistati a un mercatino, inconsapevole della loro proprietà demaniale) intendeva commercializzare via web, erano stati intercettati dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine, con il Comandante Maggiore Lorenzo Pella, nell’ambito delle quotidiane attività di cyber- patrolling dei siti e-commerce dedicati ai beni archivistici e d’antiquariato.

Dopo gli opportuni accertamenti, svolti in collaborazione con l’Archivio di Stato di Venezia e l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, i militari hanno assegnato le carte al Direttore del Museo Storico Navale della Marina Militare di Campo San Biagio a Venezia. Il museo vanta un importante fondo archivistico di settore, con una preziosa collezione esposta in 42 sale dislocate su 5 piani della propria sede, un palazzo quattrocentesco, già granaio della Serenissima.

C.S.M. 25 marzo 2022

FALSO. Vincenzo Migliaro, Contadina

CARABINIERI TPC NAPOLI
VENTI OPERE CONTRAFFATTE E UN LIBRO CORALE DEL XVII SECOLO
Sono firmate da famosi artisti napoletani dell’Ottocento e Novecento – Mario Cortiello, Francesco Di Marino, Antonio Bresciani, Francesco Filosa, Domenico Battaglia, Attilio Toro, Leon Giuseppe Buono, Eugenio Scorzelli, Ezelino Briante, Vincenzo Migliaro, Attilio Pratella, Raimondo Scoppa e Roberto Carignani – le venti opere contraffatte sequestrate dai Carabinieri TPC di Napoli, comandate dal Ten. Massimiliano Croce, in collaborazione con i colleghi della Tenenza di Pagani. Il sequestro è stato eseguito nei confronti di un pregiudicato attivo nell’agro nocerino-sarnese, che stava per commercializzare i falsi d’arte attraverso siti di e-commerce, a ignari acquirenti convinti di acquistare importanti opere d’arte.

Contestualmente è stato ritrovato un prezioso libro corale del XVII secolo, illecitamente asportato da un ente religioso campano, al quale i militari hanno potuto risalire grazie alla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”.

C.S.M. 1 aprile 2022