A Palazzo Ciampoli, dalla Controriforma al Barocco secondo i frati Cappuccini. In mostra Pulzone, Alberti, Lanfranco, l’olandese Stomer e il fiammingo Borremans. Fundraising per restauri.
Umili testimoni della spiritualità francescana e appassionati divulgatori della parola di Dio, i frati Cappuccini furono dalla fine del Cinquecento una presenza costante in Sicilia. Figure carismatiche, erano guide spirituali di famiglie nobili e sostegno concreto per i poveri e gli ammalati. I frati cappuccini erano sensibili alla bellezza e all’arte, intesa come emanazione del divino e, nell’arco temporale del Seicento – tra Controriforma e apoteosi barocca – arricchirono conventi e chiese dalle architetture minimali con pregevoli capolavori.
A questo grande patrimonio pittorico, in parte sconosciuto anche agli stessi storici dell’arte e in molti casi inaccessibile, è dedicata la straordinaria mostra “L’arte del Seicento nei conventi cappuccini del Valdemone”, che riunisce a Palazzo Ciampoli di Taormina, dal 14 maggio al 14 settembre 2022 a ingresso libero, una ricca selezione di grandi pale d’altare, tavole e sculture provenienti da remoti conventi di montagna, chiese della provincia di Messina e comuni delle zone di Catania ed Enna. Aree che anticamente perimetravano il Val Demone, uno dei tre valli con cui i geografi arabi intorno all’anno mille ripartirono la Sicilia assecondando le divisioni formate da corsi d’acqua e catene montuose.
Una trentina le opere esposte, fra le quali anche dipinti di notevoli dimensioni come la pala d’altare “Madonna degli angeli e santi francescani”, del Convento di Pettineo realizzata nel 1722 dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans che viene restituita al pubblico dopo un lungo restauro. Tra gli artisti in mostra i nomi più noti sono Scipione Pulzone, Durante Alberti, Giovanni Lanfranco, Mathias Stomer, Guglielmo Borremans, Onofrio Gabrieli, Giacinto Platania e i frati Feliciano da Messina e Umile da Messina.
Delle quattro sezioni espositive, le prime tre sono scandite da scelte iconografiche caldeggiate dall’Ordine: la natura umana e divina di Cristo; la Madonna degli Angeli; figure di santi e sante cari ai frati cappuccini siciliani: San Francesco, Santa Caterina d’Alessandria e le popolarissime Sant’Agata e Santa Lucia. La quarta sezione è dedicata ai frati Umile e Feliciano da Messina, al secolo rispettivamente Jacopo Imperatrice e Domenico Guargena: entrambi con una formazione artistica di alto spessore essendo cresciuti nelle botteghe del pittore caravaggesco Alonso Rodriquez e del fiammingo Abramo Casembrot, maestri indiscussi della pittura del Seicento a Messina.
In mostra anche una preziosa selezione di volumi appartenenti al fondo antico della Biblioteca dei Cappuccini di Messina.
La mostra è organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, ed è promossa dalla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Messina e dall’associazione culturale Intervolùmina, guidata dal presidente Giuseppe Lipari. La responsabilità scientifica del progetto è della Soprintendenza per i Beni Culturali di Messina, diretta da Mirella Vinci, e la curatela è affidata alle storiche dell’arte Stefania Lanuzza, ideatrice dell’esposizione, e Virginia Buda. Catalogo prodotto dal Parco Naxos Taormina.
FUNDRAISING PER RESTAURI
L’associazione Intervolùmina, traendo spunto dal tema della mostra, oltre a predisporre itinerari di visita nei conventi cappuccini ancora visitabili sta curando anche un progetto di raccolta fondi per finanziare il restauro di alcune opere. Info e link per la donazione QUI
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022
Immagine di copertina: Fra Umile da Messina, Sant’Agata, metà XVII sec., Tusa ME
L’ARTE DEL SEICENTO NEI CONVENTI CAPPUCCINI DEL VALDEMONE
14 maggio – 14 settembre 2022
Ingresso libero
Palazzo Ciampoli
Salita Ciampoli, 98039 Taormina (ME)
Info mostra 0942 51.001 – 0942 628.738
Acquisto biglietti online qui, a cura di Aditus Culture
urp.parco.archeo.naxos@regione.sicilia.it
www.parconaxostaormina.com