Il museo Madre celebra l’artista vissuto tra gli Stati Uniti e l’Italia. 80 opere raccontano la storia, la ricerca e le inquietudini di un interprete cosmopolita della ricerca pittorica.

Mentre negli anni Ottanta si assiste negli Stati Uniti alla storicizzazione della Pop Art, all’esaurirsi dell’Espressionismo Astratto e del Minimalismo, Lawrence Carroll (Melbourne 1954 – Colonia 2019) si trasferisce in un’euforica New York dove, mentre lavora come grafico e illustratore, dà vita alle sue prime opere, non riconducibili a una specifica tendenza. Fin da subito i suoi quadri sono strumenti di indagine del fare pittura al di là delle scuole e delle teorie del secondo dopoguerra.

A tre anni dalla sua scomparsa il Madre di Napoli, dal 25 marzo al 5 settembre 2022, dedica la prima grande retrospettiva museale a questo protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale. La pittura, la scultura, le installazioni e le foto di Carroll sono testimonianze di una profonda riflessione interiore e della sua costante indagine sull’esistenza e sulla necessità che l’umanità ha dell’arte, spiegano la Presidente Angela Tecce e la Direttrice Kathryn Weir.

La mostra, a cura di Gianfranco Maraniello, presenta 80 opere realizzate in oltre trent’anni, dal 1985 al 2019, allestite in un percorso che privilegia le relazioni delle opere con lo spazio. Carroll considerava infatti i suoi lavori presenze fisiche che abitano gli spazi e che incontrano l’osservatore instaurando un dialogo. Ogni sua realizzazione mantiene per questo la stessa imperfezione dell’essere umano e, usando le sue stesse parole, un necessario “ancoraggio al mondo”.

Partendo dalla progressiva cancellazione di immagini preesistenti, Carroll arriva a stesure di colore bianco simili alla tela stessa. La superficie del quadro si rivela così non solo un campo stratificato di pigmento, ma anche un modo per osservare il potenziale infinito di dipingere. Nei suoi quadri Carroll interroga gli strumenti dell’arte, tagliando e ricombinando porzioni di tela dove le cuciture sembrano disegni o ferite, innestando oggetti organici o inorganici – fiori, foglie, guanti, scarpe, la polvere del suo studio – dando luogo a sorprendenti volumetrie, attuando una costante ridefinizione della pittura. Attraverso le sue opere l’artista propone un’incessante interrogazione su quale sia la sua posizione nei confronti della realtà, della sua solitudine di fronte al mondo, del mondo da lui creato.
La mostra è realizzata in collaborazione con Lucy Jones Carroll per l’Archivio Lawrence Carroll.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022
Installation view Credits: Amedeo Benestante

LAWRENCE CARROLL
25 marzo – 5 settembre 2022

Madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina
Via Settembrini 79, 80139 Napoli
Tel. 081.19528498
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