Un video-documentario a puntate svela al grande pubblico tutti i restauri di ieri, oggi e domani nella reggia dei Gonzaga

Palazzo Ducale di Mantova è un immenso complesso architettonico: si articola in circa mille stanze per 35.000 metri quadrati di superficie dove arte e storia generano un connubio unico. Assicurare la tutela di un bene culturale così vasto e straordinario comporta un’attività costante e spesso nascosta dietro le quinte. Operazioni necessarie, che portano lavoro, aumentano la conoscenza e consentono di tramandare integre alle nuove generazioni le meraviglie di uno dei più incredibili complessi monumentali italiani.

Da questa consapevolezza nasce il progetto Officine Ducali, una serie di video-documentari a cadenza annuale promossi dalla direzione della reggia gonzaghesca con l’obiettivo di mostrare al grande pubblico i lavori di restauro realizzati, in atto e previsti per il prossimo futuro. Un vero e proprio viaggio nei luoghi noti e meno noti di Palazzo Ducale; una singolare via di mezzo tra documentario d’arte e servizio giornalistico d’attualità.

Il primo episodio Officine Ducali, di poco più di venti minuti, è in uscita sul canale youtube di Palazzo Ducale sabato 23 aprile, dove rimane disponibile a tutti ed è promosso attraverso il sito web ufficiale del museo e i suoi profili social. La prima puntata è realizzata da Fachiro Strategic Design e ospita i contributi di Stefano L’Occaso (direttore della reggia gonzaghesca), Antonio Giovanni Mazzeri (funzionario architetto, ufficio progetti), Alice Festa (collaboratore architetto, ufficio progetti) e Daniela Lattanzi (funzionario architetto, Segretariato regionale per la Lombardia).

L’ammontare complessivo dei finanziamenti per i lavori già programmati a Palazzo Ducale di Mantova arriva a 12 milioni di euro. Come annunciato sin dallo scorso novembre 2020, una delle priorità sarebbe stata quella di avviare i cantieri per l’utilizzo di tutti i finanziamenti disponibili, per non restituire nemmeno un singolo euro. Da qui parte la scelta strategica di promuovere questo aspetto dell’attività del museo presso il grande pubblico, con un mezzo efficace in grado di trasferire un racconto esaustivo ed emozionante del work in progress dei lavori. 

Stefano l’Occaso

I RESTAURI NEL PRIMO VIDEO
Il video inizia con la descrizione dei lavori di miglioramento strutturale antisismico di tre delle quattro torri del Castello di San Giorgio (su una si era agito a seguito del terremoto del 2012), intervento che consentirà anche l’accessibilità di ambienti da tempo fuori dai percorsi di visita, come le Carceri dei Martiri di Belfiore. Sempre presso il Castello di San Giorgio si è completata la ricostruzione del ponticello che raccorda il maniero con il cosiddetto “Volto Oscuro”.

Il secondo lavoro riguarda il lotto da 1 milione di euro del Casino delle Guardie Nobili, in Piazza Castello, destinato a ospitare una residenza temporanea per artisti e una collezione d’arte dell’Otto e Novecento. È invece concluso il restauro del fronte su piazza Sordello del Giardino Pensile progettato dall’architetto Pompeo Pedemonte nel tardo Cinquecento. 

Più impegnativo è il restauro del Cortile della Cavallerizza. Si tratta di uno dei più eleganti e compiuti episodi architettonici del complesso gonzaghesco, frutto di uno spunto di Giulio Romano e, in seguito, di Giovanni Battista Bertani e Antonio Maria Viani. Il cantiere di restauro delle superfici del cortile ha permesso di recuperare l’ingegnoso gioco cromatico originale del bugnato. Il secondo lotto comprenderà il restauro dei fronti esterni, dalla Rustica sino alla Loggia di Eleonora, il cui impatto sarà rilevante sulla vista fronte lago.

Al recupero delle lesioni del terremoto 2012 appartiene il cantiere della Galleria dei Mesi. Il video-documentario si conclude con un accenno ai prossimi interventi da avviare, che saranno approfonditi negli episodi successivi: gli spazi che si trovano al piano superiore dell’Appartamento grande di Castello, l’ingresso del castello stesso, il restauro del Giardino dei Semplici e i circa mille metri quadri del grande Salone dell’Armeria: uno spazio da molti decenni precluso al pubblico, dove forse si tenne il prestigioso Concilio papale (la “Dieta”) indetto da papa Pio II Piccolomini a Mantova nel 1459-1460. Con un finanziamento FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) da 4milioni e 400mila euro si arriverà a un complessivo miglioramento strutturale, impiantistico e di accessibilità.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, aprile 2022

OFFICINE DUCALI
https://youtu.be/AhJN_zQINbo
www.mantovaducale.beniculturali.it